Australian Open, naufragano Muguruza e Kontaveit, si salva Sabalenka

Australian Open

Australian Open, naufragano Muguruza e Kontaveit, si salva Sabalenka

Salta la testa di serie numero 3 Muguruza, travolta da Cornet. La bielorussa Sabalenka riemerge dopo un primo set da 12 doppi falli. Kontaveit battuta nettamente da Clara Tauson

Pubblicato

il

Aryna Sabalenka - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Non è stata certamente una giornata allegra per le giocatrici da copertina del tabellone femminile. Eccezion fatta per Iga Swiatek, già in doccia dopo poco più di un’ora stante la debole resistenza offerta da Rebecca Peterson, le altre favorite hanno tutte visto le streghe. Si è salvata Aryna Sabalenka, costretta a un altro terzo set per venire fuori dalla buca in cui l’avevano cacciata l’interessante cinese Xinyu Wang e la solita mole spropositata di doppi falli, mentre la reazione ad avvii nefasti non è riuscita a Garbine Muguruza e Anett Kontaveit, rispettivamente travolte da Alizé Cornet e Clara Tauson.

A. Cornet b. [3] G. Muguruza 6-3 6-3

In un torneo che rispetto agli standard abituali era finora stato tutto sommato clemente con le graduate saltano dunque le prime teste di serie alte, e nel caso di Muguruza, terza favorita al via e già finalista a Melbourne, il tonfo fa rumore alquanto. Come non si aspettasse dall’altra parte del net un’avversaria certo inferiore sul piano della potenza ma ostinata come poche – e dire che Cornet festeggia il sedicesimo anno nel Tour – Garbine in campo non è scesa affatto, e si è sfarinata alle primissime difficoltà. Le complicazioni sono arrivate subito: la tennista nizzarda, scattata ferocemente dai blocchi, le ha sottratto il servizio alla quarta occasione nel secondo gioco, e il primo set ha rischiato di chiudersi precocemente nel quarto, quando Muguruza è dovuta risalire dallo 0-40 per evitare il doppio break. La spagnola da Caracas non è comunque mai riuscita a rientrare: costretta a fronteggiare palle break in ogni singolo turno di battuta e mai pericolosa in risposta, Garbine ha ceduto il primo parziale quando Cornet ha piazzato un servizio vincente per il 6-3, ma occorre dire che il punteggio sarebbe potuto essere persino più severo.

La reazione attesa nel secondo set non si è vista: la numero tre del mondo ha retto fino al due pari, ma la veterana francese ha sempre tenuto in controllo la partita, sfruttato con notevole acume tattico le gravi difficoltà dell’avversaria negli spostamenti sui cambi lungolinea e chiuso con altri due break un match impeccabile. Al terzo turno Cornet affronterà Tamara Zidansek e non partirà sfavorita.

C. Tauson b. [6] A. Kontaveit 6-2 6-4

Disco rosso anche per Anett Kontaveit, la testa di serie numero sei. Il match della biondissima estone è durato addirittura meno rispetto a quello di Muguruza (un’ora e ventuno minuti contro un’ora e ventotto), ma l’andazzo è stato similare. Subito sulla difensiva causa la potenza di fuoco in risposta messa sul piatto dalla teenager danese Clara Tauson, e dunque minata nelle certezze riposte nel solitamente affidabile servizio, Kontaveit non è mai riuscita a mettere davvero la testa fuori dall’acqua, se si eccettua l’effimera reazione che per due volte l’ha spinta avanti di un break nella seconda frazione, prima di incassare il definitivo parziale di quattro giochi a zero che ha chiuso la contesa.

[2] A. Sabalenka b. Xin. Wang 1- 6-4 6-2

Si è invece salvata Aryna Sabalenka, senza tuttavia evitare ulteriori, enormi sofferenze dopo quelle passate per sfangarla al primo turno contro Storm Sanders. In completa crisi tecnica e spirituale con il fondamentale d’inizio scambio, la seconda favorita del torneo ha inaugurato il match contro Xinyu Wang commettendo sei doppi falli nel primo game e mettendo in chiaro un copione che si sarebbe replicato per l’intero primo set (alla fine della frazione ne conteremo dodici) vinto con agio dalla cinese. Lo psicodramma sembrava apparecchiato, ma contro ogni supposizione lecita, considerati i fatti, la bielorussa ha via via trovato un minimo di ritmo al servizio, riuscendo con l’andare della partita a ricondurre gli ulteriori strafalcioni in battuta nell’ambito del fisiologico. Rasserenatasi, Aryna ha potuto far valere la maggiore esperienza e affidarsi al cannone da fondocampo per sopraffare la giovane rivale, una giocatrice comunque molto interessante provvista di colpi belli e puliti e di una potenza a sua volta non disprezzabile. La rivedremo.

Il servizio è un problema – ha ammesso Sabalenka nell’intervista in campo -, ma nei momenti più difficili, quando commetto un doppio fallo dopo l’altro, continuo a ripetermi che ho armi a sufficienza per sopravvivere anche senza la battuta. Questo mi dà fiducia e ne beneficia tutto il mio gioco, servizio compreso, alla lunga“. Certamente vero, ma al terzo turno diciannove doppi falli, che poi sarebbero quasi cinque game gratuitamente offerti, potrebbero essere un fardello troppo pesante da portare sulle pur possenti spalle per sperare di battere la finalista olimpica Marketa Vondrousova.



Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement