Australian Open, Berrettini: "Ho vinto perché la volevo di più. Match preparato bene in tutti i sensi"

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Australian Open, Berrettini: “Ho vinto perché la volevo di più. Match preparato bene in tutti i sensi”

L’azzurro commenta il successo su Alcaraz: “Partita di alto livello, lui è migliorato anche al servizio”. Su Carreno: “Ci siamo allenati insieme ma non ci siamo mai affrontati”

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2022 AUSTRALIAN OPEN, Matteo Berrettini (ITA), Photo © Ray Giubilo
 

È un entusiasta Matteo Berrettini quello che si presenta in conferenza stampa al termine della battaglia con Carlos Alcaraz chiusa al long tie-break del quinto set che gli è valsa l’accesso al quarto turno dell’Australian Open. Berrettini che dimostra di essere sceso in campo motivato dalle dichiarazioni di apertura: “Ho detto a me stesso, colui che avrebbe vinto il match era quello che lo voleva di più, immagino che io lo volevo di più. Ho detto a me stesso di essere pronto; alla fine si tratta di provare, lottare e fare la cosa giusta. Penso che questo abbia fatto la differenza”.

Sul prossimo avversario Carreno Busta (che ha battuto Korda) ha invece detto: “Siamo nel tour da diversi anni, lui più di me. Ci siamo allenati insieme una volta ma non abbiamo mai giocato una partita vera. Sarà un match interessante, è un giocatore solido, ama giocare in Australia e ama farlo sul duro, anche se molti pensano che sappia giocare meglio sulla terra. È un match di quarto turno e si tratta sempre di match complicati ma sono fiducioso“.

Queste invece le domande della conferenza in italiano.

Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: Sei d’accordo nel dire che questa sia stata una delle tue migliori partite di sempre? 17-8 nei due tie-break, vuol dire che sui punti importanti sei stato il più bravo!

Berrettini: “Sono un giocatore che gioca parecchi tie-break, che gioca punti importanti ed è importante per me giocarli aggressivo, facendo le cose e giuste sentendomi in fiducia. È stata una partita di livello molto alto che stavo dominando in termini di punteggio; se quella risposta sul 4-3 15-30 del terzo set non fosse uscita di due millimetri magari staremo parlando di una partita vinta in tre set. Ma il tennis è così, lui è stato bravo a rimanere agganciato al match e a sfruttare le possibilità che un po’ gli ho concesso io e un po’ si è preso lui”.

Lorenzo Ercoli, Il Tennis Italiano: Come ti eri immaginato la partita? Lui ti ha sorpreso in qualche modo?

Berrettini: “Non ho molti segreti. Sono un giocatore aggressivo che si basa molto su servizio e dritto e che prova a mettere in difficoltà l’avversario. Avevo studiato Carlos, avevo capito cosa gli piace fare, mi aspettavo una partenza forte, così come è stata. Nei primi due game, infatti, ho annullato palle break però li ho tenuto duro mi sentivo bene, sentivo che stavo colpendo la palla bene. Infatti sono andato avanti set e break, poi è stato bravo lui a piazzare il break. La partita l’avevamo preparata bene in tutti i sensi. Lui mi ha sorpreso. È migliorato molto al servizio soprattutto sulla prima. Poi sapevo che risponde molto bene, è aggressivo e che si muove bene. Al servizio molte volte mi ha annullato momenti importanti con la prima”.

Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport: Sei d’accordo che la preparazione mentale abbia fatto la differenza? Forse avresti dovuto scrivere “grazie, Stefano [Massari, il mental coach di Matteo]” sulla videocamera, perché credo che la tua solidità sia stata decisiva.

Berrettini: “I complimenti vanno a Stefano anche quando non vinco o le cose non vanno come ci aspettiamo, è un lavoro che facciamo a distanza da tantissimi tempo, sono entrato in campo con l’occhio giusto l atteggiamento giusto poi il tennis soprattutto negli Slam sappiamo com’è“.

Vanni Gibertini, Ubitennis: Qual è stata la tua percezione della preparazione del torneo in virtù di quello che stava succedendo con Djokovic? È stato come preparare un torneo normale o avvertivi qualcosa di diverso?

Berrettini: “Sicuramente è stata una cosa unica, ma che non ha influito sulla mia preparazione, su come mi sono allenato. Quando è uscito il tabellone, ho visto i primi turni come al solito, eravamo tutti interessati perché era impossibile non esserlo, però in termini di energie non mi ha spostato più di tanto. Adesso è passato e penso al quarto turno”.



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