Australian Open, Osaka: “Non sono Dio, non posso vincere ogni partita”. E Anisimova la applaude

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Australian Open, Osaka: “Non sono Dio, non posso vincere ogni partita”. E Anisimova la applaude

La star nipponica esce al terzo turno dopo il titolo dello scorso anno: “Ho avuto due match point, posso essere comunque orgogliosa”. Amanda: “Naomi persona autentica. Qui a Melbourne atmosfera fantastica”

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Dopo un inizio di stagione positivo per entrambe, in preparazione all’Happy Slam, rispettivamente con il titolo nel WTA di Melbourne 2 per la millennials statunitense e la semifinale raggiunta nel Summer Set 1 di Melbourne per la 4 volte vincitrice Slam, Anisimova e Osaka si sono affrontate per raggiungere il quarto round degli Australian Open 2022. La partita è stata vinta in rimonta e contro pronostico dalla classe 2000, con il punteggio di 4-6 6-3 7-6 (5) in 2ore e 18 minuti di match. Queste le parti salienti delle due conferenze stampa.

CONFERENZA STAMPA DI NAOMI OSAKA:

D: Che sfortuna stasera. Ovviamente, come hai detto, lei ha giocato brillantemente. Com’è stato ricevere la palla di Anisimova? A noi oggi è sembrato che l’abbia colpita in modo liscio e piatto. Com’è stato per te giocarci?

R: “Direi che non è forte ma arriva velocemente. Non credo sia pesante, ma arriva talmente rapidamente che ti fa percepire di non avere il tempo necessario per prepararti all’impatto. La traiettoria comunque è davvero bassa, quasi radente il campo”.

D: Non hai giocato così tante partite negli ultimi mesi. Pensi che abbia influito sulla sconfitta?

R: “Probabilmente sì, perché non ho affrontato tante giocatrici che servivano e rispondevano così bene. Quindi sì, se avessi affrontato prima giocatrici con queste caratteristiche sarei stata sicuramente più preparata ma queste sono le scelte che ho fatto. Non ho nulla di cui mi possa davvero incolpare, perché so dentro di me di aver dato tutto”.

D: Hai iniziato questa nuova stagione con un approccio diverso, quello di divertirti e goderti di più lo sport che pratichi. Quali sono gli aspetti della partita di stasera che contribuiscono a quel processo, volto a rendere il tennis per te più un divertimento che una professione? 

R: “Ho combattuto su ogni punto. Non posso essere triste per questo. Perché non sono Dio. Non posso vincere ogni partita. Quindi devo solo tenerne conto, come devo tenere conto della possibilità di vincere il torneo. Perché è davvero speciale vincere questi tornei. Quindi devo pensare, ogni volta che gioco i tornei del Grande Slam, che ho la possibilità di vincerli. Per quanto mi riguarda, mi sento come se fossi cresciuta molto in questa partita. Nell’ultima partita che ho giocato a New York penso di aver avuto un atteggiamento completamente diverso, quindi sono davvero contenta di quello che ho fatto. Ovviamente non del tutto perché ho perso, ma sono contenta di come è andata”.

D: Una cosa di cui stavi parlando l’anno scorso è il modo di reagire alle sconfitte e di come le assorbi. Mi chiedo se hai fatto qualcosa in tal senso prima di iniziare questa stagione per prepararti alla sconfitta e alle emozioni che ne conseguono.

R: “Adesso sono in un momento della mia carriera in cui tutte quelle che mi affrontano sono preparate per sfruttare queste emozioni negative. Contro di me giocano sempre le migliori partite. So che ci saranno giorni in cui andrà male e giorni in cui andrà benissimo. È sempre casuale, e non lo sai mai quello che può succedere ma non importa.Voglio solo lasciare il campo sapendo che ho combattuto su ogni punto. Oggi, naturalmente, ci sono state cose che sentivo di poter fare meglio. Però ho avuto due match point, e penso che sia qualcosa di cui possa essere orgogliosa“.

CONFERENZA STAMPA DI AMANDA ANISIMOVA:

D: Cosa significa per te Naomi come atleta e avversaria nel Tour? Inoltre cosa vuol dire giocare un match contro di lei?

R: “Penso che sia davvero stimolante quello che ha fatto negli ultimi due anni. E’ incredibile quanto sia autentica. Penso che sia semplicemente fantastica, davvero una ventata di freschezza per il Tour. E’ divertente e dolce. Lei è davvero una giocatrice importante, quindi sapevo che dovevo fare un passo in avanti e cercare di essere il più aggressiva possibile. Non so se sono riuscita ad esserlo così bene, perché nella maggior parte dei momenti ho sentito di dover essere ancora più aggressiva. Infine, penso che il mio servizio sia stato ciò che abbia fatto davvero la differenza”.

D: Per “autentico” cosa intendi?

R: “Naomi dice solo la verità su come si sente. Ha parlato della sua salute mentale negli ultimi due anni. So che l’anno scorso ha attraversato un anno molto difficile, quindi immagino come possa sentirsi oggi. Mi sento male io per lei, perché era la campionessa in carica. Ma tornando all’autenticità, lei mi piace tanto per il modo onesto con cui parla. E quindi penso che sia davvero una fonte di ispirazione per tutti”.

D: Sei in una forma fantastica da quando sei arrivata in Australia. Cosa ti piace del giocare in Australia? La fantastica estate australiana?

R: “Ad essere onesta, adoro giocare di fronte ai fans australiani. Penso che siano così carini, è veramente divertente giocare qui. L’atmosfera è proprio simile a quella dello US Open, che adoro assolutamente. L’ultimo torneo che avevo giocato qui, l’avevo vinto (Melbourne 2). Era stata una settimana fantastica per me, ma non vedevo l’ora di giocare su questi grandi palcoscenici. Qui all’Australian Open è semplicemente un’atmosfera fantastica. Questo è tutto ciò per cui mi alleno. Durante il tie-break mi è venuta la pelle d’oca. Quando gioco in questi grandi tornei ho sempre questa sensazione nei momenti decisivi.”

D: Hai detto che hai apprezzato Naomi quando ha parlato di salute mentale, della sua lotta interiore dello scorso anno. Una top player che si apre in questo modo, parlando di sé, rende più semplice per te e per le altre giocatrici nel Tour sentirsi meno sole nel parlare di questi problemi?

R: “Si, di sicuro, perché questo modo di approcciarsi alle tematiche che riguardano la salute mentale diffonde consapevolezza e permette di allontanare lo stigma riguardante questo problema. Penso che siamo in un momento completamente diverso ora. Questa generazione sta diventando più onesta su tutto questo genere di cose. Penso che sia fantastico da vedere per tutto ciò che è esterno al mondo del tennis. Mi sento a mio agio nel parlare di qualunque cosa. Ho passato un paio di anni difficili e non mi dispiace postare sui social per cercare di diffondere consapevolezza alle persone che stanno attraversando delle difficoltà. Penso che sia fantastico essere riconoscibile dalle persone che ci seguono. Credo sia un grande messaggio.”

D: Cosa ti ha dato l’ingresso di Darren Cahill nel tuo team? Quali consigli ti ha dato per la partita di oggi?

R: “Rappresenta una grande aggiunta alla mia squadra. Cerca di aiutarmi a rimanere calma e rilassata, dandomi fiducia per affrontare partite come quella di oggi e per credere in me stessa affinchè io sappia di potercela fare. Penso che stia facendo un ottimo lavoro ed è stato fantastico il modo in cui mi ha aiutato. Oggi per, esempio, mi ha detto di provare a giocare più rilassata. Ieri, invece, mi sono un po’ persa perché ero troppo concentrata su cosa avrei dovuto fare a livello tattico e lui è intervenuto dicendomi ancora una volta di rilassarmi. Interviene in questi momenti e riesce a farmi ritrovare il mio gioco”.

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