Berrettini e Sinner, alla larga dalle…cattive imitazioni

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Berrettini e Sinner, alla larga dalle…cattive imitazioni

Nessun italiano è mai riuscito a sfondare il muro dei quarti di finale agli Australian Open. Grande occasione per Berrettini e Sinner per riscrivere la storia del tennis azzurro.

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Due italiani contemporaneamente nei quarti di finale di una prova del Grande Slam non si vedevano da quando Paolo Bertolucci e Adriano Panatta, nel 1973, giunsero a questo punto al Roland Garros. Panatta si spinse fino in semifinale dove però perse in tre set da Nikola Pilić, già giustiziere ai quarti di Bertolucci.

Può forse stupire, tuttavia, pensare che nessun italiano sia mai riuscito ad andare oltre i quarti di finale in Australia. Berrettini e Sinner, dunque, hanno un’enorme occasione per riscrivere anche questo pezzetto di storia del tennis azzurro.

Nel 1935 Giorgio De Stefani approdò tra i migliori otto, ma venne spazzato via da Fred Perry con un triplo 6-0. Dopo di lui, toccò la stessa sorte a Nicola Pietrangeli nel 1957, quando perse anche lui in tre set contro Malcolm Anderson. Vano fu anche il tentativo di Cristiano Caratti, che nel 1991 lottò strenuamente contro Patrick McEnroe, ma cedette 6/2 al quinto set.

Tutto, però, potrebbe cambiare nel giro di poche ore, con la grande speranza che Berrettini e Sinner riescano a mantenersi lontani dalle “cattive imitazioni”

Giovanni Pelazzo

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