Ancora non si è chiuso il primo quinto di stagione, eppure le fatiche accumulate nei primi cinquanta giorni stagionali già pesano sui giocatori. Tra poco più di una settimana si vola a Indian Wells, occorre preservare le forze. A questo certamente pensano i giocatori protagonisti di un febbraio di fuoco come Carlos Alcaraz, Reilly Opelka e Felix Auger-Aliassime, ultimamente sollecitati alquanto: i primi due rinunceranno ad Acapulco, l’ultimo a Dubai.
Il fenomeno spagnolo, trionfatore ieri sulla terra di Rio de Janeiro e più giovane top 20 dai tempi di Andrei Medvedev, ha comprensibilmente rinunciato a imbarcarsi sul volo per il Messico. Gli anni sono solo diciotto, la capacità di recupero dovrebbe essere buona: il cambio di superficie, oltreché di fuso orario, a pochi giorni dalla trasfertona in mezzo al deserto della California, devono avergli suggerito di tirare il fiato. Simile il ragionamento articolato dal pivot di St. Joseph, che nella nottata italiana di domani avrebbe dovuto sfidare Rafa Nadal. Opelka è reduce da un titolo vinto (la scorsa settimana, a Dallas) e da una finale persa (ieri, a Delray Beach) nelle ultime due settimane: l’appuntamento con Rafa a pochi giorni dal via di Indian Wells sarebbe stato di troppo. Per il presumibile disappunto degli organizzatori dell’Abierto Mexicano al posto di Alcaraz entrerà in tabellone Daniel Altmaier, mentre toccherà a Dennis Kudla incrociare la racchetta con il campione dell’Australian Open.
Titolo (il primo della carriera, a Rotterdam) e finale (ieri, a Marsiglia) negli ultimi quattordici giorni anche per Felix Auger-Aliassime, il quale, esausto, ha notificato il proprio forfait agli emiri. Il posto nel draw riservato al ragazzo di Montréal sarà occupato da Alexei Popyrin.
