Michael Chang festeggia 50 anni

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Michael Chang festeggia 50 anni

Lo statunitense rimane tuttora il più giovane vincitore di uno Slam a livello maschile nell’era Open

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Michael Chang - Roland Garros 1989
 

Hoboken, New Jersey, 22 febbraio 1972. Cinquant’anni fa questa piccola cittadina sulle rive del fiume Hudson ha visto nascere colui che tutt’ora è il più giovane vincitore a livello maschile di un torneo del Grande Slam. Si sta parlando ovviamente di Michael Chang. Record di precocità che fanno parte del palmares di Chang, che il primo settembre 1987 divenne il più giovane uomo a vincere un match in un Major nell’era Open. Aveva 15 anni, 6 mesi e 10 giorni quando sconfisse Paul McNamee nel day1 dello US Open 1987.

Come detto il punto più altro della carriera fu il primo e unico Major conquistato da Chang: all’età di 17 anni e 110 giorni vinse il Roland Garros del 1989 sconfiggendo in cinque set lo svedese Stefan Edberg. Nella strada verso il titolo resterà nella memoria di tutti la sfida del quarto turno contro il numero 1 al mondo Ivan Lendl. Match che vedeva Lendl condurre due set a zero ed in pieno controllo, memore dell’esibizione dell’anno precedente nel quale aveva lasciato solo cinque game al giovane ragazzino americano di origini taiwanesi.

La partita cambiò con Lendl che divenne più falloso e si innervosì anche per le condizioni del campo di gioco. Chang tuttavia era in preda ai crampi e fu sul punto di ritirarsi. Raschiando il fondo del barile Chang giocò un servizio dal basso che mando su tutte le furie Lendl. Match che è ancora un tabù per i due come ha dichiarato il diretto interessato nell’intervista al Direttore Scanagatta avvenuta durante gli US Open 2014.

Lo statunitense raggiunse altre tre finali a livello Slam, tutte perse. Nel 1995 k.o. in tre set contro Thomas Muster al Roland Garros, e nel 1996 sconfitta in quattro set contro Boris Becker agli Australian Open e sempre nello stesso anno in tre set contro Pete Sampras agli US Open. Alla fine saranno 34 i titoli in una strepitosa carriera chiusa con 662 vittorie nel circuito e un career high al numero 2 nel settembre 1996. Un’altra peculiarità della sua carriera fu l’aver introdotto l’abitudine di mangiare la banana tra un cambio di campo e l’altro, per sopperire alla carenza di potassio.

Chang è stato anche uno dei membri chiave del team statunitense che conquistò la Coppa Davis nel 1990 con il successo decisivo nella semifinale contro l’Austria e con il punto del 2-0 contro l’australiano Darren Cahill nella finale di Saint Petersburg, Florida. Il neo-50enne appese la racchetta al chiodo nel 2003 ma il suo ruolo nel mondo del tennis è ancora di un certo rilievo visto che dal 2014 è il coach del nipponico Kei Nishikori. Il riconoscimento definitivo ci fu comunque nel 2008 quando venne inserito nella Hall of Fame.

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