Sinner sul nuovo coach Vagnozzi: "La qualità è alta ma c'è bisogno di tempo"

ATP

Sinner sul nuovo coach Vagnozzi: “La qualità è alta ma c’è bisogno di tempo”

Il n. 10 non divaga sulla rottura con Piatti: “Ho passato sette anni meravigliosi, non ci sono ragioni specifiche”

Pubblicato

il

Jannik Sinner - Dubai 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Il primo match sotto la nuova giuda Simone Vagnozzi è stata per Jannik Sinner una dimostrazione di grande carattere e tenuta mentale. Contro Davidovich Fokina infatti è riuscito ad annullare tre match point consecutivi nel secondo set, per poi chiudere con relativa tranquillità nel terzo set. “Stavo solo cercando di rimanere concentrato sul presente perché ovviamente la partita era molto, molto tirata; ci ho semplicemente provato” ha esordito Jannik in conferenza stampa. Sono stato anche un po’ fortunato perché ha giocato al primo match point un colpo che non era fuori non di molto. Ma poi penso che il resto l’ho giocato abbastanza bene. Nel terzo set mi sono sentito più a mio agio e ho alzato il livello“.

Ovviamente l’interesse di tutti non è solo sul match in sé ma anche sul rapporto col nuovo allenatore Vagnozzi, lui però resta cauto come sempre, e sembra quasi ripetere le recenti parole di Sartori. “È presto per parlarne, ma stiamo lavorando molto. La qualità è molto alta. Stiamo lavorando anche su alcune cose nuove. Ma ovviamente ho bisogno di tempo. Abbiamo bisogno di tempo. Ognuno di noi nella squadra ha bisogno di tempo per capirsi un po’. È eccitante. È qualcosa di diverso. Quindi vediamo come va, sì, poi vedremo”. La curiosità però non si esaurisce così presto e si cerca di capire più a fondo il motivo che ha portato il n. 10 del mondo ad interrompere la collaborazione con il 63enne Ricardo Piatti: forse un divario di età troppo ampio? “No, non è questo il motivo, no. Come ho sempre detto, ho passato sette anni meravigliosi con Riccardo Piatti e il suo team tutti insieme. Non ci sono ragioni specifiche. Va tutto bene”.

Questo primo turno al torneo Dubai Duty Free è stato il suo primo match disputato dopo gli Australian Open, e questo lungo periodo di assenza dai campi è stato anche dettato dal COVID che gli ha impedito di giocare a Rotterdam. “Ho avuto alcuni sintomi, ma non forti” ha raccontato Sinner. “Non è che non potessi muovermi. Ero in casa e volevo allenarmi ma non potevo. Questo era un po’ il problema principale. Ma ora sono qui, sono guarito. Mi sento bene. Anche oggi la partita è stata lunga, ma mi sento bene. Questo è importante”.

Infine non poteva mancare una domanda sulle appena concluse Olimpiadi Invernali, che al loro interno racchiudono sport molto cari all’altoatesino Sinner. “Non ho avuto così tante possibilità di guardarle. Ovviamente ho visto alcuni momenti salienti, ma non ho avuto la possibilità di vederle in diretta perché era sempre di notte o al mattino presto, quindi non ne ho avuto la possibilità. È sempre bello. Molti italiani hanno fatto grandi cose. Anche alcuni ragazzi altoatesini da dove vengo si sono comportati benissimo. Penso che le Olimpiadi siano qualcosa di speciale”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement