Indian Wells, Halep: "Non sono vicina al mio massimo". Riske: "Ero mortificata e pronta a lasciare il campo"

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Indian Wells, Halep: “Non sono vicina al mio massimo”. Riske: “Ero mortificata e pronta a lasciare il campo”

Compleanno in campo per Gauff che sfiderà Halep: “Ora sento di avere più esperienza”. I valori di Riske: “La cosa più importante è la mentalità”

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Sarà un compleanno di fuoco per Coco Gauff, la giovane statunitense compirà diciotto anni domenica 13 e il regalo degli organizzatori di Indian Wells sarà un match di terzo turno stellare contro Simona Halep. La testa di serie numero 16 ha superato con non poche difficoltà la connazionale Claire Liu 6-1 7-6 (4): “Penso di aver giocato bene per la maggior parte dell’incontro. Da fine primo set, inizio del secondo lei ha iniziato a giocare meglio, e io ho cercato di fare del mio meglio per restare costante e sono felice di esserci riuscita.

Coco ritorna ad affrontare Halep, due anni e mezzo dopo Wimbledon 2019, torneo nel quale Gauff da qualificata giunse fino al quarto turno. A fermare la corsa della giovane statunitense fu Simona, che in quell’occasione conquistò il suo secondo titolo del Grande Slam ai danni di Serena Williams: “Molto è cambiato da quel giorno, a cominciare dal ranking. Penso di essere posizionata meglio di lei in classifica (Gauff è la numero 17, Halep n.26, ndr), questa è una differenza [rispetto al primo match], anche se non credo che la classifica abbia davvero importanza, ad essere onesti. Penso sia solo un numero. Sarà una partita interessante. Mi sento decisamente come se avessi molta più esperienza ora. Credo sarà una bella sfida e spero di uscirne bene.

Simona Halep che si è presentata in California con un coach in prova direttamente dalla Mouratoglou Academy, Morgan Bourban, dopo la chiusura del rapporto con Darren Cahill durato sei anni: “Sì, sto lavorando alla Mouratoglou Academy” ha confermato la tennista romena. “In realtà Darren mi ha spinto ad andarci perché rispetta molto Patrick. Ha pensato che fosse la scelta migliore per me perché è vicino a casa mia.

Nonostante il titolo vinto ad inizio anno (Summer Set di Melbourne) Simona non è soddisfatta del suo livello: “Sinceramente, non sono così vicina al mio massimo, secondo me. Ma sto lavorando sodo per farlo. Sono focalizzata su alcuni aspetti. Ovviamente, ho bisogno di giocare diverse partite. Spero di poter vincere uno o due o più incontri. Ho bisogno di quella fiducia. Ma fisicamente sto benissimo. Mi sento in buona forma. Quindi è solo questione di tempo per tornare al livello che avevo. Non mi sto stressando per questo. Sto solo cercando di fare il massimo ogni giorno per ritornare a quel livello.”

Tra le protagoniste della giornata nel deserto sicuramente vi è Alison Riske, autrice di una rimonta da cineteca (sotto 6-0 3-0) nei confronti di Garbine Muguruza, battuta poi con un parziale di 12 game a 1: “Onestamente mi sono passate per la mente così tante cose. Ero assolutamente mortificata dalla mia performance.” Col senno di poi la statunitense sorride pensando all’inadeguato spettacolo offerto al pubblico: “La gente aveva pagato per venire a guardare questo. Erano passati 20 minuti, ed ero sotto di nove games. Ero quasi pronta a lasciare il campo.”

Riske, tuttavia, forte dei precedenti non ha mollato, sfruttando le piccole crepe nel gioco di Garbine: “In tutta onestà, l’ho sconfitta le ultime due volte (Tokyo 2018 e US Open 2019, ndr). Nonostante stessi giocando male, mi sentivo come se fossi riuscita a superare indenne un paio di game, avrei avuto una possibilità. E così è andata. Il suo doppio fallo che mi ha concesso il break del 3-2, mi ha dato ottime sensazioni. Sono orgogliosa del fatto di combattere sempre, indipendentemente dalla situazione.”

Sui prossimi obiettivi la statunitense ha le idee chiare: “Non ho fissati obiettivi numerici, come forse facevo quando ero più giovane. Penso che ora, più di ogni altra cosa sia importante la mentalità. Quante settimane posso avere la giusta mentalità? Penso che sia questo il mio obiettivo principale e lo sarà fino a quando mi ritirerò. Penso che anche se ho 31 anni e potrebbe essere tardi, sono comunque grata di essere arrivato al punto in cui posso riprendermi e produrre un buon livello indipendentemente dal risultato della settimana precedente.

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