WTA Indian Wells: Halep vince facile, Swiatek sopravvive a Kerber

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WTA Indian Wells: Halep vince facile, Swiatek sopravvive a Kerber

Per la diciottesima volta in altrettanti match la rumena batte una connazionale. Rischia tanto la polacca, ma alla fine rimonta e va ai quarti

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Simona Halep - Indian Wells 2022 (foto @BNPPARIBASOPEN)
 

La prima ex campionessa Slam a scendere in campo è Simona Halep, che si impone nel derby rumeno contro Sorana Cirstea per 6-1 6-4. Una partita dai due volti per la vincitrice del BNP Paribas Open 2015, composta da un primo set combattuto ma ben amministrato e da un secondo parziale molto più duro. A fare la differenza è stata la maggiore calma e lucidità della numero 26 WTA nei punti importanti, lì dove Cirstea è venuta a mancare.

Molto più combattuta la partita tra Iga Swiatek e Angelique Kerber, che danno vita ad una grande battaglia costellata più da errori che da vincenti. Alla fine, la testa di serie più alta rimasta in tabellone sopravvive affidandosi ad un’unica ricetta: sbagliare meno della sua avversaria. Tanto è sufficiente alla polacca per approdare ai quarti, dove affronterà la vincente tra Keys e Dart.

[24] S. Halep b. [26] S. Cirstea 6-1 6-4

Halep parte subito fortissimo andando in vantaggio 4-0, ma c’è molta differenza tra i suoi game in risposta e quelli al servizio. Nel primo e nel terzo gioco strappa la battuta a Cirstea lasciandole appena un 15, mentre ben più complessi risultano il secondo e il quarto, quando va lei a servire. Entrambi vengono vinti ai vantaggi e, nel secondo, Halep deve annullare anche una palla break. Quel che conta, tuttavia, è la gestione dei punti importanti, e in questi momenti emergono tutte le qualità della due volte vincitrice slam, che con l’aiuto di servizio e dritto riesce a costruirsi un buon margine. La partita è intensa, entrambe le giocatrici non si risparmiano e mostrano un buon livello di tennis. Cirstea si fa rimontare da 40-15 ma viene graziata da Halep, riuscendo a cancellare lo zero dalla casella dei game conquistati. L’ex numero uno del mondo, però, non fa sconti, vincendo facilmente anche gli ultimi due giochi e chiudendo il primo set con un severo 6-1. È vero che non sono pochi gli errori della numero 27 del ranking (14), ma i quattro game ai vantaggi spiegano meglio un parziale equilibrio che, guardando solo il mero punteggio, sembra non esserci stato.

A fare maggiormente la differenza tra le due rumene è il dritto: solido quello di Halep, un po’ troppo falloso quello di Cirstea. È proprio con questo colpo, tuttavia, che permette alla testa di serie numero 26 di iniziare al meglio il secondo parziale, visto che alla prima opportunità di break arriva una risposta vincente proprio di dritto. Un contemporaneo calo di Halep permette a Cirstea di essere più propositiva e penetrante con i propri colpi, portandosi rapidamente sul 2-0. Simona, vincitrice di questo torneo nel 2015, fa decisamente più fatica rispetto al primo set eppure, da grande campionessa qual è, riesce a stroncare subito l’allungo della sua connazionale: decisiva, in tal senso, una condizione fisica come al solito importante. Nel quinto gioco – anche grazie a due errori in risposta di Cirstea – l’ex numero uno del mondo annulla tre palle break, operando il sorpasso sul 3-2. Il match si fa sempre più tirato e, da un momento all’altro, entrambe le giocatrici sembrano poter piazzare un allungo decisivo, che però non arriva. I punti si fanno sempre più lunghi e tirati e a beneficiarne è senz’altro lo spettacolo. Si procede on serve fino al 5-4 Halep dove, per la prima volta dal quarto gioco, la testa di serie numero 24 torna ad avere due palle break che equivalgono ad altrettanti match point. Sprecata la prima con un dritto a metà rete, sono un doppio fallo e un gratuito di Cirstea a porre la parola fine su questo derby rumeno. Halep, si dimostra ancora una volta infallibile nel circuito maggiore contro le connazionali: 18/18 il suo immacolato bilancio. Ai quarti di finale affronterà Petra Martic, che elimina in due set tirati Ljudmila Samsonova (7-6 6-4).

[3] I. Swiatek b. [15] A. Kerber 4-6 6-2 6-3

Totalmente diversa, almeno in apertura, è la battaglia che fin dai primi colpi mettono in scena Iga Swiatek e Angelique Kerber. Si comincia subito con un game da dodici punti, con Angie che strappa il servizio alla sua avversaria nonostante la polacca fosse avanti 40-0. La tre volte vincitrice Slam viene agevolata da due doppi falli di Swiatek (entrambi da sinistra) e, soprattutto, sforna un meraviglioso lob sulla seconda chance di break, che atterra a pochi centimetri dalla riga di fondo e le consegna subito il vantaggio. In ogni caso, l’attuale numero quattro del mondo rientra subito in partita, approdando subito sull’1-1 grazie a una risposta vincente e al doppio fallo di Kerber sulla palla break. Qualche errore di troppo – da una parte e dall’altra – scandiscono un match comunque molto combattuto, dove servono 21 minuti per concludere solamente i primi tre game. Si cambia campo con Swiatek sopra 2-1, con altre tre opportunità di break per la tedesca che svaniscono sotto le bordate della sua avversaria. Tuttavia, la 34enne di Brema appare più centrata e, dopo aver pareggiato i conti sul 2-2 passa nuovamente a condurre, strappando la battuta ad una Swiatek decisamente a corrente alternata con questo fondamentale (sono altri due i doppi falli consecutivi che regalano il quinto gioco alla tedesca). Se è vero che la terza testa di serie concede molto, al contrario Kerber sfrutta ogni chance in suo favore e, nel settimo game, conquista un altro gioco in risposta, il quarto consecutivo. Qui, però qualcosa si inceppa, consentendo a Swiatek di accorciare prima sul 3-5, sfruttando qualche gratuito di troppo della tedesca, quindi sul 4-5, continuando comunque a mostra un tennis al di sotto delle aspettative. Con qualche brivido di troppo – e con molti errori in meno – è Kerber ad incamerare il primo parziale. Sul 15-30 viene graziata da una volée di dritto della polacca che termina in corridoio di pochi millimetri e, al secondo set point, chiude 6-4 in 54 minuti approfittando dell’ennesimo errore non forzato della sua avversaria, il 27esimo contro i dieci della teutonica.

L’esito di questo match dipende principalmente dalla precisione dei colpi della 2001 di Varsavia, che inizia leggermente meglio il secondo set rispetto a quanto avesse concluso il primo. Swiatek si porta subito sul 2-0 e da quel momento, arrivano altri quattro break consecutivi (cinque in totale su sei game) e, al terzo tentativo, la testa di serie numero tre riesce a prendere il largo, sfruttando i diversi errori della sua avversaria e salendo 5-2. Il livello di Kerber continua a calare vertiginosamente, aumentano i regali e Swiatek, al secondo set point, non deve far altro che chiudere 6-2. Impietosi i dati al servizio per la tedesca: i punti vinti con la prima di servizio arrivano solo il 31%, mentre con la seconda fa ancora peggio, con un misero 20%

La ventenne polacca sfrutta l’onda lunga del parziale conquistato e esordisce nel set decisivo tenendo a zero i primi due turni di battuta. Anche Kerber tiene entrambi i suoi due primi servizi – dopo quattro break subiti consecutivamente – ma lo fa a 30 e con ben più difficoltà della sua avversaria, che nel quinto gioco improvvisamente si incarta. Due grandi dritti lungolinea messi a segno dalla tedesca bastano per mandare in tilt Swiatek, costretta a cedere la battuta a quindici. Quando sembra che la partita abbia finalmente trovato una padrona, la numero 4 WTA riduce improvvisamente gli errori, operando l’immediato contro break e passando poi a condurre 4-3. È il rovescio a fare la differenza in questi ultimi due game e, nell’ottavo gioco, è la risposta a siglare il definitivo divario. La polacca va a servire per il match, Kerber tenta il tutto per tutto persino con una risposta con la mano destra, ma non basta. Dopo due ore e otto minuti Swiatek chiude 4-6 6-2 6-3, siglando la sua settima vittoria in stagione su otto incontri al set decisivo. Ai quarti di finale, la campionessa del Roland Garros 2020 affronterà Dart/Keys.

L’aspetto più positivo per Swiatek è stato certamente quello di aver portato a casa un match non giocato troppo bene: “Speravo di chiudere in due set, ma sono comunque contenta di essere riuscita a rimontare. Sono felice di aver avuto la possibilità di giocare contro di lei, è stato un onore. Kerber è molto solida e, sinceramente, non ho idea di quale sia stata la chiave per vincere oggi! È molto difficile affrontarla, forse la mia qualità più importante è stata la pazienza”.

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