dal nostro inviato a Miami

Vika Azarenka ha pagato lo stress delle ultime settimane nell’incontro che l’ha vista ritirarsi sul punteggio di 6-2 3-0 per l’avversaria, ma questo nulla toglie al livello espresso in campo dalla sedicenne ceca Linda Fruhvirtova. Se al turno precedente Linda aveva ottenuto un gran successo contro la n. 24 Elise Mertens, ora ha battuto una ex numero 1. “Non riesco davvero a descrivere come mi sento, non trovo le parole giuste, ma è fantastico e cerco di godermi questo momento e di continuare a divertirmi”, ha detto la talentuosa ceca. La chiave del successo è stata semplice: “Ho cercato di fare il mio gioco senza pensare che ci fosse Vika dall’altra parte della rete”. Poi aggiunge che “ho servito bene fin dall’inizio e… sì, penso di essermela cavata bene”. A proposito dell’improvviso ritiro di Vika, Linda spiega che “non so se stesse avendo difficoltà per via di un infortunio, non l’ho notato, ma certo nessuno vuole finire un match in questo modo. È venuta a stringermi la mano, ma non mi ha detto nulla al riguardo”.

Lei e la sorella Brenda, classe 2007, ogni tanto vengono in Florida per un torneo o per allenarsi all’accademia di Chris Evert, ma hanno come base Praga, dove giocano “su terra battuta in estate e sul duro in inverno”.

Dopo Cori Gauff, l’exploit di Emma Raducanu e ora Linda, viene da domandarsi se il tennis non stia tornando uno sport per giovanissime. “Beh, a un certo punto le giocatrice devono cambiare, arrivano le nuove ed è emozionante vedere nuove e giovani tenniste nel Tour”.

Fruhvirtova non ha ancora un piano preciso per la stagione, anche perché deve fare i conti con i limiti di partecipazione ai tornei in rapporto all’età fissati dalla WTA. “È davvero complicato con la regola dell’età, quindi non ho un programma per il resto della stagione. Guarderò dove posso entrare e quali tornei posso giocare, ma devo solo cercare di migliorare il mio gioco al meglio delle mie possibilità”.

Tornando alla vittoria su Azarenka, Linda non può non ammettere che “questi match ti aiutano assolutamente a prendere fiducia, in tornei così importanti” e, rispondendo alla domanda se crede che possa alzare la coppa della vincitrice, risponde “certo che sì, è questa la mentalità!”

Vann Gibertini di Ubitennis le chiede se ha avuto occasione di parlare o di allenarsi con Iga Swiatek, la prossima numero 1 del mondo. “Non mi sono mai allenata con lei. L’ho incontrata a un paio di tornei, ma non ci conosciamo di persona. Non è che io giochi tanti tornei come questo, non ho molte opportunità di incontrare queste giocatrici”.

Linda è ancora – e abbondantemente – una giocatrice junior, ma l’obiettivo è ben chiaro sia per quanto riguarda la scelta della programmazione, sia sul punto di arrivo: “Punto decisamente a giocare più tornei del circuito pro, a concentrarmi su essi” e, quasi ridendo, aggiunge che “gioco per diventare la migliore del mondo, è quello che mia sorella e io abbiamo sempre voluto, essere al numero 1 e vincere Slam – questo è l’obiettivo”.

Riguardo alla connazionale Petra Kvitova, dice che “è assolutamente una delle giocatrici da guardare con ammirazione, una gran persona e una grande atleta”. Sull’attenzione che da un po’ hanno iniziato a riservarle i media, commenta: “Fa parte del gioco, quindi non mi pongo il problema se mi mettano a disagio o quanto mi piaccia”.

Due battute veloci per finire. Colpo migliore: “Combattere, non mi arrendo mai!”. Chi ammira come stile di gioco: “Da sempre, Roger Federer e Serena Williams”.

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