ATP Marrakech: Musetti, sprecone e nervoso, si arrende a Djere

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ATP Marrakech: Musetti, sprecone e nervoso, si arrende a Djere

Finisce ai quarti la corsa di Lorenzo Musetti, che cede in due set a Djere, mostrando una versione poco cinica e incapace di adattarsi al pantano marocchino

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Lorenzo Musetti - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

[8] L. Djere b. L. Musetti 6-3 6-2

Quello che doveva essere l’ultimo quarto di finale in programma al Grand Prix Hassan II sul campo centrale è stato, invece, anticipato come terzo incontro di giornata sul campo numero 2. La partita in questione ci vedeva particolarmente interessati, poiché in questo match era impegnato il nostro Lorenzo Musetti (n. 82) contrapposto al serbo Laslo Djere (n. 55 ATP), tds n. 8 del tabellone. Ebbene lo spostamento di campo è stato il fattore decisivo di questa partita. Il tennista azzurro, infatti, non è riuscito mai ad adattarsi alle condizioni di quello che era a tutti gli effetti un pantano, venendo sconfitto 6-3 6-2 dopo oltre un’ora di gioco. Eppure la causa sembrerebbe più mentale che attribuibile alla disabitudine a queste pessime condizioni. Questo perché nel percorso che lo aveva portato a questa sfida, il nativo di Carrara aveva debuttato proprio su questo campo superando l’esperto terraiolo mancino Ramos-Vinolas. Quindi la realtà dei fatti è molto più semplice, Lorenzo era in una giornata negativa, decisamente infausta e il suo avversario è stato in grado di adattarsi meglio alle condizioni di gioco, comandando continuamente con il diritto e spingendo costantemente il nostro tennista parecchi metri lontano dalla linea di fondo.

In questa situazione tattica Musetti è stato costretto ad una fase difensiva molto complessa, ardua e dispendiosa che lo portava a remare tra i due lati del campo con il contachilometri che conseguentemente schizzava verso l’alto; cosicché quando provava a contro-attaccare la profondità diventava una chimera. Inoltre il campione junior dell’Australian Open 2018 ha sprecato tanto – vedere per credere lo 0-40 del terzo gioco o il break di vantaggio nel secondo set – a differenza di Djere che si è dimostrato molto più concreto. Dunque Muso non riesce a raggiungere di nuovo una semifinale nel circuito maggiore, con l’ultima che rimane quella ottenuta nel 2021 all’ATP 250 di Lione. Dall’altro lato il serbo conferma i riscontri dei precedenti portandosi sul 4-1 nel computo totale; specialmente sulla terra si registra un secco 3-0, con le vittorie del n. 55 del ranking nel 2020 e nel 2021 al Sardegna Open oltre a quella di quest’oggi e si prende anche la rivincita contro un tennista del Bel Paese dopo la sconfitta subita da Sonego a Rio con annesso bagel. Tra l’altro per Djere, che con questo successo continua il proprio cammino immacolato nel torneo con nessun set lasciato per strada e solamente otto game persi nel primo turno contro Lehecka a cui si aggiungono i sei contro il tunisino Jaziri negli ottavi, più i cinque dell’incontro odierno; può essere di buon auspicio il fatto che nelle due affermazioni in terra sarda si è poi spinto fino all’ultimo atto del torneo (vincendo a Santa Margherita di Pula contro Cecchinato e perdendo l’anno successivo a Cagliari da Sonego). A chiosa delle note statistiche, possiamo osservare come questo per il tennista balcanico sia stato il 18esimo su 20 quarti di finale a livello ATP disputato sulla terra battuta, a conferma del fatto che sia la sua superfice preferita.

IL MATCH – Nelle fasi iniziali dell’incontro è Djere a soffrire maggiormente nei turni di servizio, tenendo a 30 il primo gioco della partita e soprattutto concedendo 3 palle break consecutive nel terzo, in cui Musetti vola immediatamente sullo 0-40. Il serbo, però, nonostante vada vicinissimo a consegnare la propria battuta al n. 82 del mondo, riesce a salvarsi e ad issarsi sul 2-1 ai vantaggi. A questo punto seguono due game interlocutori, in cui in ribattuta non si racimola neanche un 15. Purtroppo, però, dopo le chance avute è Lorenzo ad offrire opportunità al servizio sul 3-2 per l’avversario, il quale riesce a portarsi sul 15-40 grazie ad un uso sapiente dell’ampiezza dei suoi colpi che gli permette di muovere a piacimento il 20enne carrarese. Sul primo break point, Muso è bravissimo ad annullare l’occasione con un ace esterno in kick. Ma vanifica tutto sul secondo, facendo seguire all’ace un doppio fallo. Continua imperterrito il monologo di rimpianti e occasioni sprecate per l’alfiere azzurro, poiché dopo le tre palle break del terzo game il tennista italiano va avanti 30-15 in risposta nel gioco successivo al break subito (ovvero il settimo), salvo poi perdere due punti consecutivi. Musetti non molla e trascina il gioco ai vantaggi, ma alla fine è Laslo a vincere il game nonostante si fosse complicato la vita mentre cercava di confermare l’allungo a causa dei suoi primi due doppi falli nella partita. Il classe 2002 lotta e prolunga il set sul 5-3, servendo per rimanere nel parziale; ma non può nulla nel gioco che segue con Djere che spingendo e comandando molto bene attraverso il dritto a sventaglio incamera la prima frazione per 6-3 dopo 39 minuti.

Musetti riparte molto centrato nel secondo set, ed è una costante di questo incontro dove, nonostante il serbo si sia rivelato almeno nel primo parziale più cinico nel cogliere le chance di allungo, non ha mai rallentato il volume emotivo della propria presenza mentale nel match, stando sempre sul pezzo e cercando di rimediare al suo unico passaggio a vuoto avvenuto nel sesto game. Ebbene questo approccio mentale e di concentrazione paga in apertura di seconda frazione. Break immediato, complice anche un falloso Djere che incappa nel suo quarto doppio fallo e s’inceppa dalla parte destra. Il carrarino, però, si sgretola sul più bello trovandosi sotto velocemente 0-40. Con coraggio ed un pizzico di fortuna si rialza fino ai vantaggi: ottima prima chirurgica sulla prima palla break, risposta larga del serbo sulla seconda ed ace di seconda accompagnato dalla buona sorte con un rimbalzo irregolare che sorprende la tds n. 8 del seeding.

Malauguratamente, però arriva una quarta chance per il giocatore balcanico, che questa volta il n. 5 d’Italia non riesce a cancellare. Scambio lungo, Lorenzo prova ad uscire dal ritmo prolungato da fondo affidandosi al suo talento. Sulla smorzata di diritto, Laslo ci arriva comodamente; allora Muse prova il lob in contro-balzo che finisce, però, lungo. Il passaggio dal 2-0 al 2-2 abbatte il nostro alfiere, che a testa bassa e sconsolato come se fosse pronto ormai alla resa, perde il terzo gioco consecutivo e manda l’avversario avanti di un break anche nel secondo, con un doppio fallo e due errori di rovescio di fila, il primo in difesa ed il secondo arrivato dopo aver tentato l’accelerazione lungolinea. Il festival degli sprechi non è ancora finito per Musetti, che nel gioco successivo va sul 15-30. Qui però, dopo un altro rovescio che non trova il campo, i suoi nervi fino a quel momento rimasti sempre ben saldi cedono alla tensione. Urlaccio liberatorio e parole gridate al vento marocchino che fanno capire benissimo il suo stato d’animo e soprattutto la giornata no nella quale oggi si è imbattuto e che lo ha portato ad avere una confidenza pessima col suo gioco: “non riesco a giocare in questo campo di m ****”, a cui ha fatto seguire “butto via di tutto oggi”.

Questa frustrazione sul campo si raffigura perfettamente nella deriva inopinata di Musetti nelle fasi finali dell’incontro. L’ex n. 56, infatti, si spegne totalmente franando e soccombendo sotto i colpi del serbo; il quale prima si porta 4-2 per poi centrare il doppio break nel gioco successivo alla quarta occasione utile del game dopo 13 punti giocati. Djere chiude al primo match point con un servizio vincente dopo un’ora e quindici minuti di partita. Il differenziale al servizio che ha facilitato il compito di Djere nel breakkare per ben 4 volte, mentre dal canto suo Lollo ci è riuscito una sola volta, è stato rappresentato più che dalla precisione, dall’efficacia della battuta; con il serbo che ha raccolto il 79% di punti con la prima contro il 60% dell’italiano ed il 58% con la seconda, nettamente superiore al 46% dell’azzurro. In semifinale l’ex n. 26 delle classifiche troverà lo slovacco Alex Molcan, che ha rimontato Botic van de Zandschulp chiudendo in meno di due ore con il punteggio di 4-6 6-3 6-4.

Il tabellone completo dell’ATP 250 Marrakesh

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