ATP Barcellona: Musetti, niente rivincita con Schwartzman. L'argentino vince ancora

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ATP Barcellona: Musetti, niente rivincita con Schwartzman. L’argentino vince ancora

L’italiano gioca una buona partita ma non regge la pressione nei momenti chiave. L’argentino vola ai quarti di finale in Catalogna

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Diego Schwartzman - Barcellona 2022 (Twitter - @bcnopenbs)
Diego Schwartzman - Barcellona 2022 (Twitter - @bcnopenbs)
 

dal nostro inviato a Barcellona

[6] D. Schwartzman b. L. Musetti 6-4 7-5

L’incrocio con Diego Schwartzman è ancora fatale per Lorenzo Musetti, che a Barcellona rimedia la seconda sconfitta in due settimane contro il più esperto argentino numero 15 del mondo. Come a Montecarlo è stato un duello equilibrato, durato due ore e cinque minuti, ma a differenza di quanto accaduto nel Principato – dove Lorenzo aveva vinto il primo set ed era in vantaggio di un break nel secondo – “El Peque” in Catalogna ha vinto in due set, staccando il pass per i quarti di finale: sarà lui a sfidare Auger-Aliassime. In una partita caratterizzata da molti break a fare la differenza è stato il maggior cinismo di Schwartzman nei momenti chiave: Lorenzo, infatti, è stato breakkato in entrambi i set nel momento in cui andava a servire per rimanere in partita.

IL MATCH – Finalmente una bella giornata di sole qui a Barcellona, dopo le sofferenze meteo dei giorni scorsi. Oggi Super Friday obbligato al Godò, con tutti gli ottavi e i quarti compressi in una sola giornata. Purtroppo il tennista di Carrara oggi è stato spostato sul periferico campo numero 3 da dove la visuale non è perfetta, e non vi è copertura tv.

Lorenzo arriva a questo match da numero 61 virtuale, sulla base dei punti in entrata e in uscita questa settimana, e se dovesse riuscire a superare lo scoglio albiceleste potrebbe issarsi al 56, uguagliando così il suo precedente best ranking. Si tratta oggi di una pronta rivincita, visto che i due si sono scontrati giusto una settimana fa. In quell’occasione Lorenzo aveva giocato un set e mezzo da favola, arrivando a tanto così dal colpaccio. Martedì nell’intervista post partita l’abbiamo visto carico e voglioso di rivincita: nei due precedenti in entrambi i casi si è andati al set decisivo. L’argentino, pur non giocando al meglio, è comunque riuscito a raggiungere quest’anno i quarti di finale in tutti i tornei su terra giocati fin qua: Cordoba (semifinali), Buenos Aires (finale), Rio de Janeiro (finale) e Monte Carlo Masters (quarti).

Partenza lenta per Lorenzo che subisce subito un parziale di 7 punti a 1, e dopo aver salvato tre palle break consecutive si deve arrendere all’argentino. Nel game successivo con pazienza però Lorenzo riesce e rientrare immediatamente, cercando di trovare alternare angoli e profondità soprattutto dal lato del rovescio, dove si giocano la maggior parte dei colpi.

La sensazione è che nella fase di palleggio l’argentino riesca a spingere un po’ di più e trovare più facilmente la supremazia nello scambio. Musetti deve allora uscire dalla propria confort zone e rischiare un po’ di più, fino a sbagliare. Se l’italiano non riesce a mettere in campo le sue variazioni oltre che qualche robusta accelerazione, nella ragnatela di scambi tende a prevalere l’argentino. Lorenzo riesce nel game successivo a compiere questo piano di gioco diventando più aggressivo e guadagnando giudiziosamente anche la via della rete per chiudere il punto. Così, anche con l’aiuto di qualche errore di Schwartzman, il match torna sui binari dell’equilibrio con il controbreak Musetti. Fortunatamente il servizio dell’albiceleste consente all’azzurro di far partire quasi sempre lo scambio nei game di risposta.

Insomma è una partita in cui i servizi non la fanno da padrone, con Musetti che è anche sfortunato quando nel settimo gioco sul 40-40 rompe le corde e deve buttarsi a rete in modalità kamikaze. Poi però è bravo a salvare il break point tenendo la pressione e contrattaccando con chiusura a rete. Un passaggio importante, che gli consente poi di chiudere per il 4-4. L’equilibrio che deve trovare Lorenzo però è molto delicato e infatti sul 5-4 Schwartzman, l’italiano si trova ad affrontare due break point che valgono il set. Sulla seconda opportunità l’argentino riesce a trasformare e portare a casa un importante primo parziale dopo un’ora esatta di gioco. La partita sembra comunque aperta con entrambi i giocatori che portano a casa relativamente poco con la prima di servizio, anche se Lorenzo deve per forza trovare maggior consistenza sulle marce alte, che fin qua ha innestato solo a sprazzi.

Secondo set in cui si parte con Schwartzman al servizio e con Lorenzo che cerca un maggior uso del rovescio slice specie in difesa che manda fuori giri Dieguito che non riesce a sfondare e non trova la precisione con il drop shot. Come nel primo set girandola di break e controbreak: dopo 3 game si va al cambio campo senza che nessuno abbia tenuto il servizio. Tatticamente il quadro ormai è chiaro: Schwartzman martella sul rovescio di Lorenzo in tutti i modi, sia sulla diagonale di rovescio, sia con lo sventaglio di dritto, fino ad ammorbidire la resistenza dell’italiano e trovare la palla comoda. Musetti d’altro canto adesso cerca di uscire dalla ragnatela sia con soluzioni slice sia con soluzioni lungolinea appena possibile.

Si arriva al 4-4 con Musetti che si issa sullo 0-30 con un meraviglioso passante lungolinea di rovescio, e alla fine riesce a portare a casa il break che lo porta a servire per il set, con Schwartzman che mostra per la prima volta segni di nervosismo; il vento a partire da fine primo set spira forte, ma anche mentalmente l’argentino sembra più attrezzato a gestire questo tipo di situazioni. Infatti il Peque è bravo a rimettersi in carreggiata. Sul 5-4 Musetti gli offre su un piatto d’argento lo 0-30: vantaggio che l’argentino non si fa sfuggire e sullo slancio si porta 6-5, con Musetti che stavolta deve servire per rimanere nel match. Le cose si mettono male con Musetti che purtroppo paga la tensione e con una serie di errore lascia strada libera all’argentino.

All’uscita abbiamo incrociato Simone Tartarini, il coach di Lorenzo, il quale molto gentilmente ci ha rilasciato le sue impressioni a caldo: “Un vero peccato, oggi Lorenzo non era tranquillo in campo e lo si vedeva anche dal suo atteggiamento, si è lamentato spesso durante il match e questo è un aspetto su cui dobbiamo migliorare. Tatticamente Schwartzman ha insistito parecchio sul rovescio di Lorenzo, ma quello ce lo aspettavamo; il problema è che spesso è stato passivo nelle fasi di palleggio, giocava sotto ritmo e a differenza di quanto fatto la settimana scorsa a Montecarlo non è stato abbastanza aggressivo. Le condizioni erano complicate, il vento era sicuramente un fattore, a seconda del lato del campo a favore o contro vento cambiava il modo di giocare, ma quello c’era per entrambi i giocatori”.

QUI IL TABELLONE AGGIORNATO DELL’ATP 500 DI BARCELLONA

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