Malagò: "Solo il mondo del tennis si è stupito della scelta di Wimbledon. Su Roma deciderà il Governo”

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Malagò: “Solo il mondo del tennis si è stupito della scelta di Wimbledon. Su Roma deciderà il Governo”

Il Presidente del Coni ha proseguito: “Voglio ricordare che è stata Mosca a violare la tregua olimpica”

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Angelo Binaghi e Giovanni Malagò
 

A pochi giorni dal suo primo intervento sulla questione del momento, l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi da Wimbledon e da tutti i tornei in programma sul suolo britannico, tenuto a margine della conferenza stampa per il rinnovo della partnership tra Herbalife24 ed il Comitato Olimpico Italiano, il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha affrontato nuovamente il tema che ha scosso il mondo del tennis, con toni questa volta molto più decisi e netti. Infatti nelle prime dichiarazioni, in merito alla vicenda in questione, aveva affermato che la scelta compiuta a Church Road fosse in linea con le indicazioni del CIO, ma che comunque comprendeva il fatto che la decisione facesse discutere e che procurasse del dispiacere all’ATP e alla WTA.

Mentre nel dialogo con Daniele Dallera, quando gli è stato domandato cosa avrebbe significato un intervento del governo per vietare ai russi e ai bielorussi di partecipare agli Internazionali BNL d’Italia, vista l’opposizione della FIT e dell’ATP, Malagò si è così espresso: “Bisogna fare una premessa. La raccomandazione del Cio è nata dopo che la Russia ha commesso una gravissima violazione, mai successa in era moderna, la rottura della tregua olimpica durante i Giochi paralimpici. Ma ci rendiamo conto? Inoltre da Presidente del Coni e membro del Cio, che io rappresento in Italia, mi occupo di politica estera e l’Executive Board ha raccomandato a tutte le federazioni di non invitare atleti russi e bielorussi alle manifestazioni sportive. Wimbledon, che è un club privato, si è attenuto a questa indicazione”.

“ROMA? AL GOVERNO LA DECISIONE” – Il massimo esponente dello Sport azzurro, incalzato dal responsabile della sezione sportiva del quotidiano milanese sul perché, nonostante sia passato molto tempo dallo scoppio della guerra, gli atleti russi (pur senza bandiera) hanno continuato a partecipare agli eventi tennistici, in alcuni casi addirittura vincendoli, ha proseguito sostenendo: “Le cose, i fatti, vanno spiegati bene, soprattutto a chi esprime disaccordo, ed è suo diritto, alle decisioni del Cio. Tutte le più importanti federazioni internazionali, sottolineo tutte (in realtà tranne la Federazione europea di Basket, che ha preso del tempo) hanno accolto e seguito le raccomandazioni del Cio. Solo il mondo del tennis si è stupito del fatto che Wimbledon abbia aderito al dettato del comitato olimpico internazionale. In chiusura viene chiesto a Malagò cosà accadrà al Masters 1000 di Roma (al via il prossimo 2 maggio). Questa la risposta: “Spetta al governo prendere una decisione. Starà studiando il caso, valuterà la situazione, poi farà una scelta, sono convinto che sarà la migliore per il Paese”. Ricordiamo che proprio su questo aspetto lo stesso Corriere della Sera ha riportato delle indiscrezioni secondo cui il Premier Mario Draghi avrebbe già maturato una presa di posizione contraria alla partecipazione di russi e bielorussi al torneo che si svolge nella capitale italiana.

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