WTA Madrid: Osaka express, Muguruza e Raducanu faticano giusto un set, Andreescu d'orgoglio

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WTA Madrid: Osaka express, Muguruza e Raducanu faticano giusto un set, Andreescu d’orgoglio

Vincono tutte e quattro le campionesse Slam impegnate sui campi principali al Mutua Madrid Open

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Naomi Osaka - Madrid 2022 (foto @MutuaMadridOpen)
 

[WC] N. Osaka b. [Q] A. Potapova 6-3 6-1

La tennista giapponese Naomi Osaka inciampa giusto nei primi game nel suo match di primo turno al WTA 1000 di Madrid, e alla fine vince in 61 minuti 6-3 6-1 contro Potapov
a. La russa si è presentata al match decisamente a corto di energie dopo nove vittorie consecutive, sette a Istanbul dove ha vinto il titolo e due qui a Madrid nelle qualificazioni. La partenza del match contro Osaka però è stata tutto a vantaggio di Anastasia, salita in vantaggio 3-1. Da quel momento in poi però, una sua leggera inflessione nel livello di gioco e una perentoria presa del campo e degli scambi da parte di Naomi hanno fatto la differenza. 

La velocità di palla a tratti è stata davvero notevole e Osaka, che a termine dell’allenamento in mattinata era stata disponibilissima nel firmare autografi errori farsi fotografare con tutti i suoi fan, ha potuto festeggiare col pubblico del Manolo Santana Stadium la vittoria. 

[7] G. Muguruza b. A. Tomljanovic 7-5 6-2

Garbiñe Muguruza non delude al primo turno del Mutua Madrid Open e vince agevolmente in un’ora e 37 minuti contro Ajla Tomljanovic. Inizio di match bipolare per le due tenniste, che alternano ace a doppi falli senza troppe cerimonie. Muguruza, dotata di maggiore tecnica, è quella che cerca per prima di prendere il controllo dello scambio, ma questo spesso implica che sia anche la prima a sbagliare. Le due spingono a più non posso dando vita a degli scambi che quasi ci fanno dimenticare di trovarci sulla terra. Il pubblico madrileno cerca di spronare la tennista di casa e anche loro percepiscono, tanto quanto Garbiñe, che più passano i game e più sale la pressione. Sul 5-4 per l’australiana, Muguruza alla battuta si trova a due punti da perdere il set ma riesce a salvarsi con grande personalità. Questo in fin dei conti sarà il più grande pericolo della sua giornata di lavoro.

Tomljanovic non vuole restare a guardare e quindi alza anche lei i giri del motore; questa scelta ha come effetto controproducente quello di accendere ancora di più la n.9 del mondo. Muguruza infatti meritatamente piazza il break nell’undicesimo game, e in quello successivo chiude 7-5 in 50 minuti. La concentrazione e la puntualità delle scelte tecniche da parte di Muguruza non si esaurisce nel secondo set dove con due break di vantaggio sale rapidamente 4-1. Un leggero passaggio a vuoto non le causa grossi affanni e chiude 7-5 6-2.

Bianca Andreescu – Madrid 2022 (PHOTO- MATEO VILLALBA / MMO)

B. Andreescu b. A. Riske 6-4 3-6 6-0

Anche sull’Arantxa Sanchez Stadium si svolge, in contemporanea, un match dall’elevata carica agonistica come lo è stato, solamente nel primo set, quello di Muguruza. Bianca Andreescu torna alla vittoria contro una top 50, e lo fa battendo nuovamente Alison Riske, come nella loro ultima sfida ad Indian Wells 2021. La cosa notevole è che da quella partita la canadese ha giocato solamente quattro partite (inclusa oggi) a causa dello stop di sei mesi per infortunio. Le due tenniste nel primo set fanno fatica a mantenere la battuta ma questo comunque non è sinonimo di basso livello perché, giocando a viso apertissimo, danno vita ad una vera lotta. La canadese è quella che esce vincitrice dal testa a testa finale, riuscendo ad abbinare potenza e profondità di palla: Andreescu fa suo il primo set 6-4 in 48 minuti. 

Nel secondo set Bianca appare un po’ affaticata e in affanno: il braccio si muove alla stessa velocità ma non è assistito dal resto del corpo e fioccano le stecche. Rapidamente va sotto 05 e se non subisce un bagel è solo per clemenza di Riske, troppo fallosa nel momento di chiudere. L’americana perde per strada un paio di game e pareggia il conto dei set con un 6-3. La mobilità della n.111 del mondo, lo ricordiamo appena al suo terzo match dopo lo stop per infortunio, scema col passare dei minuti ma i suoi sguardi verso l’angolo alla ricerca di supporto emotivo ricevono immediata risposta. Anche le poche centinaia di persone sull’Arancha Shancez sono dalla sua parte, e lei ripaga tutti con accelerazioni super-efficaci seguiti dagli ormai classici pugnetti. A fatica (e con merito) Bianca sale 3-0 davanti ad una Riske quasi imbambolata. Il gioco dell’americana – nei movimenti poco ortodosso – che nei primi due set aveva messo in difficoltà la sua avversaria diventa sterile e prevedibile. Il divario nel punteggio si allarga e Andreescu chiude in crescendo. La sua vittoria in due ore scarse sarà fonte di grande fiducia per il secondo turno contro Danielle Collins.

[9] E. Raducanu b. T. Martincova 7-6(3) 6-0

Emma Raducanu vince la quarta partita della sua carriera sulla terra rossa. Al primo turno del Mutua Madrid Open ha vinto e convinto contro Tereza Martincova, n.49 del mondo. Come si evince dal punteggio, dopo un primo set tiratissimo finito 7 punti a 3 al tie-break, nel secondo parziale (6-0) la ceca ha pagato l’energia spesa senza ricompensa, ed è uscita dal match. Il successo per Raducanu è arrivato anche sul piano dell’atletismo, qualità in cui lei eccelle. Martincova ha opposto una resistenza valorosa nel primo set ma la giocatrice inglese, idola indiscussa del pubblico, ha tirato fuori delle soluzioni, soprattutto col rovescio, notevolissime. Gli scambi sono saliti di livello e di intensità con l’aumentare della posta in gioco, e nel tiebreak, salvo un doppio fallo iniziale, la n.11 del mondo non ha sbagliato nulla. 

L’agevolezza con la quale Emma lascia partire il braccio (o le braccia nel caso del rovescio bimane, forse il suo colpo migliore) è sorprendente, con l’abilità di tirare sia una palla bassa a raso rete, sia una alta in topspin nel giro di due colpi. Vederla dal vivo non lascia dubbi sul valore del suo talento coltivato con l’allenamento. L’impressione dunque è che l’aspetto su cui lavorare sia quello mentale, come indicano anche gli sguardi di apprensione verso il box nei momenti di tensione e i piccoli segni di frustrazione dopo gli errori gratuiti. I continui cambi di coach, con l’ipotesi Piatti all’orizzonte, non possono che confermare questa tesi. Ora per lei ci sarà l’ostacolo ucraino Marta Kostyuk.

Il tabellone femminile del torneo di Madrid

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