F. Fognini b. A. Popyrin 6-4 7-5 6-4

La quindicesima campagna parigina di Fabio Fognini è iniziata con il piede giusto. In un match forse un po’ sfilacciato ma che ha comunque offerto spunti di buon pregio (soprattutto da parte di Fognini) il giocatore ligure si è imposto in tre set sull’australiano Popyrin dando l’impressione di essere con un discreto margine il miglior giocatore in campo, ma dovendo comunque lottare fino alla fine in tutti i set per avere la meglio di un avversario certamente non troppo raffinato nel gioco ma comunque decisamente potente.
Fognini ha messo in campo tutta la sua esperienza, soprattutto nei finali di set nei quali Popyrin ha sbagliato parecchio, ed ha anche deliziato il pubblico del campo Simonne Mathieu con alcuni dei suoi colpi piĂą belli, in particolare alcuni passanti tirati da molto fuori dal campo.
IL MATCH – Il primo set è filato via molto rapidamente, in soli 35 minuti, ed è stato deciso da un game da incubo di Popyrin che sul 4-4 ha commesso quattro errori gratuiti che più gratuiti non si può, consegnando il break decisivo nelle mani di Fognini senza che questi abbia dovuto fare nulla di particolare. Fino a quel momento non c’era stata nessuna palla break, e solamente il game di apertura era andato ai vantaggi. Il numero delle palle scentrate, da una parte e dall’altra, è stato notevole, sintomo di un campo non in perfette condizioni che in alcune occasioni ha fatto impennare a dismisura i servizi in kick dell’australiano.
Nel secondo parziale Fognini ha dovuto lavorare decisamente di più per uscire vincitore: innanzitutto è stato molto bravo a uscire indenne da ben cinque palle break nei primi due turni di servizio, in uno dei quali è dovuto risalire da 0-40. Poi è stato altrettanto abile a tenere la palla in gioco quanto più possibile nell’undicesimo game, nel quale Popyrin ha sbagliato uno smash sulla palla del 6-5, e poi, sulla terza palla break, ha messo un diritto in rete che gli ha permesso di andare a servire per il secondo set.
Persi i primi due parziali Popyrin si è disunito e ha ceduto la battuta per altre due volte consecutive, lasciando scappare Fognini sul 4-0 e di fatto mettendo la parola fine alla partita, anche se è riuscito a recuperare uno dei break di vantaggio ed ha costretto l’italiano a servire sul 5-4 e chiudere il match dopo 2 ore e 17 minuti.
Al secondo turno Fognini incontrerà un avversario inedito per lui, ovvero l’olandese Botic Van de Zandschulp che al primo turno ha battuto in quattro set il qualificato Kotov.
FOGNINI A PARIGI – La storia di Fabio a Parigi è cominciata nel 2007, quando, da n. 191 ATP, superò le qualificazioni per poi arrendersi al n. 35 Juan Monaco. Assente l’anno successivo, nel 2009 esce di nuovo vittorioso dal tabellone cadetto, cadendo poi davanti a Igor Andreev. Ormai la classifica lo vede tra i primo del 100 mondo e nel 2010 arriva la prima vittoria nel main draw, in cinque set contro MassĂş. Ci prende gusto e al turno successivo replica non solo il successo ma anche la lunga distanza: 9-7 al 15° tennista del mondo Gael Monfils.
Nel 2011 arriva l’acuto, purtroppo l’unico vero e proprio in uno Slam – almeno finora, perchĂ© siamo fiduciosi. Il Nostro, in top 50, regola Istomin, Robert e Garcia-Lopez, lasciando solo un set contro quest’ultimo. Agli ottavi, lo storico duello con lo spagnolo n. 38 del ranking Albert Montanes: in preda ai crampi, tra falli di piede e doppi falli, annullò cinque match point per imporsi 11-9 in un quinto set in cui era sotto 2-5. La risonanza a cui si sottopose dopo l’incontro evidenziò una lesione di primo grado al retto femorale (uno dei muscoli del quadricipite) che gli impedì di scendere in campo contro il numero 2 Novak Djokovic.
Terzo turno raggiunto in quattro delle sei successive edizioni, poi nel 2018 e nel 2019 arrivò agli ottavi, fermato rispettivamente al quinto da Marin Cilic e in quattro da Sascha Zverev. Fuori al primo turno nel 2020 (Kukushkin) e al terzo nel 2021 (Delbonis), sarebbe bello che si e ci regalasse (martedì 24 compie 35 anni) un’altra delle sue migliori prestazioni.