Berrettini indomito «Che bello lottare» (Giammò). Matteo duro e spietato sull'erba del Queen's (Bertellino)

Rassegna stampa

Berrettini indomito «Che bello lottare» (Giammò). Matteo duro e spietato sull’erba del Queen’s (Bertellino)

La rassegna stampa di venerdì 17 giugno 2022

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Berrettini indomito «Che bello lottare» (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

«Questo è il bello del tennis, bisogna lottare», aveva dichiarato Matteo Berrettini a caldo dopo la vittoria al primo turno del Queen’s contro Daniel Evans. Conferma migliore di quella ottenuta ieri contro Denis Kudla non poteva esserci. Se contro Evans la lotta era infatti durata due game, opposto al “lucky loser” americano Berrettini ha dovuto lottare e rincorrere per tutta la partita prima di trovare in chiusura di terzo set lo spunto decisivo per aggiudicarsela. E’ stata una partita combattuta, durata 2h45′, che fin dall’inizio è sembrata scivolare dalle mani del romano. Nel primo set, con poco più del 60% di punti messi a segno con la prima di servizio, il gioco di Berrettini non ne voleva sapere di accendersi. Ritrovata la battuta, ecco che era il dritto a mancare di precisione; registrato il colpo, è stato poi il rovescio a regalare gratuiti preziosi al suo avversario. Che ha cominciato a sbagliare sempre meno, portando a casa il set per 6-3 Kudla e match in salita per Matteo. «E’ stata una partita molto dura – ha poi spiegato Berrettini – Ci conosciamo bene, penso che Kudla abbia giocato un’ottima gara e che per la maggior parte del tempo meritasse di vincere». In avvio di secondo set il rivale ha infatti legittimalo il proprio vantaggio, riuscendo a costruire due palle break che, se trasformate, lo avrebbero portato davvero a un passo dal traguardo. E’ lì che è cambiata l’inerzia della partita. Ritrovato il sevizio, Berrettini è parso ritrovare quel po’ di fiducia che sembrava aver perso in avvio. Al tie-break, il quarto set point è stato quei lo che gli è valso l’1-1. Nel terzo set Berrettini è riuscito a costruirsi le occasioni per chiudere il conto. «Ho sentito un grande tifo sin dalla prima partita giocata qui l’anno scorso – ha ringraziato il campione in carica del Queen’s – E’ per questo che adoro tornare qui, il pubblico è stato incredibile e oggi mi aiutato molto, e lo ringrazio». Ai quarti lo attende ora Tommy Paul. Ai quarti di finale per la prima volta in stagione si è qualificata anche Camila Giorgi. Anche lei in rimonta, al temine di una partita durata più di due ore e contro un’avversaria – l’americana Davis – contro cui aveva sempre perso nei precedenti quattro incontri. La sensazione a fine partita è di un tennis, quello di Giorgi, che ben si addice a questa superficie e che se riuscisse a mantenere stabile la sua frequenza potrebbe davvero regalarle delle soddisfazioni.

Matteo duro e spietato sull’erba del Queen’s (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Con una vittoria sofferta e dopo 2 ore e 46 minuti di gioco Matteo Berrettini ha proseguito la striscia positiva sull’erba e raggiunto i quarti di finale nel 500 ATP del Queen’s, torneo che ha affrontato quest’anno da campione in carica. Il numero 1 azzurro ha lottato e rischiato riprendendo il match grazie al cuore più che alla tecnica, nella circostanza, e spegnendo i sogni di gloria del lucky loser americano Denis Kudla, entrato in tabellone in virtù del forfait di Andy Murray. Nulla di eccezionale ma nel complesso un tennis completo che ben si adatta all’erba e ha nella risposta una delle armi migliori. Nonostante questo, Matteo ha reagito alla brutta partenza e messo a segno 45 colpi vincenti, contro i 24 di Kudla e ben 22 ace. Fondamentale quello che nell’ultimo game del terzo set e dopo il break appena conquistatogli ha permesso di salire al primo match point togliendo le energie anche psicologiche al rivale di giornata. La sfida ormai si era incanalata verso Berrettini che l’ha chiusa alla terza occasione utile. «E’ stato un match duro – ha commentato a fine partita – ma non me lo aspettavo differente. Ci conosciamo bene e ogni volta ne scaturisce uno scenario diverso. In molte situazioni Denis ha meritato più di me di vincere ma io sono stato bravo a rimanere attaccato al confronto. Ribadisco il mio amore verso questa superficie, che si adatta perfettamente al mio tennis e spero che la striscia non finisca. Anche il pubblico mi ha aiutato e sostenuto, ribadendo un feeling che si è creato fin dal primo match dello scorso anno». AI Queen’s Matteo è ancora imbattuto e oggi proverà a ripetersi contro un altro americano, Tommy Paul. L’unico precedente tra i due, giocato quest’anno ad Acapulco, sul veloce outdoor, è andato all’americano per ritiro causa infortunio dell’azzurro. Berrettini dovrà capitalizzare ancora una volta i suoi colpi migliori, diritto e servizio e prepararsi sui turni di battuta di Paul a contrastarne anche il serve e volley. […]

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