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WTA Birmingham: Giorgi fuori ai quarti. Continua il periodo d’oro di Haddad Maia
Camila troppo fallosa per fermare la corsa della brasiliana, alla ottava vittoria consecutiva

Niente da fare per Camila Giorgi contro una delle giocatrici più in forma in questa prima parte della stagione su erba. Beatriz Haddad Maia ha infatti vinto contro l’azzurra l’ottavo match di fila, dopo i cinque che le sono valsi la vittoria del WTA 250 di Nottingham. Dopo un ottimo avvio Camila ha iniziato a sbagliare tanto con il dritto. Non è stato solo questo, però, il colpo che è mancato alla nostra numero 1: anche la prima di servizio è stata spesso assente, ma le difficoltà maggiori l’azzurra le ha avute in risposta. Tra battute potenti e altre insidiose per via dei tagli mancini, Haddad Maia ha reso evidenti le ragioni degli ottimi risultati che sta ottenendo su questa superficie. La brasiliana, che con questo risultato è virtualmente entrata tra le prime 30 giocatrici del mondo, disputerà domani la sesta semifinale WTA della carriera. Camila ha mancato invece la possibilità di migliorare il suo best ranking: vincendo sarebbe infatti salita alla posizione numero 25.
IL MATCH – Si parte poco prima delle 19 italiane (le 18 a Birmingham) per l’ultimo quarto di finale del Rothesay Classic. Si affrontano la nostra Camila Giorgi a caccia della 18esima semifinale in carriera e della prima in stagione e Haddad Maia che vuole dare continuità al suo ottimo periodo di forma. Per la brasiliana è la seconda volta in campo oggi dopo la conclusione del match con Frech, vinto al tie-brek del terzo set (era sotto 4-2 nel parziale decisivo quando la partita è stata sospesa ieri). Giorgi inizia bene tenendo a 15 il primo game di servizio e poi guadagnandosi subito varie opportunità per brekkare. Camila riesce spesso ad aggredire l’avversaria sin dalla risposta rendendo inefficaci i tagli mancini della brasiliana. Dopo sei parità, l’azzurra ottiene la quinta palla break sfondando sulla diagonale a lei più favorevole (suo dritto contro rovescio di Haddad Maia). Anche il rovescio di Camila, comunque, funziona ed è infatti con questo colpo che chiude finalmente il game dopo poco più di 10 minuti. In un amen arriva anche il 3-0: partenza quasi perfetta per la nostra numero 1.
Come al solito senza mezze misure, però, Giorgi gioca un pessimo game sul 3-1 e perde il servizio a zero dopo un paio di errori macroscopici con il dritto. Haddad Maia entra quindi decisamente nel match facendosi sentire sia a fine punto che quando colpisce, e aggancia l’italiana nel punteggio. L’andazzo favorevole alla brasiliana si conferma anche nel settimo game: Camila mette poche prime in campo e anche se la sua seconda è tutt’altro che tenera, Haddad Maia riesce spesso ad aggredirla. Arriva così un altro break per il quarto game di fila vinto dalla campionessa del torneo di Nottingham della scorsa settimana. Camila non riesce a trovare soluzioni e, tra incapacità di contenere il servizio dell’avversaria e doppi falli, la striscia di giochi persi raggiunge rapidamente quota sei. Dopo 46 minuti è quindi 6-3 Haddad Maia.
Dopo 7 game persi, l’azzurra riesce finalmente a bloccare l’emorragia ritrovando un po’ di continuità con il dritto. Il gioco che la porta sull’1-1 nel secondo set è ossigeno puro per Camila che torna pericolosa anche in risposta. Sulla prima palla break in suo favore dopo più di mezz’ora in cui non se ne era vista nemmeno l’ombra, Haddad Maia gioca però un passante di rovescio in diagonale da rubrica dei colpi migliori della settimana. Persa, senza responsabilità, questa opportunità, Giorgi torna a faticare in battuta e subisce il break: questa volta non è esente da colpe visto che è un doppio fallo – il quinto del match – a permettere alla brasiliana di operare l’allungo che si rivelerà decisivo. Camila mostra solo un sussulto di orgoglio quando annulla due palle break che avrebbero portato l’avversaria sul 5-1, ma poi continua a non trovare il campo quando è chiamata ad approfittare delle seconde di Haddad Maia. Quest’ultima, dal canto suo, dopo aver giocato un ottimo tennis sul finale di primo set, decide saggiamente di non forzare tranne che sull’ennesima seconda di Camila (solo il 58% di prime in campo nel match): dritto potente che provoca l’errore dell’italiana e che chiude l’incontro dopo meno di un’ora e mezza sul 6-3 6-2.
Domani la brasiliana affronterà l’ex numero 1 del mondo Halep (2-0 per Simona i precedenti) che oggi ha sconfitto con una prestazione di discreto livello Katie Boulter, numero 141 del ranking. La rumena non ha avuto vita facile nel primo set anche per via di una scarsa vena nel mettere a segno vincenti (zero nei primi 45 minuti di gioco), mentre ha dominato il secondo parziale chiudendo con il punteggio di 6-4 6-1. Diventano così quattro le semifinali raggiunte sull’erba da Halep, campionessa a Wimbledon nel 2019. Negli altri match di giornata, nella parte alta del tabelone, sono arrivate le vittorie di Cirstea su Vekic e di Zhang su Yastremska. Cirstea ha vinto in rimonta (5-7 6-3 6-4) ottenendo, a 32 anni, l’accesso alla prima semifinale della carriera su questa superficie. Zhang, invece, in virtù della vittoria odierna, ha eguagliato il risultato ottenuto in questo torneo nel 2015 e l’anno scorso a Nottingham.
Il tabellone completo del WTA 250 Birmingham
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WTA Miami: Kvitova piega Alexandrova al terzo, trova Cirstea in semifinale
La ceca non aveva mai raggiunto il penultimo atto in Florida e lo giocherà da favorita contro la rumena

Dopo i ritardi causati dalla pioggia il tabellone femminile ha la sua seconda semifinale: Petra Kvitova ha battuto sul Centrale del Miami Open all’Hard Rock Stadium, Ekaterina Alexandrova dopo un match di grande tensione da parte di entrambe per la posta in palio. L’esperienza della ceca le vale un ruolo da favorità nella semifinale di venerdì contro Sorana Cirstea, pur reduce dallo scalpo prestigioso di Sabalenka. Si tratta della dodicesima stagione in cui la ceca raggiunge almeno una semifinale a livello di WTA 1000, un record da quando esiste la categoria
[15] P. Kvitova b. [18] E. Alexandrova 6-4 3-6 6-3
L’unico precedente (+ un walkover) tra le due giocatrici è ormai lontano 3 anni, pur dominato da Petra all’Australian Open 2020. Oggi le due ragazze sono molto più vicine in classifica e nel rendimento.
PRIMO SET – Primo game del match subito particolarmente lungo: Alexandrova sbaglia un dritto in diagonale e commette un doppio fallo, concede una palla break, ma la annulla con un meraviglioso rovescio lungolinea in controbalzo. La russa mette più volte la prima e riesce così a tenere il servizio. Kvitova ha altre due palle break per un altro doppio fallo della russa, ma la ceca sbaglia due dritti. La chance buona è la terza, con Alexandrova che concede ancora con il dritto. La tennista boema è solida con la battuta, meno la russa che rischia di lasciare ancora qualcosa per strada, ma tiene i successivi due turni. La ceca lascia andare i colpi avanti 5-3 in risposta, incide in un paio di casi con la risposta di dritto e la 28enne di Čeljabinsk commette un doppio fallo: è poi brava a risalire con un ace e uno splendido lungolinea di rovescio. Kvitova va a servire per il set e si conferma intoccabile, scagliando anche un ace di seconda e chiudendo il primo set per 6-4, tenendo la battuta a zero.
SECONDO SET – Alexandrova rischia già qualcosa all’inizio del secondo set con una risposta vincente di Kvitova, ma la numero 18 del mondo si salva aggrappandosi alla prima di servizio ai vantaggi. La due volte campionessa di Wimbledon concede per la prima volta palla break nel match con un doppio fallo, ma la annulla prontamente con una curva da sinistra al servizio e con un dritto debordante in lungolinea. L’attuale numero 12 del mondo concede un’altra palla break, annullata da un’altra prima vincente. Aumentano però gli errori per la ceca che commette un secondo doppio fallo nel quarto gioco, ma la russa sbaglia la risposta e Kvitova riesce ad uscire da un turno di servizio avendo annullato ben quattro palle break. Alla fine il break per la russa arriva con una splendida smorzata e una risposta in allungo stretta di rovescio, per salire al comando sul 4-2. La russa non concede più chance sul suo servizio, è fredda e chiude il secondo set con il punteggio di 6-3.
TERZO SET – Il terzo set, iniziato dopo una lunga pausa, fila via liscio come l’olio fino al 3 pari e come spesso accade è la seconda metà del set decisivo a condensare tutte le emozioni di un match così teso ed equilibrato. Kvitova annulla una delicata palla break nel settimo gioco ed esulta come se avesse vinto quando tiene il turno di servizio: di fatto lascia intendere che il turning point del match è appena passato. Sarà così sul serio, dopo il cambio di campo la tensione tradisce Alexandrova che commette due doppi falli gravissimi prima di cedere la battuta ai vantaggi. Sul 5-3 la russa è incredula quando un suo dritto in ginocchio esce di pochi millimetri e scaglia a terra la racchetta con rabbia. Anche Kvitova si concede un doppio fallo sul primo match point, ma il secondo è quello buono per centrare la semifinale e sfoderare il suo classico, bellissimo sorriso.
ATP
ATP Miami: Khachanov travolge uno spento Cerundolo
Francisco Cerundolo dura solo pochi game poi è un assolo di Khachanov. Nella sua quarta semifinale ‘1000’ sarà derby con Medvedev

Francisco Cerundolo lotta per pochi giochi poi, dal 3-2 nel primo set, sprofonda in un vortice di errori ed esitazioni, facendosi così travolgere da un Karen Khachanov solido, aggressivo ed estremamente efficace. Il russo chiude un match a senso unico con lo score di 6-3 6-2 in un’ora e 15 minuti, accedendo alla sua quarta semifinale in un torneo ‘1000’. Dall’altra parte della rete ci sarà un altro russo, Daniil Medvedev (vittorioso contro Eubanks), che sale a 27 vittorie stagionali (con sole 3 sconfitte).
[14] K. Khachanov b. [25] F. Cerundolo 6-3 6-2
Un avvio di match dagli scambi prolungati ed estenuanti quello tra Karen Khachanov (16 ATP) e Francisco Cerundolo (31 ATP). L’argentino cerca di ubriacare il russo con i suoi palleggi martellanti e, alla terza occasione di break, gli strappa la battuta portandosi sul 3-2 e servizio. Nonostante una buona resistenza da fondocampo, Karen non sempre riesce a fronteggiare il ritmo frenetico del tennis avversario. Tuttavia, il russo reagisce nel migliore dei modi, dimostrandosi sempre molto aggressivo e propositivo, tanto da infliggergli il controbreak e il sorpasso sul 4-3.
Da questo momento, l’argentino perde totalmente il controllo del proprio gioco, produce un tennis disordinato e disattento, subendo l’aggressività di Khachanov. Cerundolo continua a snocciolare errori mentre Karen realizza un rapido sprint di quattro giochi consecutivi, intascando il primo parziale 6-4 in 37 minuti.
Il secondo set è del tutto a senso unico. Continua il festival degli errori da parte dell’argentino, totalmente in confusione e, in men che non si dica, Karen prende il largo sul 4-1 per poi chiudere l’incontro 6-2 grazie al settimo ace. Si tratta per lui della quarta semifinale in un Masters 1000, la prima dall’Open del Canada del 2019. Nel penultino round affronterà il connazionale e amico Daniil Medvedev.
ATP
ATP Miami, Medvedev non brilla, ma è in semifinale: la favola Eubanks si esaurisce in due set
Il russo gioca un match pieno di imperfezioni e non continuo, ma basta per venire a capo dell’americano

[4] D. Medvedev b. [Q] C. Eubanks 6-3 7-5

Daniil Medvedev è in semifinale al Miami Open presented by Itaù: il russo ha qualche passaggio a vuoto all’interno del suo match, ma alla fine piega 6-3 7-5 la resistenza di Christopher Eubanks che esce ai quarti di finale in un torneo in cui è partito dalle qualificazioni. Per Medvedev la 27a vittoria stagionale e una candidatura sempre più forte per un posto in finale nella parte bassa del tabellone.
Inizio di partita ricco di errori da entrambe le parti: Medvedev disastroso soprattutto dalla parte del dritto soffre spesso il back di rovescio basso di Eubanks che interpreta il match venendo spesso avanti dietro al servizio per far pagare al russo la posizione arretrata in risposta. Lo statunitense si procura anche cinque palle break nel quarto gioco, ma non riesce a sfruttarle tra errori con la risposta di rovescio e prime vincenti del russo. Dopo cinque game arriva l’interruzione per pioggia in un momento più favorevole al padrone di casa. Al termine della pausa l’ex numero 1 del mondo torna più concreto e determinato in campo, si fa più aggressivo sulla seconda e ottiene il break sul 3-3 grazie anche ad un nastro vincente, oltre ad una percentuale di prime di Eubanks decisamente ridotta rispetto a inizio partita. Medvedev tira su un muro, non sbaglia più, ottiene un altro break per chiudere il primo set sul 6-3.
Il secondo set segue l’ordine dei servizi inizialmente senza troppi sussulti: l’attuale numero 5 del mondo sembra accontentarsi di fare il classico “compitino” e non si spreme più di tanto. Il break arriva sul 3-2, quando il numero 119 del mondo sbaglia un dritto comodo in uscita dal servizio e viene infilato un paio di volte nel tentativo di fare serve and volley. Eubanks però non si dà per vinto, azzecca due risposte d’anticipo con il dritto e prende sul tempo Medvedev in uscita dal servizio. Il russo sbaglia ancora qualcosa in ribattuta, tornando ad una posizione più arretrata e il tennista di Atlanta rientra sul 4-4. Il servizio torna ad essere dominante nella parte finale del set, entrambi trovano continuità e precisione con questo colpo. Nel dodicesimo gioco l’americano commette un paio di errori di fretta all’uscita dal servizio e concede così due match point, ma lo statunitense li annulla con due bellissimi guizzi a rete. Dalla parità arriva una risposta incredibile di Medvedev da quattro metri dal campo e un errore di Eubanks su un dritto facile da metà campo per mettere fine al secondo set con il punteggio di 7-5. Adesso il russo avrà uno tra Cerundolo e Khachanov in semifinale, per bissare la finale di Indian Wells.