WTA Ranking: Jabeur sale al n.3 ma dietro a Swiatek può succedere di tutto

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WTA Ranking: Jabeur sale al n.3 ma dietro a Swiatek può succedere di tutto

Secondo torneo su erba vinto dalla giocatrice di Tunisi. Il titolo la porta al n.3 ed è virtualmente n.2. Haddad Maia entra in top30 grazie alla doppietta sull’erba inglese

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Ons Jabeur - Madrid 2022 (foto @MutuaMadridOpen)
 

Non potevano concludersi nel modo peggiore il Bett1open di Berlino e il Rothesay Classic di Birmingham. Una brutta storta alla caviglia, infatti, ha messo fine alle velleità di Belinda Bencic a Berlino lasciando via libera a Ons Jabeur, che conquista così il suo secondo titolo su erba dopo Birmingham 2021. In Inghilterra, stessa sorte è toccata alla sfortunata Shuai Zhang, che ha dovuto abbandonare per un problema alla schiena. Beatriz Haddad Maia allunga quindi la striscia di vittorie consecutive sull’erba a dieci e alza il secondo trofeo di fila dopo il Rothesay Open di Nottingham di sette giorni fa. Nel giro di due settimane la tennista brasiliana ha vinto gli unici due titoli della carriera. E le italiane? Camila Giorgi si è fermata ai quarti a Birmingham, proprio per mano di Haddad Maia, Sara Errani è arrivata in finale a sorpresa al Veneto Open Internazionali Confindustria Venezia e Rovigo di Gaiba, vinto da Alison Van Uytvank. Andiamo a vedere come è cambiata la classifica di oggi 20 giugno 2022.

LA CLASSIFICA WTA DI TENNIS AGGIORNATA

Classifica WTAVariazioneGiocatriceTorneiPunti
10Iga Swiatek178631
20Anett Kontaveit214511
3+1Ons Jabeur204340
4-1Paula Badosa254245
5+1Maria Sakkari204205
6-1Aryna Sabalenka214145
70Karolina Pliskova173777
8+1Danielle Collins193255
9-1Jessica Pegula183185
100Garbiñe Muguruza192961
110Emma Raducanu232952
12+1Coco Gauff182940
13-1Daria Kasatkina212685
14+2Jelena Ostapenko192596
15-1Barbora Krejcikova162592
16-1Leylah Fernandez222590
170Belinda Bencic202585
180Angelique Kerber152419
19+1Simona Halep182305
20-1Victoria Azarenka162146
210Elena Rybakina232120
22+2Veronika Kudermetova232045
23-1Jil Teichmann232023
24-1Madison Keys181910
250Amanda Anisimova181840
260Camila Giorgi211812
27+1Martina Trevisan351744
28-1Ekaterina Alexandrova221706
29+3Beatriz Haddad Maia361640
300Elise Mertens221615
310Petra Kvitova211435
32+4Sorana Cirstea241430
330Yulia Putintseva221420
34+4Aliaksandra Sasnovich221411
350Alison Riske241381
36+1Anhelina Kalinina321347
37+2Shelby Rogers261334
38+2Elina Svitolina181324
39+2Kaia Kanepi221297
40+2Sara Sorribes Tormo221276
41+13Shuai Zhang351240
42+1Naomi Osaka111235
43+1Irina-Camelia Begu211234
44-10Alizé Cornet231231
450Ajla Tomljanovic231221
46+1Alison Van Uytvanck261215
47-18Liudmila Samsonova251210
480Sloane Stephens161190
490Marketa Vondrousova181182
500Mayar Sherif411175

Questa è la classifica delle prime cinquanta. Ricordiamo che oggi uscivano, tra gli altri, i punti del Bett1open di Berlino e del Viking Classic Birmingham giocati nel 2021. Possiamo notare che:

 
  • In top10, Ons Jabeur sale per la prima volta al n.3 del ranking. Maria Sakkari (+1, n.5) rientra in top5. Dietro a Swiatek, però, ci sono cinque atlete (Kontaveit, Jabeur, Badosa, Sakkari e Sabalenka), racchiuse in 366 punti, che possono ambire al secondo posto. Jabeur, ad esempio, è già virtualmente n.2, visto che Kontaveit non difenderà i punti conquistati un anno fa nella finale del Viking International di Eastbourne. Si tratta ovviamente di una proiezione e bisognerà aspettare i risultati di Eastbourne, al quale parteciperanno Jabeur, Badosa e Sakkari, per sapere chi sarà la vice di Swiatek tra una settimana. Si scambiano le posizioni le connazionali Collins (+1, n.8) e Pegula (-1, n.9).
  • In top20, best ranking per Cori Gauff (+1, n.12) che fa scivolare in tredicesima posizione Daria Kasatkina. Rischia pericolosamente di uscire dalle venti Vika Azarenka (-1, n.20).
  • Per quanto riguarda le altre posizioni in top50, Veronika Kudermertova (+2, n.22) segna il best ranking, così come Beatriz Haddad Maia (+3, n.29). Bel balzo in avanti di Shuai Zhang (+13, n.41).
  • Alle spalle delle migliori cinquanta, segnaliamo i cinque posti in più di Bianca Andreescu (n.64) e Diane Parry (n.77). Dalma Galfi (n.81) fa registrare un favoloso +17 grazie al trionfo a Ilkley. Rientra in top100 Daria Gavrilova (+8, n.96).

LE ATLETE CHE PERDONO MAGGIORMENTE TERRENO

Perdono terreno tutte le protagoniste dei tornei di Berlino e Birmingham 2021 che non sono riuscite a riconfermarsi. Tra le atlete in maggior difficoltà ci sono Alize Cornet (-10, n.44), semifinalista a Berlino, Ludmilla Samsonova (-18, n.47), vincitrice del Bett1open 2021 da qualificata, Qinwen Zheng (-7, n.53) e Anastasia Potapova (-10, n.87), nei quarti a Birmingham.

LA CLASSIFICA WTA DELLE TENNISTE ITALIANE

La coppia Giorgi (n.26) e Trevisan (+1, n.27) comanda sempre la graduatoria delle prime italiane in classifica. La finale a Gaiba proietta Sara Errani al n.165 (+48 posti per la ex top ten). Rientra tra le migliori venti d’Italia Nuria Brancaccio (+11, n.442), che prende il posto di Jessica Pieri (-54, n.478).

Classifica WTAVariazioneGiocatriceTorneiPunti
260Camila Giorgi211812
27+1Martina Trevisan351744
72-1Lucia Bronzetti42885
73-1Jasmine Paolini28884
1170Elisabetta Cocciaretto21557
165+48Sara Errani27405
186+4Lucrezia Stefanini45362
234+5Federica Di Sarra31302
261-7Cristiana Ferrando31269
279+4Camilla Rosatello33235
280-4Giulia Gatto-Monticone28234
322-6Martina Di Giuseppe40203
380+2Lisa Pigato32146
388+4Anna Turati27143
400-2Bianca Turati28137
409-1Stefania Rachel Rubini27130
4180Martina Caregaro22125
423-1Deborah Chiesa23124
438+1Angelica Moratelli32118
442+11Nuria Brancaccio31115

NEXT-GEN RANKING: LE GIOVANI TENNISTE IN ASCESA

L’unico movimento nel Next Gen ranking, la classifica delle giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2002, riguarda Diane Parry che supera Marta Kostyuk e sale al n.6. Stabili le altre posizioni.

PosizioneVariazioneGiocatriceAnnoClassifica WTA
10Emma Raducanu200211
20Cori Gauff200412
30Leylah Fernandez200216
40Qinwen Zheng200253
50Clara Tauson200254
6+1Diane Parry200277
7-1Marta Kostyuk200279
80Daria Snigur2002130
90Elina Avanesyan2002133
100Linda Noskova2004145

LA RACE

Ons Jabeur consolida la sua seconda posizione alle spalle di Iga Swiatek. Sale al n.3 Cori Gauff. Quattro posti in più per Belinda Bencic (n.8), tre per Simona Halep (n.12). Al di fuori della top20, segnaliamo Haddad Maia in salita di otto posti fino al n.23.

PosizioneVariazioneGiocatriceTorneiPunti
10Iga Swiatek107290
20Ons Jabeur122990
3+1Coco Gauff122262
4-1Jessica Pegula112232
5+1Maria Sakkari122181
6+1Daria Kasatkina122011
7-2Paula Badosa122007
8+4Belinda Bencic121816
90Veronika Kudermetova131783
10-2Danielle Collins71756
11-1Madison Keys111623
12+3Simona Halep101551
13-2Aryna Sabalenka141538
14-1Anett Kontaveit91496
15-1Amanda Anisimova101456
160Ekaterina Alexandrova131316
170Jelena Ostapenko111267
180Martina Trevisan101226
190Elena Rybakina131207
200Jil Teichmann121166

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ATP Miami: inarrestabile Sinner, un’altra semifinale Masters 1000

Jannik Sinner annulla Emil Ruusuvuori lasciandogli appena quattro giochi e prenota la possibile rivincita con Alcaraz, Fritz permettendo

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

(da Miami il nostro inviato)

[10] J. Sinner b. E. Ruusuvuori 6-3 6-1

Non conosce ostacoli la marcia di Jannik Sinner al Miami Open presented by Itaú. In un’altra straordinaria dimostrazione di superiorità ha regolato in poco più di un’ora il finlandese Emil Ruusuvuori, contro cui solo 12 mesi fa su questi campi aveva dovuto salvare un match point al primo turno.

 

Un dominio quasi schiacciante negli scambi da fondocampo che ha costretto Ruusuvuori a giocare fuori ritmo e a spingersi in zone del campo a lui non troppo congeniali, finendo per fargli commettere ben 29 errori gratuiti.

PRIMO SET – Che potesse essere una gara contro il tempo (meteorologico e cronometrico) si era capito dalle previsioni che non lasciavano troppo scampo a questa ipotesi di pomeriggio di tennis all’Hard Rock Stadium. Già alle 15, ora d’inizio della partita, il cielo era piuttosto coperto e la situazione è andata via via peggiorando con il passare dei minuti e dei game.

Inizio secondo copione con palleggi sostenuti da fondocampo, Ruusuvuori rimontava da 0-30 con buona autorità al terzo game, Sinner si salvava con un servizio vincente dalla prima palla break, ma poco dopo il colpo di accelerazione di Sinner da fondo era efficace per passare a condurre 3-2.

Questo sorpasso al quinto game pareva sufficiente a Sinner per tenere la testa con un “tempo sul giro” sufficientemente competitivo da essere inattaccabile per Ruusuvuori, sempre sotto pressione sulla seconda e mai davvero in gara sul servizio dell’altoatesino.

Mentre Sinner serviva per il 5-3 il campo centrale sembrava trasformato in una discoteca, con i “LED wall” (i tabelloni a bordo campo fatti di LED luminosi) decisamente troppo potenti per le condizioni che si erano fatte davvero scure per metà pomeriggio: ci si fosse trovati a Indian Wells, dove i riflettori venivano accesi già alle 16.30 anche in giornate di pieno sole, probabilmente si sarebbe giocato sotto le luci artificiali, ma qui si proseguiva in un’atmosfera cupa, resa tale anche dal tetto dell’Hard Rock Stadium che toglieva la poca luce disponibile.

Dopo 36 minuti una risposta di rovescio incrociata di Sinner chiudeva il primo parziale con il secondo break, un primo parziale nel quale ognuno dei due giocatori aveva messo a segno più errori che colpi vincenti (7-11 Ruusuvuori, 8-12 Sinner), ma nel quale Sinner era sempre apparso in controllo delle operazioni.

SECONDO SET – Come accade alla plancia delle vetture quando si accendono i fari, anche il LED wall dello Stadium Court veniva adattato alle condizioni di luminosità di questo buio pomeriggio e tornava a inserirsi delicatamente nel contorno del campo invece di infuocarlo. Ciò che invece era infuocato era il buon Sinner dalla maglia bordeaux, che in abbrivio di parziale siglava un 9-2 (13-2 considerando anche gli ultimi punti del primo set) che lo mandava avanti di un break, dopo un paio di minuti durante i quali sia i giocatori sia l’arbitro avevano passato più tempo a scrutare le nubi che a guardare il campo.

Dopo 47 minuti di gioco effettivo la pioggia arrivava davvero, e alle 15.58 locali i giocatori guadagnavano lo spogliatoio per cominciare la loro attesa. Il tempo (meteorologico) aveva vinto la prima corsa contro il tempo (cronometrico).

Ci volevano due ore e 10 minuti prima che si tornasse a riprendere, dopo che il deejay dell’Hard Rock Stadium aveva dato sfoggio di una playlist che copriva quasi sette decenni. Per Sinner era come se nulla fosse successo: teneva con enorme disinvoltura i suoi turni di battuta, costringeva Ruusuvuori ad annullare una palla dello 0-4 e due game più tardi, dopo che il finlandese aveva mancato abbastanza grossolanamente almeno due chance del 2-4, andava a servire per il match sul 5-1.

L’impressione netta era che Ruusuvuori si sentisse costretto a giocare con margini molto risicati per la necessità di mettere in difficoltà Sinner nel palleggio, e per questo finisse per sbagliare più del suo solito.

Con un ace finale Sinner chiudeva la partita in un’ora e 14 minuti raggiungendo la seconda semifinale consecutiva in un torneo Masters 1000, la terza in totale.

Questa vittoria di Sinner consolida la sua possibile presenza tra i Top 10 a partire da lunedì prossimo: solo una vittoria del torneo da parte di Khachanov in finale su Taylor Fritz potrebbe impedirgli di rientrare nei primi 10 della classifica. In semifinale Jannik ritroverà uno dei due giocatori incontrati nello scorso torneo di Indian Wells, ovvero Taylor Fritz, da lui battuto nei quarti, o Carlos Alcaraz con il quale invece ha perso in semifinale. Sono 1-1 i precedenti con Fritz, mentre con Alcaraz conduce il testa a testa con Sinner per 3-2 (che diventa 4-2 se si considerano anche le partite disputate a livello Challenger.

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WTA Miami: Cirstea doma una nervosa Sabalenka

Sorana Cirstea serve e risponde benissimo e Aryna Sabalenka si arrende in due set

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Sorana Cirstea - Miami 2023 (foto Twitter @wta)

S. Cirstea b. [2] A. Sabalenka 6-4 6-4

Si ferma nei quarti di finale del Miami Open presented by Itaú la corsa della favorita del tabellone Aryna Sabalenka. La terza sconfitta del suo comunque splendido fin qui 2023 porta la firma della rumena Sorana Cirstea. Non inganni la sua posizione nel ranking; la sedia 74, che verrà presto abbandonata per uno scranno parecchio più comodo (almeno a ridosso delle top 40) non riflette senza dubbio la sua continuità al servizio ma anche alla risposta, che ha da subito tolto sicurezza alla bielorussa. E soprattutto non riflette la solidità mentale che l’ha aiutata a rialzarsi in un paio di occasioni in cui la rivale è sembrata sul punto di far valere il suo medagliere. Brava Sorana, capace di arrivare ai quarti anche a Indian Wells, fermata solo da Swiatek. La numero due del mondo cede riportandoci a tratti alla memoria la sua “versione” precedente, nervosa e fragile nei momenti clou.

 

PRIMO SET: CIRSTEA PERFETTA CON LA PRIMA PALLA – La rumena parte senza pressioni particolari ed è brava ad approfittare di una partenza difficile al servizio della numero due del mondo: si aggiudica i primi tre punti e alla terza palla-break scippa la battuta alla rivale. La rumena al servizio riesce, con un buon aiuto dalla sua prima palla, a spostare la bielorussa e a conquistare i suoi game piuttosto alla svelta. Sabalenka dal canto suo da lì in poi fa valere anch’essa piuttosto facilmente i diritti del proprio servizio, e lentamente mette a posto i colpi, a costo di alcune risposte oltre la riga di fondo.

Così procedendo il match, si ha l’impressione che Aryna possa da un momento all’altro piazzare l’assalto al contro-break, e sul 4-2 la chance arriva. Cirstea gioca solo una prima su cinque, aprendo il game con un doppio fallo; Sabalenka alza la velocità della sua palla, insiste sulla risposta commettendo solo un errore, sullo 0-30 per poi impattare sul 4-4.

Chi si aspetta di vedere la campionessa di Melbourne saltare sulla testa della numero 74 del mondo rimane però stupito. Sul 4-4 e 15-15 Sabalenka serve un doppio errore. Annulla poi una palla-break con un dritto a uscire strepitoso, ma altrettanto bella se non di più è la risposta vincente in lungolinea di Cirstea, che la riporta a un punto dal break. A quel punto la bielorussa serve un altro double fault, secondo nel game e terzo nel set. È nervosa, mentre la rumena è determinatissima e chiude il set per 6-4 con un ace. Per lei solo cinque errori nel set e un sontuoso 90% di conversione con la prima palla, che è mancata solo nell’unico break subito. Il tutto in 37 minuti.

SECONDO SET: IL CORAGGIO DI SORANA – L’inizio del secondo parziale è, purtroppo per Aryna, in perfetta continuità con l’epilogo del primo. Subito break per la trentaduenne di Bucarest, che ritorna a dare fastidio con la risposta, in special modo di dritto. Sabalenka non trova tranquillità e continuità. Sullo 0-2 in proprio sfavore torna a vincere un game dopo una serie vincente di quattro della rivale e si rivolge platealmente al suo corner.

E chissà che con questo sfogo non si sia spostato qualcosa negli equilibri interni della tigre di Minsk: nel game successivo risponde come ancora non gli era riuscito e dopo essere salita 15-30 strappa di forza il secondo e il terzo punto vinti sulla prima dell’avversaria in tutto il match fin lì.

Il match sembra a questo punto “girare” e Sabalenka sale 0-30 sulla battuta di Cirstea, che però dimostra di non voler abbandonare il sogno della sua seconda semifinale in un WTA 1000 dopo Toronto 2013. Forse non più impeccabile con la prima, gioca un doppio fallo e concede la palla del break, che cancella con un ace. In totale gli ace nel game saranno tre, compreso quello con cui firma il 3-3 e lancia un segnale di coraggio inequivocabile alla illustre rivale.

E infatti Aryna paga il contraccolpo e sul 3-3 cede il servizio. Da quel momento in poi Sorana non avrà più tentennamenti e dimostrerà una solidità nervosa strepitosa. Arriva a trovarsi 15-40 mentre serve per il match e impegna Sabalenka in due scambi durissimi, che terminano con altrettanti errori della bielorussa, di rovescio e di dritto. Sulla parità ecco il settimo ace, che viene seguito da un’altra ottima prima, che non ottiene risposta. È il set per Cirstea, il decimo consecutivo nel torneo. E vale la semifinale, contro Kvitova oppure Alexandrova.

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Coppa Davis

Davis Cup Finals 2023, il girone dell’Italia: a Bologna sfide con Canada, Svezia e Cile

Il capitano Volandri accoglie così il sorteggio: “Voglia di rivincita contro il Canada. Occhio anche al Cile”

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La Coppa Davis (foto Roberto dell'Olivo)
La Coppa Davis (foto Roberto dell'Olivo)

I campioni in carica del Canada, poi la Svezia e il Cile. Sono queste le avversarie che l’urna di Malaga ha messo sul cammino dell’Italia nella Davis Cup 2023. Gli azzurri, che dopo la semifinale del 2022 persa proprio contro il Canada sono direttamente qualificati alla fase a girone che si giocherà all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna) dal 12 al 17 settembre, sono stati inseriti nel Girone A. Ecco tutti i raggruppamenti:

GIRONE A (Bologna)
Canada – Italia – Svezia – Cile

GIRONE B (Manchester)
Australia – Gran Bretagna – Francia – Svizzera

 

GIRONE C (Valencia)
Spagna – Serbia – Repubblica Ceca – Corea del Sud

GIRONE D (Croazia, sede da definire)
Croazia – Olanda – Stati Uniti – Finlandia

IL FORMAT – Ogni squadra giocherà un incontro da tre match (due singolari e un doppio) contro le altre tre del suo raggruppamento. Al termine delle sfide di metà settembre le prime due squadre di ogni girone si qualificheranno per la fase ad eliminazione diretta: quarti, semifinale e finale si giocheranno a Malaga dal 21 al 26 novembre. Il relativo tabellone viene compilato abbinando per sorteggio nei quarti di finale la vincitrice di ciascun girone con una seconda classificata degli altri gironi.

LE REAZIONI – Filippo Volandri, il capitano dell’Italia, ha dichiarato: “I quattro gironi di Coppa Davis sono a mio avviso tutti molto equilibrati ma noi dobbiamo ovviamente pensare al nostro. E così come era successo a settembre 2022 a Bologna quando abbiamo affrontato la Croazia che ci aveva eliminato l’anno prima, quest’anno ci tocca il Canada, che ci ha eliminato al doppio di spareggio l’anno scorso: e per noi è un motivo di rivincita importante. Il nostro è un girone difficile, come gli altri: abbiamo la Svezia che abbiamo battuto a Bologna al doppio decisivo e poi c’è una squadra che affrontiamo per la prima volta, il Cile, che è dotata di giocatori importanti come Garin e Jarry. Sono tutte squadre toste, da affrontare una alla volta, un giorno dopo l’altro. Poi assolutamente dobbiamo pensare a noi e a dare il 100%”. 

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