Wimbledon: Vavassori piace e diverte, ma Tiafoe è troppo solido

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Wimbledon: Vavassori piace e diverte, ma Tiafoe è troppo solido

LONDRA – Andrea attacca e gioca bene, Frances tira, corre e alla fine vince senza rischiare. Tanti applausi per l’italiano

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[23] F.Tiafoe b. [Q] A.Vavassori 6-4 6-4 6-4 (da Londra, il nostro inviato)

Inizio piuttosto teso sul court 17 di Wimbledon, con Frances Tiafoe che si presenta in campo quasi 9 minuti in ritardo, e Andrea Vavassori che dà il via al match perdendo subito il servizio. L’italiano è comprensibilmente contratto, lo si capisce dai lanci di palla sbagliati e da qualche accelerazione non abbastanza convinta, ma insomma, siamo davanti a un ragazzo che sta giocando una partita sognata chissà quante volte.

Frances da parte sua non sembra proprio in forma scintillante, nel secondo game concede un paio di occasioni a Vavassori per rientrare subito, e poi subisce la reazione di Andrea che dallo 0-2 recupera e sorpassa fino al 3-2. Poco dopo, sul 3 pari, inizia a piovere, ed è un peccato, perchè l’inerzia si era spostata, da bordocampo sento Tiafoe smoccolare parecchio per le difficoltà a stare in equilibrio, e questo ben prima dello scroscio. D’altronde, con quegli appoggi potenti e pesanti, l’erba intonsa delle prime giornate diventa traditrice, l’americano qui non è mai andato oltre il terzo turno.

Come era purtroppo prevedibile, la pausa (di un’oretta circa) permette a Frances di riordinare le idee, il che si traduce, a furia di botte da fondo, servizi e buoni passanti, in un break che viene capitalizzato per il 6-4. A inizio secondo set un doppio fallo, una bella risposta dell’americano, e un errore sottorete costano ancora un game di servizio a Vavassori. Da quel momento Tiafoe non rischia più (mentre Andrea si salva da uno 0-40) e siamo 2 set a zero, 6-4 6-4. Non è male la partita, anzi, Vavassori fa vedere cose belle in attacco e prende tanti applausi, ma il gap di cilindrata in favore di Frances si fa sentire, ogni volta che colpisce comodo l’americano fa male soprattutto al rovescio di Andrea, che ha un ottimo slice ma non basta.

“Che bello essere qui, peccato il primo set. Mi sento bene, ora testa al doppio di mercoledì!”

Ormai nei game di servizio di Vavassori c’è lotta, con palle break assortite, in quelli di Tiafoe non si gioca o quasi, e l’inevitabile break decisivo arriva nel nono game del terzo set. Il 6-4 6-4 6-4 conclusivo è giusto per quanto visto in campo, la speranza è di poter rivedere ancora Vavassori a questo livello. Nel frattempo, solo complimenti per Andrea.

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