Gli altri Challenger: sfortunati gli azzurri a Tampere

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Gli altri Challenger: sfortunati gli azzurri a Tampere

Riflettori giustamente puntati su Trieste, ma il circuito prevedeva altre quattro tappe

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Sorrentino Luigi (fonte Facebook)
 

Il Challenger 80 di Tampere (la terza più importante città finlandese, nella regione dei grandi laghi) è probabilmente il più importante della settimana dopo quello di Trieste. Il torneo (terra battuta outdoor) si è allineato ai quarti di finale, perdendo purtroppo per strada i tre italiani presenti in tabellone. Eliminato subito un Alessandro Giannessi in profonda crisi che nulla ha potuto contro l’argentino Nicolas Kicker (fresco finalista a Todi) che si è imposto facilmente 6-4 6-3. Un passettino in più l’ha fatto Lorenzo Giustino che all’esordio ha superato la wild card locale Patrik Niklas-Salminen (n.764 ATP) per poi andare a scontrarsi, per la prima volta in carrira, con Juan Manuel Cerundolo (n.110 ATP e prima testa di serie). Il tennista napoletano è rimasto brillantemente in partita per tutto il primo set, perdendo il servizio sul 5-5 per poi restituire immediatamente il break e rifugiarsi nel tie-break dove però non riusciva ad impensierire l’argentino. E lì praticamente finiva la partita dell’azzurro, a parte un sussulto d’orgoglio sull’1-5 quando aveva due occasione per strappare il servizio all’avversario che però si difendeva bene e riusciva a chiudere 7-6(2) 6-1. 

Ottima la prestazione di Luigi Sorrentino che, superate le qualificazioni e il padrone di casa Otto Virtanen (n.272 ATP) al primo turno, ha dovuto infine cedere, con l’onore delle armi, all’ungherese Zsombor Piros (n.165 ATP e quinta testa di serie) che ha vinto in rimonta col punteggio di 3-6 7-6(10) 6-2, annullando tra l’altro un match point all’azzurro sull’8/7 del tie-break. Qualche rimpianto per il 24enne, tesserato per il Park Genova, che però ha avuto la conferma di poter giocare a questi livelli, oltre ad aver migliorato il proprio best ranking alla posizione n.639 ATP. 

Il Challenger 80 (cemento outdoor) di Nur Sultan, la capitale del Kazakistan, presentava una entry list assai modesta con la prima testa di serie, il russo Roman Safiullin, che è solo n.151 ATP, e la numero otto (Illya Marchenko) a cavallo del n.300. Abbiamo così modo di leggere nomi che raramente si incontrano a questo livello, tipo il kazako Beibit Zhukayev, non lo avete mai sentito? Non preoccupatevi, non siete i soli. Dovessimo azzardare un pronostico prenderemmo, ‘obtorto collo’, l’altro kazako Dmitry Popko che pure non è che stia attraversando il miglior momento della propria carriera, ma che almeno ha già vinto qualcosa a livello Challenger (lo scorso anno a Lisbona). 

Il Challenger 80 di Pozoblanco (cemento outdoor), paesino di 16.000 abitanti vicino a Cordova, ha raggiunto pure lui i quarti di finale con il francese Ugo Humbert (n.157 ATP) che può nutrire, a buona ragione, ambizioni importanti, visto che la prima testa di serie, il portoghese Nuno Borges, si è fatto sorprendere all’esordio dal non irresistibile svizzero Antoine Bellier (n.203 ATP). 

Si gioca anche ad Indianapolis (Challenger 80, cemento outdoor) con il prevedibile tabellone tutto a stelle e strisce, a parte curiosamente le prime due teste di serie che sono il tedesco Peter Gojowczyk (n.93 ATP) e il 25enne olandese Tim van Rijthoven (n.101 ATP), reduce da uno splendido torneo di Wimbledon dove ha passato tre turni prima di scornarsi con Djokovic, cui ha comunque strappato un set. 

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