ATP Washington, la settimana da re di Nick Kyrgios: vince singolare e doppio, da Wimbledon è rinato

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ATP Washington, la settimana da re di Nick Kyrgios: vince singolare e doppio, da Wimbledon è rinato

Nick non si ferma più. In singolare, vince il settimo trofeo dopo tre anni. Trionfa anche in doppio insieme a Sock

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Nick Kyrgios - Washington 2022 (Twitter - @atptour)
Nick Kyrgios - Washington 2022 (Twitter - @atptour)
 

Continua la bella favola di Nick Kyrgios che sembra davvero aver messo da parte i propri demoni e aver ritrovato una nuova serenità, dentro e fuori dal campo. La finale di Wimbledon una tappa fndamentale e la svolta, dalla quale pare sia iniziata una nuova pagina della sua carriera. A 27 anni, il tennista Aussie ci sta prendendo sempre più gusto a vincere ma, soprattutto, a seguire la disciplina degli allenamenti e della preparazione fisica e mentale. Più calmo e concentrato (nonostante i monologhi e i lamenti durante le partite), Nick sta dimostrando di aver acquisito consapevolezza di sé, del proprio enorme potenziale e dell’importanza capitale di uno stile di vita più sano e ordinato. Complice di tutto ciò forse anche l’amore, quello per la fidanzata Costeen, che sembra regalargli una nuova stabilità e fiducia in se stesso.

Il finalista di Wimbledon 2022 disputa un torneo pressoché perfetto anche al Citi Open di Washington, sconfiggendo in finale il 26enne giapponese Yoshihito Nishioka (n. 54 ATP), al terzo matchpoint, con lo score di 6-4 6-3, diventando così il primo australiano a vincere per due volte a Washington (aveva sollevato il trofeo nel 2019) e il primo tennista tout court a conquistare il singolo e il doppio (in coppia con l’amico Jack Sock).

L’ultimo titolo in singolare vinto da Nick risale proprio al torneo di Washington del 2019 e, contro il giapponese, va a prendersi il settimo sigillo in 1 ora e 21 minuti. Nonostante la stanchezza fisica dopo aver disputato per tre giorni due match al giorno (singolo e doppio), Kyrgios offre una performance solida; anche se leggermente più fragile al servizio rispetto ai match precedenti (mette comunque a segno 12 ace e conquista, complessivamente, l’88% dei punti con la prima palla), concede un’unica palla break (salvata) e domina anche gli scambi da fondo.

Nulla può Nishioka che tenta comunque di contrastare l’estro e la potenza dell’avversario. L’australiano è apparso estremamente concentrato e determinato (ricordiamo, a tal proposito, i cinque mathpoint salvati contro Frances Tiafoe nei quarti di finale). Per Nick si tratta dell’undicesima vittoria sulle ultime dodici partite disputate (ha perso solo in finale a Wimbledon contro Djokovic). Grazie al risultato a Washington, sale al n. 37 del ranking mondiale e alla posizione n. 21 della Race to Turin.

Da dov’ero l’anno scorso a ora, è stata una trasformazione incredibile per me” ha ammesso Nick durante il discorso della cerimonia di premiazione, “sono tornato con grande energia, amo questi campi e ho disputato tanti bei match qui. Ho attraversato momenti davvero bui e tante persone mi hanno aiutato a venirne fuori, ma sono contento di me stesso, per come ho mostrato la forza di andare avanti e perseverare“. Il 27enne di Canberra, dopo il trofeo del singolare, si aggiudica anche la finale del doppio, insieme a Jack Sock. I due sconfiggono la coppia formata da Dodig e Krajicek con il punteggio di 7-5 6-4. Per Nick si tratta del terzo sigillo in doppio della stagione, dopo quelli vinti all’Australian Open e ad Atlanta, entrambi insieme al grande amico e connazionale Thanasi Kokkinakis.

Dopo la “maratona” di Washington, Kyrgios è subito volato in quel di Montreal dove, al primo turno, se la vedrà con l’argentino Baez. In caso di vittoria, lo aspetta il big match contro il n. 1 del mondo e neo-vincitore di Los Cabos, Daniil Medvedev.

QUI IL TABELLONE DEFINITIVO DELL’ATP 500 DI WASHINGTON

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