Caroline Garcia: "Il duro lavoro in campo e fuori sta dando i suoi frutti. Non appena vinci un paio di partite torni una stella"

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Caroline Garcia: “Il duro lavoro in campo e fuori sta dando i suoi frutti. Non appena vinci un paio di partite torni una stella”

La francese non è mai banale, e lancia il guanto a Sabalenka: “Fa sempre bene, è bello sfidare un’altra giocatrice aggressiva”

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Caroline Garcia - Indian Wells 2022 (foto @BNPPARIBASOPEN)
 

Dal 7 maggio 2018, in quella che quasi sembrerebbe un’altra vita, mancava una semifinale in un Master 1000 a Caroline Garcia (perse a Madrid contro Kiki Bertens). Ma la vittoria di stanotte contro Jessica Pegula va ad aggiungersi, spiccando (anche perché la francese viene dalle qualificazioni qui a Cincinnati), ai grandi risultati ottenuti dalla francese in questa estate sempre più sensazionale, sempre più “come ai vecchi tempi”, quando era in top 5. Gran risultato considerando il livello sia dell’evento che dell’avversaria, anche padrona di casa, che manda in conferenza stampa una Garcia al settimo cielo, che regala interessanti risposte alla sfilza di domande.

D: “Congratulazioni per un’altra grande vittoria. Puoi parlarci del match contro Jessica di stasera? Cosa pensi di aver fatto particolarmente bene? Come ti senti ad essere di nuovo a questo punto in un 1000?

Garcia: “Sono un sacco di domande (sorridendo). Sì, è fantastico. È stata davvero una bella partita da parte mia, molto solida, molto aggressiva dall’inizio alla fine. Sappiamo che Jess è una combattente, molto solida, gioca in modo molto piatto, non molla mai, ha avuto una grande stagione finora. Ho dovuto fare del mio meglio e cercare di essere il più aggressiva possibile, giocare in anticipo. Alcuni scambi sono stati molto, molto veloci, dovevo essere pronta, ma penso di aver fatto molto bene. Ho servito in maniera decisa fino a ottenere punti gratis, il che è sempre molto bello. Mi sono sentita in fiducia mettendo più pressione sul gioco in risposta, e alla fine ha pagato

D: “Ovviamente raggiungere la semifinale è un grande traguardo per qualsiasi giocatrice. Per te che vieni dalle qualificazioni è anche più grande?

Garcia: “Sì, fidati, le qualificazioni non sono facili. Al primo turno ho giocato contro un’altra ragazza francese, ed è sempre un turno difficile. Venivo da Toronto contro Alize, e ora dovevo giocare contro una giovane. Non è mai facile, sono tante le partite in condizioni difficili. Ho dovuto giocare molto partite una in fila all’altra, mi fa bene, perché mi dà fiducia che il duro lavoro che stiamo facendo in campo e fuori sta dando i suoi frutti, perché sono riuscita ad andare in campo ogni volta con un buon feeling sulle gambe. Quindi è molto positivo per la mia squadra e per me stessa, perché i tornei 1000 sono molte partite contro giocatrici molto dure in un tempo molto breve, una piccola settimana. Quindi è una buona realizzazione e può darmi fiducia per il resto dell’anno

D: “C’è un argomento abbastanza forte, per il quale sei la giocatrice più in voga in tour in questo momento, dato quante partite hai vinto dall’inizio di giugno. Sono curioso di sapere come sono le cose per te in questo momento in termini di fiducia che hai giocando con le vittorie che stai ottenendo, due top-10 già questa settimana. Come ci si sente bene adesso? È paragonabile a qualsiasi altro segmento del tuo carriera?

Garcia: “Sì, è sempre una sensazione contrastante, perché quando giochi male, la gente si dimentica di te abbastanza velocemente e dimentica quello che hai fatto nel passato. Non appena riesci a ottenere un paio di vittorie di fila e giocare meglio a tennis, è come se fossi di nuovo una stella. Come se passassi da perdente a uno delle migliori giocatrici del momento. Sappiamo da dove vengo: dall’inizio dell’anno con la squadra, con la persona più importante in questo momento dentro la mia carriera, e questa è la cosa più importante. Devo mantenermi, pensare a cosa mi sta ripagando, cosa stiamo facendo, come sto giocando e qual è la mentalità dietro. Ovviamente immagino che l’esperienza del passato mi aiuterà a gestire, a prendere la buona decisione e mantenere la buona mentalità per andare avanti

D: “La tua tecnica è perfetta, mi domando se è arrivato naturalmente per te, e lo modelli in quello che è ora? Com’è successo?

Garcia: “Non lo so, se me lo chiedi, è così che imparo il tennis: avevo un allenatore quando ero giovane che era davvero concentrato sulla tecnica per renderla più pura possibile. Ovviamente quando sei giovane, ci vogliono molti tentativi per farcela. Quindi segui questo percorso. Ovviamente a seconda di quanto sia semplice e pura la tua tecnica, puoi provare a prendere la palla prima, cercare di adattarti meglio. Quindi è sicuramente un buon punto di forza nel mio gioco. Sotto stress, è meglio controllare il proprio destino. Questo è quello che mi hanno sempre detto, mantieni il gioco semplice. Non so come mi sia venuto, ma è il modo in cui ho imparato a giocare a tennis e sono contenta (sorridendo)

D: “Guardando avanti, giocherai con Aryna. Ci sono quattro giocatrici incredibilmente aggressive e potenti nelle semifinali, la velocità del campo sembra renderlo possibile. Com’è questo incontro per te? Ci hai giocato prima?

Garcia: “Sì, abbiamo giocato in passato, ma abbastanza tempo fa ormai. É una giocatrice molto aggressiva, abbiamo più o meno le stesse armi nel nostro gioco. Lei è nella top 10 da un po’ di tempo ormai, gioca sempre bene nei grandi tornei, puoi sempre farci affidamento. Non importa quanti doppi falli faccia in una partita, lei è ancora qui, ancora vincendo le partite, non ha paura di farlo. Quindi sarà una grande sfida per me, non vedo l’ora. È una bella sfida giocare contro un’altra giocatrice aggressiva per vedere chi può esserlo di più, facendo del nostro meglio

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