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New York, è l’anno zero dei grandi favoriti (Giammò). Musetti: voglio la Davis, e detesto chi batte forte (Fiorino). McEnroe dà la carica a Sinner «Può vincere un paio di Slam» (La Gazzetta dello Sport)
La rassegna stampa di mercoledì 24 agosto 2022
New York, è l’anno zero dei grandi favoriti (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)
L’incertezza di solito era di casa in Australia. Si arrivava lì per il primo Grand Slam, con poche partite nelle gambe e gerarchie ancora tutte da confermare. Oggi pare che anche New York e con lei gli US Open vogliano intestarsi questo ruolo. E così quest’anno ecco un’edizione che a cinque giorni dal via appare molto più incerta del solito. Novak Djokovic, che qui l’anno scorino arrivò a una partita dal Grand Slam, sembra fuori dai giochi per problemi di visto legati ai non residenti e non vaccinati. Non se la passa meglio Daniil Medvedev, n. 1 del mondo e campione in carica. Vincitore di un solo titolo in stagione colto meno di un mese fa in Messico, complice l’esclusione durante lo swing estivo sui prati inglesi il russo non ha brillato nei due Masters 1000 della vigilia. A spuntarla nei due Masters sono stati due primi vincitori: Carreno-Busta e Coric, che in Ohio aveva addirittura battuto Rafa Nadal, al rientro dopo l’infortunio all’addome di Wimbledon. Non è la prima volta che Rafa si presenterà al grande appuntamento privo di un rodaggio adeguato (memento Parigi), ma l’addome è cliente fastidioso e un torneo sui cinque set è scenario che si annuncia assai delicato. .L’Italia avrà in Jannik Sinner (12), Matteo Berrettini (14) e Lorenzo Musetti (27) le sue tre teste di serie. L’auspicio è che conservino i loro biglietti per la festa il più a lungo possibile: dove c’è incertezza, è più facile che ci siano anche sorprese.
Musetti: voglio la Davis, e detesto chi batte forte (Luca Fiorino, Corriere dello Sport)
«Negli Slam non ho mai avuto troppa fortuna. Agli Us Open sarò testa di serie, ma dovrò stare attento a non sottovalutare nessuno. È una ruota che gira e i numeri qualche volta sono solo numeri». Lorenzo Musetti è uno degli artefici del Rinascimento del tennis azzurro. Il talento di Carrara si è fatto amare dal pubblico sin dai primi passi nel circuito maggiore a suon di smorzate millimetriche e rovesci a una mano al fulmicotone. Anche l’occhio vuole la sua parte. In virtù del titolo conquistato un mese fa ad Amburgo, Lorenzo è entrato per la prima volta in top 30. Adesso guarda con ottimismo al futuro e ai prossimi appuntamenti sul cemento nordamericano. «In Germania è stato tutto così inaspettato. Al primo turno ho salvato due matchpoint, a fine settimana mi sono ritrovato a sollevare il trofeo. È stata una liberazione. Qualche mese fa, dopo un challenger a Forlì, avevo fatto una scommessa con Simone Tartarini (il coach, ndr): se avessi vinto un titolo Atp ci saremmo tatuati qualcosa. Dopo il successo ad Amburgo entrambi ci siamo fatti incidere la scritta “Il meglio deve ancora venire”. Abbiamo scelto una frase di Ligabue che avesse un significato speciale come il nostro legame. E non è l’unico tatuaggio che ho. Lo scorso anno mi sono fatto tatuare un battito cardiaco insieme a una racchetta perché il tennis rappresenta la mia vita. Ho anche tatuata un’ancora sul polso con la scritta “Family” dedicata ai miei genitori. Anche se sono lontani, so che posso sempre aggrapparmi a loro. La famiglia è tutto per me».
Un atleta deve convivere costantemente con la pressione.
Sono abituato a gestirla da quando sono piccolo. Mi hanno affibbiato l’etichetta del predestinato già dai primi tornei giovanili. Sarebbe bello scendere in campo senza dover dimostrare niente a nessuno, ma ho imparato che la pressione è un privilegio. Si aspettano tanto da te perché vali.
Come risponde a chi invoca l’ingresso nel team dl un supercoach?
Simone è qualcosa più di un coach e non lo cambierei per nessuna ragione al mondo. Il supporto che mi dà la Federazione tramite Umberto Rianna, lo psicologo e il preparatore atletico sono un valore aggiunto. Non mi serve nessun altro.
Cosa le manca per fare il salto di qualità sul cemento?
La terra è indubbiamente il mio habitat naturale. Il servizio e i colpi di inizio gioco posso ancora migliorarli. Ad Amburgo ho servito bene a velocità mai raggiunte prima. C’è ancora tanto lavoro da fare su più aspetti del mio gioco.
Chi vorrebbe evitare adesso agli Us Open? Chi vede tra i favoriti?
Non mi piace giocare contro i grandi servitori come John Isner o Reilly Opelka perché non ti danno ritmo e la partita si risolve in pochissimi punti. Uno che potrebbe far molto bene a Flushing Meadows invece è Carlos Alcaraz. È fortissimo su qualsiasi superficie. Fisicamente poi è una “bestia”.
A settembre l’Italia sarà impegnata in Coppa Davis. La qualificazione ala fase a gironi è arrivata grazie alla sua vittoria in Slovacchia.
Ho vissuto emozioni impagabili, forse ancora più belle di quelle di Amburgo. Siamo una delle favorite, l’obiettivo è vincere. Abbiamo una squadra ricca di talento e compatta. Lavoriamo per fare del nostro meglio.
McEnroe dà la carica a Sinner «Può vincere un paio di Slam» (La Gazzetta dello Sport)
«Sinner? Lo vedo vincere un paio di Grandi Slam. Basta guardare il curriculum di Cahill, che è stato al fianco di Hewitt, Agassi e Halep quando erano numeri uno. Sono sicuro che questo farà sì che creda di più nelle sue possibilità». A pochi giorni dal via degli Us Open, la leggenda del tennis John McEnroe piazza una puntata importante sul “rosso” del tennis italiano, dodicesima testa di serie e migliore degli azzurri al via nel torneo di Flushing Meadows. «E’ chiaro che nessuno dei giovani giocatori di oggi si avvicinerà a quello che abbiamo visto da giocatori come Nadal, Federer e Djokovic, che sono vere e proprie leggende – ha spiegato a Marca il 7 volte vincitore di Slam – . Quasi tutti i nuovi ragazzi giocano allo stesso modo, con uno schema di tennis veloce, anche se Alcaraz ha qualcosa di diverso. Penso che la tendenza del tour maschile sarà come quella del WTA, con molti giocatori che vincono». A proposito della sempre più probabile assenza di Novak Djokovic, che da non vaccinato al Covid non può entrare negli Usa, McEnroe ci va giù pesante: «Penso che sia stupido che non lo facciano giocare. È la cosa più simile a uno scherzo. Se fossi stato al suo posto mi sarei vaccinato, ma bisogna rispettare il suo modo di pensare. Sono due anni e mezzo che conviviamo con la pandemia e considero davvero uno scherzo il fatto che non gli sia permesso di partecipare. Oltre all’aspetto tennistico c’è quello mentale. Non è facile allenarsi senza sapere quando o cosa si potrà giocare nel proprio programma. Gli ci sono voluti quattro mesi per rimettere la testa a posto dopo tutto quello che gli è successo in Australia a gennaio». A New York, però, c’è anche chi accusa il tennista serbo di essere un egoista, avendo scelto di restare nel tabellone principale fino all’ultimo minuto utile, pur sapendo di non avere praticamente possibilità di accedere negli Stati Uniti. A farne le spese, intanto, è stato un altro giocatore che in questo modo non è potuto entrare nella griglia delle qualificazioni: si tratta dello spagnolo n.242 Pol Martin Tiffon, che in un intero anno ha guadagnato appena 25.434 dollari e che solo partecipando alla fase preliminare dello Slam avrebbe intascato 21mila dollari, una cifra significativa.
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Roland Garros day 4 LIVE: Shapovalov batte Arnaldi in quattro set, Errani ko contro Begu. Alcaraz avanti
Segui la diretta di tennis a Parigi con cinque italiani in programma. In campo Lorenzo Sonego. Nel pomeriggio Musetti-Shevchenko

18.53 – MATCH ALCARAZ – Alcaraz supera il rilassamento del secondo set e chiude in quattro contro Daniel: 6-1 3-6 6-1 6-2. Lo spagnolo al terzo turno.
18.30 – MATCH SHAPOVALOV – Finisce l’avventura di Matteo Arnaldi. Vince Shapovalov in quattro set (6-2 3-6 6-3 6-3). Una buona versione del canadese supera l’italiano, che merita comunque applausi alla sua prima esperienza Slam.
18.21 – Shapovalov avanti di un break nel quarto set contro Arnaldi: 4-3 e servizio
18.17 – SET ALCARAZ – Lo spagnolo torna a condurre, suo è il terzo set contro Daniel (6-1), ora è due set a uno
18.10 – E’ arrivata veemente la reazione di Alcaraz. 5-0 per lui nel terzo set contro Daniel
18.08 – MATCH BEGU – Sara Errani cede a Begu. 6-3 6-0 il risultato finale
18.00 – Si è conclusa la maratona tra Wawrinka e Kokkinakis. La spunta l’australiano! 3-6 7-5 6-3 6-7 6-3
17.48 – SET DANIEL – Sorpresa: Daniel vince il secondo set contro Alcaraz, 6-3. Si va al terzo set sulla situazione di un set pari.
17.45 – SET SHAPOVALOV – Il canadese si aggiudica il terzo set con Arnaldi: 6-3
17.40 – Arnaldi indietro di un break nel terzo: 5-2 Shapovalov
17.33 – SET BEGU – Errani perde il primo set: Begu avanti 6-3
17.22 – Alcaraz indietro di un break contro Daniel nel secondo set (3-1 e servizio per il giapponese).
17.20 – Vince comodamente Sabalenka contro Shymanovich (7-5 6-2).
17.17 – Errani indietro di un break contro Begu, che serve avanti 3-2
17.01 – SET ALCARAZ – Carlos Alcaraz avanti di un set su Taro Daniel (6-1).
17.00 – SET ARNALDI – Ottimo Matteo Arnaldi, con un vincente fa suo il secondo set contro Shapovalov (6-3)
16.55 – Arnaldi può servire per il secondo set sul 5-3. Intanto sul Court 9 inizia Errani-Begu.
16.40 – Arnaldi prova a reagire, è avanti 3-1 e servizio nel secondo set. Intanto Schwartzman ha battuto Borges in tre set. Wawrinka-Kokkinakis 4-4 al quarto. Vittorie di Pavlyuchenkova su Samsonova e di Putintseva su Zheng.
16.12 – SET SHAPOVALOV – Si conclude in fretta il primo set tra Shapovalov e Arnaldi, lo vince il canadese 6-2
15.50 – MATCH SONEGO – Bravissimo Lorenzo Sonego, che chiude in tre set al tiebreak! 6-4 6-3 7-6 a Ugo Humbert. Seconda vittoria italiana di giornata dopo quella di Fognini. Lorenzo va al terzo turno.
15.40 – Sonego e Humbert vanno al tie-break del terzo set. Arnaldi ha ceduto subito il servizio, 2-0 Shapovalov nel primo set.
15.35 – Inizia il match tra Matteo Arnaldi e Denis Shapovalov
15.24 – Permane l’equilibrio nel terzo set. 4-4 tra Sonego e Humbert
15.00 – Sarà Ofner l’avversario di Fognini al terzo turno del Roland Garros. L’austriaco ha battuto Korda in tre set
14.59 – Pronta reazione di Lorenzo che fa il controbreak e tiene il servizio. Conduce 2-1 nel terzo set
14.51 – In apertura di terzo set, Sonego concede il primo break dell’incontro. 1-0 e servizio Humbert.
14.45 – SET SONEGO – Bravissimo Lorenzo! L’azzurro intasca anche il secondo parziale, 6-3. E’ due set sopra contro Humbert.
14.25 – Sonego è avanti di un break anche nel secondo set. 4-2 per lui, serve Humber
13.56 – SET SONEGO – Lorenzo chiude il primo set contro Humbert: 6-4
13:50 – Sonego al servizio sul 5-4 per chiudere il primo set contro Humbert
13:35 – Sul court 14 sta giocando il suo incontro Lorenzo Sonego, opopsto al francese Ugo Humbert. Punteggio 2-2
13:30 MATCH FOGNINI Fabio Fognini supera in tre set anche il secondo turno a Parigi, battendo l’australiano Kubler per 6-4 7-6(5) 6-2
13:28 – MATCH TSITSIPAS Il greco testa di serie n. 5 ha chiuso in tre set sullo spagnolo Carballes Baena 6-3 7-6(4) 6-2
13:03 – SECONDO SET FOGNINI 2-0 Fabio Si fa rimontare i due break di vantaggio ma resta vigile nel tiebreak e si aggiudica 7 punti a 5 il secondo set contro Kubler
13:00 – GIORGI OUT Dopo aver perso il primo set 6-2, Camila Giorgi si tirida contro la numero 3 Jessica Pegula
12:23 – Fabio avanti di due un break anche nel secondo set dopo aver vinto il primo, 6-4 4-1 e servizio
12:13 – La testa di serie numero 3 Pegula avanti 3-0 e servizio su Camila Giorgi
12:12 – Tsitsipas aventi di un set e un break su Carballes Baena, 6-3 3-1 e servizio. Tra le donne, Ostapenko e Svitolina sotto di un set rispettivamente contro Stearns e Hunter
12:02 – Sul campo centrale per la seconda volta su due Camila Giorgi, oggi contro Jessica Pegula
12:00 – PRIMO SET FOGNINI Con una deliziosa volée di rovescio, Fabio chiude 6-4 su Kubler
11:56 – Fognini al servizio per chiudere il primo set
11:44 – 4-2 Fognini-Kubler, 5-3 Tsitsipas-Carballes Baena
11:30 – Break Fognini, avanti 2-1 e servizio
11:07 – Fognini ha iniziato il riscaldamento sul campo 6 contro l’australiano Kubler
11:00 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quarta giornata e iniziano i match del secondo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Mentre ieri si è registrato un record azzurro: 11 italiani al 2° turno, 7 di essi vittoriosi contro classifica.
ATP
Roland Garros: Kokkinakis vince la maratona con Wawrinka, Tsitsipas avanza sul velluto [VIDEO]
Una splendida partita tra l’australiano e l’elvetico vede Thanasi vittorioso dopo oltre 4 ore e mezza. Serve molto meno a Stefanos Tsitsipas per travolgere Carballes Baena

T. Kokkinakis b. S. Wawrinka 3-6 7-5 6-3 6-7(4) 6-3
Il cuore non basta. Stan Wawrinka perde un’emozionante maratona con Thanasi Kokkinakis (4 ore e 38 minuti), in una partita che avrebbe potuto significare per lui terzo turno, ma uno start disastroso di quinto set, dopo aver dato prova di una condizione fisica per certi versi inaspettata nei parziali precedenti, gli è costata la pelle. Per l’australiano, invece, finalmente un duello vinto alla distanza, pur con un gran “braccino” nel finale, dopo la beffa nello Slam di casa contro Andy Murray, e l’opportunità di giocarsi un ulteriore step in avanti con Khachanov o Albot.
L’equilibrio è il tratto distintivo dei primi giochi dell’incontro. Entrambi apprezzano scambiare da fondo e il match attraversa dunque una fase iniziale di studio. L’elvetico pare molto centrato e sembra aver recuperato dalle fatiche del debutto contro Ramos, limitando al minimo gli errori gratuiti e spostandosi agilmente sul rosso del Simonne-Mathieu. La partita scivola così sul sottile filo dell’equilibrio fino al 3-3, con i due tennisti attenti a non concedere nulla in battuta, ma è proprio negli ultimi tre giochi che Stan opera lo strappo decisivo. Tre games di fila e un break ottenuto grazie a un sanguinoso doppio fallo finale di Kokkinakis.
Ringalluzzito e forte del vantaggio di un set, Wawrinka comincia con il piede giusto anche nel secondo. Avrebbe infatti una palla break per mettere subito il naso avanti e, pur non sfruttandola, ha un’altra chance nel quinto game, quella buona per trovarsi avanti di un parziale e di un break, complice un altro doppio fallo decisivo del rivale. Sotto 4-2, Kokkinakis però reagisce, anche approfittando di un piccolo passaggio a vuoto dello svizzero e recupera il break di margine. Rimonta completata nel dodicesimo gioco quando, con un altro break, Thanasi evita addirittura il tie-break, non sbagliando più una palla e pareggiando i conti. 7-5 per lui e un set pari.
L’inerzia pare essersi spostata dalla parte di campo del n° 108 al mondo, che nel terzo sale subito sul 3-0 pesante – nonostante il singolo break – e non lascia più nulla al caso. Quello stesso break verrà infatti condotto fino in fondo dall’originario di Adelaide (6-3), per un vantaggio meritato di due set a uno a mettere spalle al muro il campione del Roland Garros 2015. Quest’ultimo, tuttavia, sembra avere ancora qualcosa da offrire – anche fisicamente – e combatte punto a punto nei primi games del quarto. Il problema vero per lui è la mancanza di concretezza nei punti chiave, come quando non capitalizza ben 5 palle break nel secondo game e altre quattro nel sesto. Si procede dunque senza scossoni fino al tie-break, e qui Kokkinakis inciampa a più riprese, commettendo tre errori gratuiti nei primi tre punti e non riprendendosi più (7-4 finale). Per la resa dei conti, serve dunque il quinto set.
I decibel del tifo pendono, e lo si percepisce dalle esultanze, decisamente dalla parte di Wawrinka, ma quest’ultimo, a differenza per esempio di quanto accaduto ieri sera a Monfils, non approfitta al massimo dell’ulteriore spinta del pubblico, incappando in un primo game di servizio disastroso, ceduto ai vantaggi e condito da due doppi falli. Un macigno nella testa di Stan, incapace per qualche minuto di riprendersi dal 3-0 iniziale e falloso come mai prima nel match. Un altro break, addirittura a -0, metterà una pesante pietra sulle sue speranze di approdare al terzo turno, per la gioia di Kokkinakis che, senza strafare e, anzi, lasciando per strada uno dei due break, conquista sfinito il terzo turno al quinto match point, con annessa esultanza gettandosi a terra.
S. Ofner b. [24] S. Korda 6-3 7-6(1) 6-4
Fabio Fognini conosce il suo avversario di terzo turno. Sarà l’austriaco Sebastian Ofner, uscito vittorioso da un match dominato contro la testa di serie n° 24, ovvero Sebastian Korda. Sembrava che quest’ultimo avesse ritrovato delle buone sensazioni essendosi sbarazzato all’esordio di McDonald, e invece si era trattato di un fuoco di paglia. Lo statunitense, dopo aver perso il primo set per 6-3, ha tenuto testa al rivale solo nel secondo, ma nel tie-break che ne è scaturito è stato dominato dall’avversario, racimolando solo un punto (7-1). Korda non aveva comunque concretizzato, suo malgrado, la chance di servire per il parziale sul 5-4. Nel terzo, invece, un solo break, nel nono game, ha definitivamente indirizzato l’incontro verso il più in basso in classifica dei due Sebastian, che eguaglia così il suo migliore risultato in uno Slam, ovvero il terzo turno di Wimbledon 2017, quando fu estromesso da Zverev.
D. Schwartzman b. N. Borges 7-6(3) 6-4 6-3
El Peque approda al terzo turno del Roland Garros, e non era così scontato visti i suoi recenti (non) risultati. Ma la rimonta al primo turno ai danni di Zapata Miralles potrebbe avergli ridato l’ispirazione, anche se serviranno altri match per constatarlo. Intanto, però, l’argentino si è aggiudicato piuttosto agevolmente il match con Nuno Borges, e per avanzare ancora dovrà però battere la testa di serie n° 5 Stefanos Tsitsipas.
[5] S. Tsitsipas b. R. Carballes Baena 6-3 7-6(4) 6-2 (Emmanuel Marian)
È bastata una prestazione perlopiù altalenante a Stefanos Tsitsipas per staccare il pass utile a garantirgli il viaggio al terzo turno del Roland Garros. In fase di analisi pre-match la questione era subito apparsa piuttosto chiara: Roberto Carballes Baena, il trentenne terraiolo canario avversario odierno del quinto favorito in gara, non sembrava avere armi nella propria faretra per metterlo in difficoltà. Troppo evidente la differenza di cilindrata; troppo più pesanti i colpi del greco; troppo leggero il servizio dello spagnolo, che in effetti mai è riuscito a prendere in mano il gioco perlomeno con i colpi d’inizio scambio. E in effetti è finita tre a zero in due ore e venti minuti, ma il tempo utile a portare a casa l’obbligatorio successo sarebbe potuto, ma anche dovuto, essere inferiore alle due ore, se Tsitsipas non fosse incappato in una di quelle orette horror che tante energie preziose gli hanno sottratto negli anni, specialmente negli esigenti Major.
Vinto con relativo agio il primo set grazie a due break al terzo e al nono game, entrambi sigillati da altrettanti erroracci con il dritto dello spagnolo, e salvata l’unica situazione di pericolo al servizio nel quarto gioco per merito di un passantone di rovescio, Tsitsipas si è ingarbugliato in una seconda frazione colma di sbavature, che pure si era più volte messa bene. Il finalista dell’edizione 2021 ha preso a litigare con il dritto (cinque non forzati con il fondamentale nei soli primi tre giochi del set) ridando speranze a un avversario sin lì sballottato alquanto. Per due volte avanti con i break ottenuti nel quarto e nel sesto game, Stefanos si è fatto riprendere altrettante volte. Simbolico per delineare lo stato di concentrazione del greco il gioco numero cinque, dal 15-30 con Tsitsi in battuta: lob difensivo di Carballes Baena in atterraggio nei pressi della riga; Tsitsipas passeggia all’indietro con l’atteggiamento di chi ritiene che la palla uscirà di cinque metri; palla che invece pizzica la riga. Il favoritissimo la chiama fuori, ostentando la sicurezza tipica di chi non è affatto convinto delle proprie ragioni, ma Louise Hengzell, giudice di sedia convenuta sul posto, conferma la chiamata. 15-40, quota per il doppio fallo successivo stracciata in lavagna: contro break. Nel nono gioco, per scialacquare il successivo vantaggio subito guadagnato, il greco ha preso a sparacchiare dalla parte destra, rimettendo dentro la partita Carballes, attore non protagonista sostanzialmente inerte.
Nel tie break, per sua fortuna, Tsitsipas ha cambiato passo e ritrovato il senno, comandando con piglio finalmente adeguato alla situazione e prolungando l’inerzia sino in fondo al set successivo, il terzo, dominato senza angosce. Pur gravato da una mole evitabile di errori marchiani, il greco ha finito per non rischiare granché, ma dovrà lustrare l’arsenale, se vorrà far strada al Bois-de-Boulogne. Carballes era sprovvisto di antidoto, ma già Vesely al primo turno aveva scoperchiato il vaso. Il prossimo round, contro Diego Schwartzman o Nuno Borges, potrebbe rivelarsi un’altra tappa di passaggio, ma nel corso della seconda settimana qualcuno, e molto presto, andrà a vedere le carte.
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Roland Garros, Fognini si gode la vittoria: “Il mio tennis gira bene. Obiettivo seconda settimana” [VIDEO]
Dopo il successo su Kubler il tabellone offre una grande opportunità a Fabio che però non vuole sottovalutare Ofner: “A questo punto chiunque affronti, gioca bene”

Sono passati meno di due mesi dall’infortunio accusato da Fabio Fognini nel match contro Cecchinato nel 250 dell’Estoril. Tutto sembrava andare male al ligure che si apprestava a lasciare la top 100 per la prima volta in quattordici anni. La stagione sul rosso, quella che lo ha portato a vincere un Masters 1000 e a raggiungere i quarti in uno Slam, era appesa a un filo pronto a spezzarsi definitivamente quando Fabio ha iniziato ad allenarsi al Foro italico: il suo fisico non dava risposte positive e l’azzurro era sul punto di rinunciare alla wild card riservatagli. Quando, però, nello sport si combinano talento e forza di volontà, le cose possono cambiare molto rapidamente e così oggi Fabio è al terzo turno del Roland Garros senza aver perso nemmeno un set (cosa che gli era successa solo altre quattro volte) e il tabellone lo ha ripagato con un abbinamento tutt’altro che sfavorevole. Sarà infatti il qualificato Ofner (n. 118) il suo prossimo avversario.
“Lo conosco poco, arriva dai Challenger – ha detto Fabio ai microfoni di Eurosport – so che è stato nei primi 100 ma poi si è fatto male. A questo punto chiunque affronti, gioca bene. Ora voglio semplicemente godermi la vittoria oggi e recuperare l’energia. Da domani penseremo all’austriaco”. Vietato sottovalutare un giocatore che ha già vinto cinque match (l’ultimo con la 24esima testa di serie Korda) tra qualificazioni e tabellone principale, ma è chiaro che l’occasione è ghiotta. L’ultimo ottavo di finale di Fabio al Roland Garros è infatti datato 2019: “Sto bene, il tennis gira bene. Sono di nuovo al terzo turno a Parigi. L’obiettivo è andare nella seconda settimana del mio Slam preferito”. Quando lo ha fatto, il ligure ha sempre regalato spettacolo: nel 2011 l’indimenticabile ed epico match contro Montanes vinto 11-9 al quinto set, nel 2018 un’altra maratona – questa persa – con Cilic e poi nel 2019 un’ottima prestazione contro Zverev. Quest’anno potrebbe essere sfida con Tstitsipas, ma meglio non correre troppo.
Nel frattempo, scenderà sui campi dello Slam parigino anche Flavia Pennetta che insieme a Francesca Schiavone cercherà di difendere il titolo nel doppio delle leggende: “Lei soffre molto a vedermi giocare da casa – ha scherzato Fabio – La prima cosa è sperare che non si faccia male, visto che non gioca da tempo. Poi l’obiettivo suo e di Francesca è semplicemente quello di divertirsi”.