US Open, qualificazioni: en plein azzurro nella notte. Sono otto gli italiani al turno decisivo

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US Open, qualificazioni: en plein azzurro nella notte. Sono otto gli italiani al turno decisivo

Avanzano al turno finale nella tarda serata italiana Arnaldi, Maestrelli, Seppi e Cocciaretto: le cronache dei match

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Francesco Maestrelli - US Open 2022 (foto Ubitennis)
 

Siamo oramai arrivati al giro di boa delle qualificazioni per accedere al tabellone principale dello US Open 2022, nella notte si sono infatti disputati gli ultimi incontri di secondo turno, quelli restanti della parte alta del seeding cadetto. Sono in tutto sette gli azzurri che sono riusciti ad approdare al turno decisivo in campo maschile, più una rappresentante in campo femminile. Durante la sessione diurna del terzo giorno di gare, nel pomeriggio italiano di ieri, a staccare il pass per il round finale sono stati Riccardo Bonadio, Raul Brancaccio, l’oriundo Franco Agamenoneche ha avuto la meglio del derby con Roberto Marcora – e Flavio Cobolli. Ebbene, ai quattro alfieri italici approdati alla “finale” si sono aggiunti nella tarda serata altri quattro nostri giocatori, in una nottata da ricordare e che ha sorriso ai colori italiani: un en plein italiano davvero gustoso, e frutto delle affermazioni – rigorosamente seguendo l’ordine cronologico dei loro match – di Matteo Arnaldi, Francesco Maestrelli, Andreas Seppi e per la già citata 21enne marchigiana Elisabetta Cocciaretto.

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Berrettini non ha giocato molto bene quest’estate: arriverà il riscatto a New York? L’orizzonte è Stefanos Tsitsipas agli ottavi. Musetti, c’è subito Goffin. Nadal ha un tabellone piuttosto comodo: riuscirà a centrare lo Slam numero 23? E per quanto riguarda le donne, Giorgi e Trevisan ci regaleranno un’impresa? Al link sottostante, che indirizza alla sezione “Sottorete” del sito di Intesa Sanpaolo, si può ascoltare l’intero commento di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022.

Clicca qui per guardare il video-commento completo di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022 sul sito di Intesa Sanpaolo

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M. Arnaldi b. Gilles Simon 6-1 3-6 6-4

Partiamo dagli uomini, con Matteo Arnaldi. Il classe 2001 di Sanremo aveva già ottenuto una vittoria molto prestigiosa al primo turno, superando il britannico e n. 24 del seeding Ryan Peniston, ma per nulla sazio ha deciso di superarsi definitivamente in questo suo secondo incontro nella Grande Mela, ponendo fine alla carriera nelle prove del Grande Slam di Gilles Simon. Il transalpino, che ha annunciato qualche mese fa la sua scelta di appendere la racchetta al chiodo al termine della stagione, è stato estromesso dal suo ultimo Major disputato con lo score 6-1 3-6 6-4 in due ore e 25 di partita. Il 37enne di Nizza è stato letteralmente travolto nel set d’apertura dall’esuberanza del ligure, il quale è fuggito immediatamente sul 4-0 per poi incamerare la frazione tre game più tardi nonostante avesse smarrito uno dei due break di vantaggio nel quinto gioco, calo di tensione a cui l’italiano ha prontamente rimediato nel successivo game ristabilendo la distanza precedente. Ovviamente l’ex n. 6 del mondo non ci stava ad abbandonare il suo ultimo ballo Slam senza lottare, e così si è materializzato un secondo parziale molto più equilibrato con tre break nei primi quattro turni di servizio. Alla fine a fare la differenza è stato l’ultimo, che ha permesso al n. 177 del ranking di gestire d’esperienza il vantaggio accumulato fino a rimandare ogni verdetto alla contesa finale. Anche nella frazione decisiva, si è potuto assistere ad un filotto di tre strappi in quattro turni alla battuta, questa volta però andati in scena tra il terzo e il sesto game (dal 1-1 al 2-4). Matteo pur andando sotto lui per primo nel punteggio, con il break subito nel suo secondo gioco al servizio del set, è poi stato in grado di dare la sterzata conclusiva all’incontro nell’ultimo frammento di partita dove dopo non aver chiuso attraverso il fondamentale d’inizio gioco, è stato lucido a non perdere la concentrazione per sigillare il proprio successo in risposta sul 5-4 in quello che è stato il suo settimo break complessivo nella sfida.

Gilles ha pagato l’insufficiente resa della sua seconda di servizio, con cui ha raccolto soltanto il 36% dei punti, e la poca efficacia della prima palla: poiché pur mettendo in campo un roboante 79%, ha portato a casa solo il 50% dei punti iniziati con la prima. Di contro ha fruttato il 69% la prima azzurra, dato fondamentale per mitigare i sette doppi falli commessi dal n. 188 ATP. Inoltre a fare la differenza la maggior intraprendenza di Arnaldi nei momenti clou dello scontro, situazione tattica che ben si evidenzia dal bottino tra winner e unforced dei due giocatori: 14/38 per Simon, 42/56 per Matteo. Statistica che dimostra come il sanremese abbia sbagliato di più, perché è stato colui che in campo ha rischiato maggiormente mentre il veterano bleu si è trincerato troppo nella sua eccezionale fase difensiva. Ora per il 21enne ligure, l’ultimo ostacolo prima di festeggiare l’eventuale approdo al suo primo tabellone principale in un Major – dopo aver perso al 1°T delle quali a Wimbledon – sarà la tds n. 2 Daniel Galan – il colombiano ha sconfitto Luciano Darderi al primo turno. Per Simon si conclude una carriera Slam, che lo ha visto raggiungere per due volte i quarti di finale in Australia nel 2009 e a Londra nel 2015; mentre qui a New York si è fermato in due circostanze agli ottavi: nel 2011 e nel 2014.

F. Maestrelli b. D. Masur 6-3 6-4

In contemporanea, ha regalato la seconda soddisfazione della notte un altro giovane prodigio del nostro tennis: Francesco Maestrelli. Il 19enne di Pisa, n. 202 ATP, ha superato il tedesco Daniel Masur (n. 191 del mondo) in modo agevole, con il punteggio di 6-3 6-4 in poco più di un’ora e venti di match. Certamente più semplice il compito del classe 2022 toscano rispetto a quello che ha dovuto sostenere Arnaldi, ciò nonostante non era per nulla semplice confermarsi, dopo la buona performance al primo turno contro il francese Guinard, per un esordiente assoluto nei tornei del Grande Slam. Inoltre il suo avversario, pur non essendo un nome che scuote, precedeva comunque in classifica il “nostro” di ben 11 posizioni e perciò almeno per il ranking era il favorito per l’ottenimento della vittoria. Francesco però, ha gestito alla perfezione le operazioni comandando per tutta la partita e di fatto dominandola dall’inizio alla fine: l’azzurro ha strappato quasi subito, centrando il break nel quarto gioco, poi ha avuto solamente qualche grattacapo sul 4-2, quando in un game infinito da 14 punti ha dovuto cancellare quattro palle del contro-break. Dopo il piccolo spavento, tuttavia ha chiuso senza problemi nell’ottavo game. Il secondo set è stato amministrato, con ancor più autorità, grazie al break immediato nel primo turno di battuta del parziale. Ancora una volta, il penultimo gioco di servizio porta in dote un po’ di difficoltà per Maestrelli – una palla break frantumata, in un game da 14 punti -. Poi tutto in discesa per il toscano, che ha prima avuto a disposizione due match point in risposta sul 5-4 ed infine ha suggellato la sua affermazione in battuta al terzo tentativo. Forte del suo 1,93 di altezza, Checco ha vinto il 76% dei punti con la prima, scagliato 5 ace (ma anche 5 doppi falli), ma soprattutto ha incamerato uno straordinario 62% con la seconda. Ora tra Maestrelli e il sogno del primo main-draw in un Major ci sarà la tds n. 7 Nuno Borges.

A. Seppi b. [26] V. Pospisil 3-6 6-2 7-5

Attorno all’1:30 italiana è sceso invece in campo, nell’impianto della USTA Billie Jean King National Tennis Center, per uno scontro tra veterani nonché “vecchie volpi” del circuito Andreas Seppi contrapposto al canadese Vasek Pospisil (tds n. 26 delle quali). Il 38enne di Caldaro, dopo aver visto interrompersi a 66 la propria striscia di partecipazioni consecutive – iniziata nel 2005 – ai tabelloni principali degli Slam nelle qualificazioni dell’ultimo Roland Garros, ha mancato l’accesso anche al seeding di Church Road e dunque era voglioso di riscatto qui a Flushing Meadows. Dall’altra parte il 32enne di Vernon, n. 132 ATP ma ex n. 25 al mondo nel gennaio 2014, che in questo torneo due anni fa si spinse sino agli ottavi – cosa mai riuscita all’altoatesino pur raggiungendo in ben quattro occasioni il terzo turno. Una partita tra due dei giocatori più esperti ancora in circolazioni, basti pensare che quello di New York è stato il loro settimo confronto diretto (3-3 i precedenti), e che ha dato l’opportunità di riammirare la Seppia in grandissimo spolvero: l’ex n. 18 del ranking ha infatti portato a casa la partita rimontando per 3-6 6-2 7-5 in 2h11’. Dopo un primo set perso per il break concesso nel quarto gioco, l’azzurro ha sventato tre pericolosissime palle break in un game da 14 punti sul 1-1 del secondo. Le stesse opportunità salvate dal canadese nel game successivo, prima dell’allungo decisivo di Seppi arrivato sul 3-2 in suo favore, poi gonfiato ulteriormente nell’ottavo gioco. La frazione finale è stata piuttosto equilibrata, in seguito ad uno scambio di break tra il quarto e il quinto game Andy ha piazzato la zampata conclusiva sul 6-5 con Vasek al servizio per trascinare la sfida la tie-break. Pospisil si arrende nonostante una caterva di ace messi a segno (16), poiché il loro impatto è stato limitato dai comunque 9 doppi falli commessi. Ma fare tutta la differenza del mondo, è stato l’implacabile 83% di punti vinti dal n. 196 mediante la prima di servizio. Tra Seppi e l’accesso al main-draw, proverà a mettersi d’intralcio nel turno finale il terraiolo e tds n. 8 Facundo Bagnis.

[9] E. Cocciaretto b. C. McNally 3-6 6-2 6-3

A chiudere la fantastica sequela di vittorie italiche, l’unica gioia di queste qualificazioni femminili, che corrisponde al nome di Elisabetta Cocciaretto. La tds n. 9 del tabellone cadetto ha eliminato la sua coetanea statunitense Caty McNally (n. 153 WTA), in rimonta per 3-6 6-2 6-3 in quasi due ore di incontro (1h55 per l’esattezza). Nel set d’apertura la marchigiana è dovuta capitolare pur cancellando tre set point alla sua avversaria, a causa di due break subito in fila sull’1-2 e sull’1-4. E’ partita decisamente meglio nel secondo, con lo strappo immediato. Anche se poi si è fatta riagganciare nel quinto game, salvo poi riprendersi subitaneamente il vantaggio e certificare ancor di più la sua supremazia con un altro break in chiusura di parziale. Set finale, condizionato dalla posta in palio, con cinque servizi strappati nei primi sei game: l’ultimo, quello dirimente a favore di Elisabetta. A condizionare la prova dell’americana, finalista junior a Bois De Boulogne nel 2018, gli 8 doppi falli fatti registrare, che vanno ad incocciare con l’ottimo 68% di prime in campo per Cocciaretto. Ora per la n. 100 del mondo, ci sarà un’altra giocatrice di casa: la 20enne e n. 316 WTA Whitney Osuigwe. Il primo tabellone principale nella Grande Mela, l’ultimo che manca per completare la collezione, è oramai sempre più realtà.

IL TABELLONE DELLE QUALIFICAZIONI MASCHILI DELLO US OPEN 2022

IL TABELLONE DELLE QUALIFICAZIONI FEMMINILI DELLO US OPEN 2022

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