US Open, Ruud: "Quest'anno il mio obiettivo negli Slam era raggiungere un quarto di finale"

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US Open, Ruud: “Quest’anno il mio obiettivo negli Slam era raggiungere un quarto di finale”

Così Casper Ruud in conferenza stampa, con più di un accenno anche alla battaglia con Alcaraz per il n°1 del mondo: “Meglio conquistarlo domenica”

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Casper Ruud - US Open 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

Casper Ruud è ad una solta partita dal suo primo Slam in carriera e dal diventare numero uno del mondo. Dopo aver battuto in quattro set Karen Khachanov, il norvegese potrebbe riuscire a scrivere contemporaneamente due pagine di storia: di questo (e molto altro) ha parlato nella sua conferenza stampa post partita.

D: Riesci a catapultarci dentro a quello straordinario scambio da 55 colpi? È sembrato quasi una partita dentro la partita.

Casper Ruud: Credo che vincerlo sia stato molto importante per il prosieguo del match. Era la mia unica chance di vincere il primo parziale fino a quel momento perché sui primi due set point lui ha servito molto bene. È dura perdere un set in quel modo, credo mi abbia aiutato molto anche per il secondo. Parlando dello scambio, è come se entrambi ci fossimo rifiutati di sbagliare sapendo quanto fosse importante quel punto. Verso la fine il mio battito cardiaco è aumentato parecchio e le gambe non reggevano quasi più, ma fortunatamente sono riuscito a vincerlo e ad alzare le braccia al cielo”.

D: Preferiresti essere il numero 1 del mondo già questa sera o guadagnartelo sul campo domenica?

Casper Ruud: “Credo che la cosa più giusta è che entrambi (lui e Alcaraz, ndr) raggiungiamo la finale e lottiamo tanto per vincere il torneo quanto per il n°1. Penso sarebbe la situazione ideale, ma chiariamoci: se dovessi andare a dormire da n°1 dormirei particolarmente bene!.

D: Credi di essere più preparato avendo già raggiunto una finale Slam al Roland Garros?

Casper Ruud: “Ovviamente raggiungere la finale a Parigi mi ha solo fatto bene, ho provato sensazioni del tutto nuove. Avevo dichiarato dopo quella partita che, se avessi dovuto raggiungere un’altra finale, speravo non fosse contro Nadal al Roland Garros: vincere contro di lui in quel torneo è praticamente impossibile per chiunque. In ogni caso, non importa se affronterò Tiafoe o Alcaraz: entrambi stanno giocando un gran tennis, sono molto elettrici. Devo essere pronto a tutto.”

D: Prima che riuscissi a fare quello che hai fatto prima a Parigi e ora a New York, quali erano i tuoi reali obiettivi per questa stagione?

Casper Ruud: “A livello Slam il mio obiettivo era quello di raggiungere un quarto di finale, visto che l’anno scorso nei Major non ho fatto bene. Non sono riuscito a giocare in Australia perché mi sono infortunato alla caviglia il giorno prima del torneo: è stata una grande delusione. Raggiungere la finale al Roland Garros mi ha dato grande fiducia, credo anche di essere riuscito ad imparare a giocare meglio un match al meglio dei cinque set rispetto all’anno scorso”.

D: In Premier League Erling Haaland si sta rendendo protagonista di una grande stagione. Come ti vedono in Norvegia in relazione a lui? Pensi che vincere lo US Open e/o diventare numero 1 al mondo potrebbe cambiare qualcosa?

Casper Ruud: “Fino ad ora ha disputato una stagione stratosferica, tutti speriamo che Erling continui così. È la più grande star norvegese in questo momento e probabilmente continuerà ad esserlo per molto tempo. Io sono concentrato solo sulla mia carriera, spero ovviamente di vincere quanto più possibile. Dovunque io vada sento di rappresentare la Norvegia, spero di mettere il tennis norvegese un po’ più in evidenza rispetto agli ultimi anni”.

D: Non abbiamo ancora parlato del tuo prossimo avversario. Hai studiato qualcosa in particolare di Tiafoe? Se dovessi incontrare Alcaraz non ci sarebbe solo il torneo in palio, ma anche il n°1 del ranking. Come credi si evolverebbe questa partita?

Casper Ruud: “Parto da Tiafoe. Credo che stia giocando molto intelligentemente a livello tattico, specialmente contro Nadal: devi sempre inventarti qualcosa di speciale per batterlo e lui l’ha fatto. Ho visto quasi tutta la partita, è stata impressionante. Riesce sempre a portare sul campo un’atmosfera elettrica, è sempre sorridente e si diverte. È molto bello vedere i suoi match, credo abbia ispirato un sacco di bambini statunitensi.

Per quanto riguarda Alcaraz, per poterlo battere credo di dover giocare ogni colpo in modo molto preciso, cercando di tenerlo quanto più possibile lontano dalla riga di fondo. Se lui riesce a mettere i piedi dentro al campo può fare quello che vuole, tanto un vincente quanto una smorzata. Penso abbia uno dei migliori dropshot del circuito, per questo devo riuscire a giocare con grande profondità. Giocheremo non solo per il torneo ma anche per il n°1: saremo entrambi tesi, ma spero sarà una grande partita. Mi ha già battuto un paio di volte, cercherò di vendicarmi“.

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