Ennesimo cambio in panchina per Emma Raducanu: tocca a Jez Green, in passato al fianco di Murray e Zverev

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Ennesimo cambio in panchina per Emma Raducanu: tocca a Jez Green, in passato al fianco di Murray e Zverev

Raducanu conferma la sua “sindrome dal licenziamento facile”: via Dmitry Tursunov, 4° allenatore in meno di 18 mesi. Ora si affida al preparatore atletico Green

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Emma Raducanu - Australian Open 2022 (Twitter - @AustralianOpen)
Emma Raducanu - Australian Open 2022 (Twitter - @AustralianOpen)
 

Lo scorso 28 luglio vi raccontavamo come Emma Raducanu avesse deciso di intraprendere una nuova collaborazione con Dmitry Tursunov, ex tennista professionista spintosi fino in top20. Ebbene, dopo neanche tre mesi anche il 39enne russo, così come gli altri suoi predecessori, viene licenziato dalla giovane promessa britannica.

A riferirlo è James Gray, giornalista britannico, che spiega come Tursunov non sarà più il coach di raducanu a partire dalla prossima stagione. La 19enne nativa di Toronto, infatti, avrà una nuova figura al suo fianco non solo a partire dal 2023, ma già nella pre-season, dove sarà affiancata da Jez Green, preparatore atletico che in precedenza ha già lavorato anche con Andy Murray e Alexander Zverev.

Il ritiro dal WTA Cluj-Napoca, causa infortunio al polso, è solo l’ultimo tassello in una stagione decisamente sfortunata per Raducanu, in cui i risultati non sono certo dalla sua parte. 17 vittorie 19 sconfitte e la 68esima posizione nel ranking WTA (era n°19 ad inizio anno, n°10 a luglio) non possono che far riflettere la britannica, che opta così per un nuovo cambiamento, addirittura il sesto nella sua giovanissima carriera.

Il primo ad essere stato cacciato, a metà luglio 2021, è stato Nigel Sears, sostituito da Andrew Richardson. Quest’ultimo era al fianco della giovanissima britannica durante le due clamorose settimane a New York, che l’hanno coronata regina dello US Open vincendo dieci partite di fila senza perdere nemmeno un set (era partita dalle qualificazioni).

Il grande successo, comunque, non è bastato a Richardson per essere riconfermato. Al suo posto Raducanu si è affidata, fino ad aprile di quest’anno, a Torben Beltz. Da inizio agosto era poi toccato a Tursunov, nonostante in passato lui stesso si fosse detto restio a collaborare con la britannica, proprio per via della sua “sindrome del licenziamento facile”. Che dire, l’ex tennista russo ci aveva visto lungo!

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