Non ce l’ha fatta Matteo Arnaldi. Il sogno, diventato poi obiettivo, di essere tra gli 8 migliori under 21 a giocarsi il titolo delle Intesa Sanpaolo NextGen Finals, è sfumato in una città delle Bretagna, Brest, porto fondamentale per l’economia francese e non solo. Purtroppo il giocatore azzurro in quel porto non ha trovato un approdo sicuro in Gilles Simon, che proprio nel torneo di casa ha deciso di chiudere la sua brillante ed importante carriera tennistica. Un 6-2, 6-2 a favore del francese che lascia pochi spazi ad interpretazioni e oggettivamente in Arnaldi poche possibilità di raggiungere ciò che poteva essere e che alla fine non è stato.

Solo una vittoria del torneo avrebbe consentito al giocatore nativo di Sanremo, di poter accedere alla kermesse meneghina, che così permette allo svizzero Dominic Stricker di accedere all’ultimo slot disponibile, nonostante la sconfitta negli ottavi all’ATP 500 di Basilea, subita dallo spagnolo Pablo Carreno Busta dopo aver superato al primo turno lo statunitense Maxime Cressy. Stricker ha guadagnato sul campo i galloni per la partecipazione al torneo, avendo in stagione uno score di 7-5 versus i top 100 del ranking e vincendo due tornei Challenger, a Columbus (Ohio) a gennaio e a Zug, in Svizzera, a luglio.

Per la prima volta, l’Italia avrà due giocatori qualificati per una stessa edizione delle Next Gen ATP Finals. All’Allianz Cloud di Milano, dall’8 al 12 novembre, oltre a Lorenzo Musetti ci sarà Francesco Passaro: a completare il rooster del torneo, oltre al già citato Dominic Stricker, ci saranno anche Holger Rune, Jack Draper, Brandon Nakashima, Jiri Lehecka e Chun-Hsin Tseng. Per Musetti, Rune e Nakashima, sarà una seconda volta, dopo la partecipazione all’edizione dello scorso anno, che vide trionfare in finale Carlos Alcaraz su Sebastian Korda.