Emma Raducanu rinuncia alle Finals di Billie Jean King Cup per un infortunio al polso

Billie Jean King Cup

Emma Raducanu rinuncia alle Finals di Billie Jean King Cup per un infortunio al polso

Cala amaro il sipario sulla deludente stagione di Raducanu: non solo sconfitte e cambi di coach, ma anche diversi problemi fisici per la teenager britannica

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Emma Raducanu - US Open 2022 (twitter @usopen)
Emma Raducanu - US Open 2022 (twitter @usopen)
 

La stagione di Emma Raducanu è stata inferiore alle aspettative. Un incipit che, purtroppo per la vincitrice dello US Open 2021 e per il circuito WTA che, con il ritiro di Ash Barty, avrebbe volentieri beneficiato di sua una conferma ai livelli newyorchesi, è ormai andato oltre l’eufemismo. Una stagione che non poteva (cioè, avrebbe anche potuto e sarebbe stato meglio, ma) non concludersi con un’altra delusione: Emma rinuncia alle Finals della Billie Jean King Cup a causa del problema al polso che da un po’ la tormenta e per il quale aveva chiuso anzitempo la sua partecipazione ai tornei del Tour. L’ultimo match risale all’Ostrava Open, la sconfitta al primo turno contro Kasatkina dopo il ritiro in semifinale a Seoul, unico torneo in cui ha vinto tre incontri.

Raducanu non farà quindi parte della nazionale britannica a Glasgow dall’8 al 13 novembre. “È frustrante ricevere dai medici la notizia che non sarò pronta in tempo, specialmente perché saranno [le Finals] in casa” ha commentato la nativa di Toronto che compirà vent’anni il giorno della finale. “Ho provato tutto il possibile per essere pronta. Dal mio ultimo torneo lavoro quotidianamente sull’allenamento atletico e sulla riabilitazione”. Raducanu aveva esordito nella manifestazione lo scorso aprile nel tie perso con la Repubblica Ceca, una vittoria e una sconfitta per lei. “Ho fiducia nelle mie compagne di squadra e sono impaziente di giocare l’anno prossimo” ha concluso.

Parlavamo di delusione quasi inevitabile, all’inizio. Perché sappiamo che dopo quella “incredibile cavalcata” Emma entrava in campo e le avversarie vedevano solo un grosso e, come poi si è rivelato, piuttosto facile bersaglio. C’erano poi le aspettative, altre pressioni. Non che fuori dal campo sia stato molto diverso, con la britannica oggetto di critiche per gli sponsor che accumulava mentre le vittorie scarseggiavano. E i cambi di coach, quattro in 15 mesi. Tutto ciò ha fatto forse passare in secondo piano i suoi guai fisici: infortuni all’anca, alla schiena e alle costole si sono sommati le vesciche nei rubber contro la ceche.

Allora dopo che è arrivato pure il saluto di DmitryTursunov, non resta che l’augurio a Emma per un 2023 in cui smetta di piovere sul bagnato.

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