ATP Finals, Ruud: “Contento di non affrontare Nadal sullo Chatrier”

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ATP Finals, Ruud: “Contento di non affrontare Nadal sullo Chatrier”

Casper Ruud commenta la vittoria contro Felix Auger-Aliassime, raccontando anche un curioso aneddoto sul canadese. E sulle Finals dice, “più aperte rispetto agli Slam”

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Casper Ruud - US Open 2022 (foto Twitter @rolandgarros)
 

Sono partite le Nitto ATP Finals 2022, inaugurate in singolare dalla pesante vittoria di Casper Ruud su Félix Auger-Aliassime. Il norvegese ha giocato una partita quasi perfetta, in cui non ha concesso neanche una palla break al suo avversario. Al termine del match, il numero 3 del seeding è intervenuto in conferenza stampa: di seguito i tratti salienti.

D: L’anno scorso hai fatto il tuo esordio alle ATP Finals. Quest’anno ti sei riconfermato, giocando anche due finali Slam a Parigi e New York. Per te un risultato diverso dalla finale sarebbe una delusione?

Casper Ruud: “Direi proprio di no. Sono riuscito a qualificarmi per le Finals per il secondo anno consecutivo e credo che ciò sia molto indicativo. Per me è la prova che anche in questa stagione ho raggiunto il livello necessario per disputare un certo tipo di match. Arrivare a Torino è stato il mio obiettivo principale durante tutto l’anno, ora la speranza è di poter almeno ripetere il risultato dello scorso anno (quando raggiunse le semifinali, poi sconfitto da Medvedev, ndr). In ogni caso, dovessi uscire ai gironi o perdere in semifinale o finale non sarei affatto deluso”.

D: A Félix piace allenarsi con te perché ti ritiene un giocatore talentuoso, ma anche perché andate molto d’accordo. Che tipo di persona è lui durante l’anno?

Casper Ruud: “È un ragazzo estremamente educato, umile, gentile e anche divertente. Durante il Media-Day Rublev lo ha soprannominato ‘Oxford’, perché lui sembra proprio quel tipo di persona istruita e che parla bene. È un appellativo che gli sta bene. Vado molto d’accordo con lui: non è il mio migliore amico solo perché i miei migliori amici sono in Norvegia, ma con lui non è mai sorto un problema. Sono contento per lui che quest’anno sia riuscito a risolvere il piccolo problema che aveva con le finali, vincendone addirittura tre di fila”.

D: Quanto è difficile esordire in un torneo contro uno dei migliori 8 giocatori dell’anno? Dev’essere molto diverso rispetto a tutte le altre settimane dell’anno. Come ci si prepara in questi casi?

Casper Ruud: “È vero, è difficile e diverso. In questo senso, forse un torneo che mi ha preparato in tal senso è stata l’ATP Cup, perché anche lì giocavi sempre contro i migliori in assoluto per diverse partite consecutive. Sono contento di aver incontrato subito Félix ed essere riuscito a batterlo, perché come abbiamo già visto lui se prende ritmo è in grado di entrare in lunghe strisce positive. Per ogni incontro ti prepari come se fosse uno dei più duri dell’anno perché effettivamente è così”.

D: Zverev, Medvedev e Tsitsipas sono gli ultimi giocatori che hanno vinto questo torneo. Credi che per certi versi le ATP Finals siano un torneo più aperto rispetto ad un Grande Slam? Se sì, perché?

Casper Ruud: “Penso sia un po’ più aperto perché è un torneo che arriva alla fine di un anno duro. Anche il fatto di giocare indoor e 2 set su 3, anziché outdoor o 3 set su 5, rende tutto più veloce e con meno tempo per recuperare. Il margine è più ridotto rispetto ad un incontro in un Major”.

D: Tra due o quattro giorni giocherai contro Rafa Nadal. Che cosa si prova a battere il tuo idolo?

Casper Ruud: “A dire il vero non sono ancora riuscito a vincere contro di lui, quindi non saprei bene che risposta dare. Posso dire di essere contento di non affrontarlo sul Philippe Chatrier in una finale del Roland Garros, perché lui lì è imbattibile. Non ha giocato molto in quest’ultimo periodo, vedremo che cosa accadrà. È sempre bello affrontare titani come lui, Novak o Roger. Sono contento di aver avuto la possibilità di giocare contro Federer almeno una volta. Contro Nadal sarà un match nuovamente divertente: so che lui sarà molto motivato, io cercherò si sfruttare a mio vantaggio l’esser probabilmente sfavorito. Sono molto contento di come ho giocato oggi e del livello che ho espresso, spero di poterlo sostenere lungo tutta la settimana”.

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