ATP Finals, Nadal: "Non so se tornerò al mio miglior livello, ma morirò sul campo per riuscirci"

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ATP Finals, Nadal: “Non so se tornerò al mio miglior livello, ma morirò sul campo per riuscirci”

Le parole, vigorose, del maiorchino : “Devo lavorare duro, e accettare la sofferenza”

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Rafael Nadal - Torino 2022 (Twitter @atptour)
Rafael Nadal - Torino 2022 (Twitter @atptour)
 

La sconfitta di Nadal contro Auger-Aliassime, dovuta certo in gran parte a un’ottima prestazione del canadese, segna il peggior inizio del maiorchino alle Finals dal 2011 a Londra (quando perse le prime due contro Federer e Tsonga, prima di vincere l’ultima contro Mardy Fish). Tanti sono i dubbi che circondano il maiorchino, che è reduce da una striscia di quattro sconfitte consecutive sul circuito ATP, ma lui in conferenza stampa si mostra tanto consapevole di essere lontano dalle sue migliori condizioni quanto determinato per tornare a quel livello.

D: “Come valuti complessivamente la tua prestazione odierna?

Nadal: “Buona, in termini generali migliore dell’altro giorno, ma non sono stato in grado di cogliere nessuna delle mie possibilità. Ho perso un game terribile sul 4-3. H combattuto fino alla fine, ma quando le cose stanno andando in un certo modo, è difficile cambiare la dinamica e il risultato, specialmente in queste circostanze. Con questa superficie, quando si gioca contro grandi battitori, grandi giocatori, è molto difficile quando trovi un avversario in un’altra condizione che gioca meglio i punti chiave. Ben fatto per lui

D: “Dato quanto poco hai giocato questo autunno, ci sono aspetti positivi che puoi prendere da questa settimana mentre entri in off-season, e con speranza per l’anno prossimo?

Nadal: “É la cosa più importante, no? Gli ultimi sono stati sei mesi molto difficili, bisogna solo accettarlo. Quando stai affrontando tutte le circostanze che ho affrontato negli ultimi sei mesi, essere qui è già positivo, questa è la cosa principale. Sperimentare cosa sta succedendo oggi (con “oggi” intendo l’ultimo paio di settimane sul campo) non è una grande sorpresa. Ciò non significa che non sia triste per i risultati, ma è qualcosa che può succedere, no? Sono stati mesi super difficili quelli che ho attraversato. Devo accettare solo che domani inizi la mia stagione 2023. È tutto. L’unica cosa che posso fare è continuare a lavorare, continuare a fare le cose di cui ho bisogno per dare a me stesso l’occasione di iniziare il 2023 con reali possibilità, questa è la cosa. Mi hai chiesto di cose positive, sì, un paio ce ne sono: sono stato in grado di giocare due tornei nelle ultime tre settimane, questa è la cosa positiva, qualcosa che per un po’ non sono stato in grado di fare. Non credo di aver dimenticato come si gioca a tennis, come essere abbastanza forte mentalmente, devo solo recuperare tutte queste sensazioni positive, questa fiducia e tutto questa forte mentalità di cui ho bisogno per essere al livello a cui aspiro. E non so se raggiungerò di nuovo quel livello, ma non ho alcun dubbio che morirò sul campo per questo

D: “Potrei sbagliarmi, ma penso che un paio di mesi fa avessi la suggestione di chiudere l’anno come n.1 al mondo, che sarebbe un grande risultato e qualcosa di davvero fantastico per te. Penso che non ci sia possibilità ora. Sapendo questo, c’è grande delusione o no se non lo otterrai?

Nadal: “ Naturalmente, finire l’anno come n.1 è un grande risultato. Sarebbe un risultato fantastico a questo punto della mia carriera. Ma dall’altra parte dico che mai inseguirò ancora quell’obiettivo. Se succede perché la situazione mi porta a questo posizione, fantastico. Ma il mio corpo, la mia età, la mia situazione personale, non mi permettono più di seguire quell’obiettivo, no? Vincere due Slam non è bastato. Certo, non è bastato perché non ero in grado di giocare di più. Non so quanti tornei ho giocato,10, 11, forse 12. Ne ho finiti in buone condizioni 9, forse 10. È difficile confrontarsi e lottare contro i giovani che sono davvero bravi, e allo stesso tempo sono in grado di giocare tutti i tornei che vogliono. È normale, loro sono nella situazione in cui mi trovavo io 15 anni fa. Ben fatto per Carlos, in questo caso. Sono felice per lui, è un grande risultato. Ottime notizie per il nostro sport in Spagna. Se lo è meritato, dopo una grande stagione

D: “Hai un bel rapporto con il prossimo avversario, Casper Ruud. É qualcosa che va oltre il tennis per il modo in cui si è sviluppato?

Nadal: “Ovvio che abbia condiviso di più con lui che con gli altri perché ha trascorso un po’ di tempo a Maiorca, e la sorella si sta allenando lì. Conosco bene la famiglia, che è fantastica. Ma non solo per quello, anche perché è un grande ragazzo in tutti i suoi modi, ha una grande famiglia intorno, davvero brave persone. Si spera che sia una bella partita. Io devo continuare a combattere, continuare a provare a finire la stagione in modo positivo. Non dico vincendo, ma almeno offrendo un’immagine per me stesso che in qualche modo mi aiuti davvero a continuare la mia preparazione per il prossimo anno. Vediamo cosa accadrà

Scanagatta: “Dici sempre che un uomo intelligente deve avere dei dubbi, allo stesso tempo sei sempre stato ottimista. Mi piacerebbe sapere se pensi che la prossima stagione debba partire con i dubbi o con ottimismo?

Nadal: “Puoi essere entrambe le cose. Come hai detto nella domanda, puoi essere ottimista ma anche avere dubbi. Perché no? Per me i dubbi, come ho detto abbondantemente, sono buoni in questo mondo. Le persone che non hanno dubbi, probabilmente è perché sono troppo arroganti, dal mio punto di vista. Ma se non sei ottimista, è impossibile che le cose vadano per il verso giusto. Questo è il mio punto di vista e approccio. Cosa può succedere in Australia? Non lo so, manca un mese e mezzo. Cosa posso fare per dare a me stesso buone chance di avere una buona stagione l’anno prossimo? Come sempre, essere abbastanza umile da accettare che di fronte ho una sfida, che gli ultimi sei mesi sono stati davvero difficili per me, e che devo lavorare di più e recuperare le cose che ho perso perché non sono stato capace di allenarmi nel modo corretto, e di competere nel modo giusto. Quello che devo fare ora è ritornare sul campo, lavorare duro, essere positivo ogni singolo giorno, accettare la sfida, accettare che soffrirò un po’ di più. Se sarò pronto ad attraversare questo processo, se avrò la determinazione per farlo, lo sapremo in un paio di mesi

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