ATP Finals, Aneke Rune: "Nel 2023 Holger vuole tornare qui per vincere. I prossimi obiettivi sono il n°1 e gli Slam" [ESCLUSIVA]

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ATP Finals, Aneke Rune: “Nel 2023 Holger vuole tornare qui per vincere. I prossimi obiettivi sono il n°1 e gli Slam” [ESCLUSIVA]

“Holger non è andato a Milano perché aveva già giocato lì. Torino è un investimento per il futuro” – così la mamma-agente di Rune si è espressa ad Ubitennis

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Holger Rune e mamma Aneke – ATP Monaco di Baviera 2022 (foto via Twitter @BMWOpen2022)
 

Le Nitto ATP Finals 2022 si avviano verso la conclusione, con la fase a gironi che ha emesso i suoi primi verdetti e questa sera restituirà il quadro completo delle semifinali. Casper Ruud e Taylor Fritz si sono classificati rispettivamente primo e secondo nel girone verde, mentre Novak Djokovic ha vinto con una partita d’anticipo il gruppo rosso.

Se l’anno scorso erano stati addirittura due i forfait – Matteo Berrettini e Stefanos Tsitsipas, rimpiazzati da Jannik Sinner e Cameron Norrie – quest’anno fortunatamente nessun giocatore è stato costretto a chiudere in anticipo la sua campagna torinese. Al Pala Alpitour (e nelle strutture adiacenti) durante questi giorni non si sono però soltanto allenati i “magnifici 8“, ma anche Holger Rune e Hubert Hurkacz, rispettivamente prima e seconda riserva di questa edizione.

Abbiamo avuto l’occasione per ascoltare Aneke Rune, mamma e manager della giovane stella danese, che avevamo già intervistato qualche mese fa in occasione del torneo di Sanremo. Lì Aneke dichiarò ai nostri microfoni come l’obiettivo di Holger fosse entrare in top25 entro la fine dell’anno. Un traguardo non solo raggiunto, ma ampiamente superato.

“Dopo il Roland Garros, quando ormai avevamo centrato quell’obiettivo – Rune era n°28 alla fine dell’Open di Francia, ndr – il prossimo traguardo che ci siamo posti è stata la top15: anche quello raggiunto ampiamente”.

Il 19enne di Copenaghen chiuderà la sua strabiliante stagione al n°11 ATP e con 19 successi negli ultimi 21 incontri, nei quali ha conquistato i titoli di Stoccolma e soprattutto Parigi Bercy, battendo cinque top10 consecutivi e annullando match point a Wawrinka al primo turno. Le emozioni dopo una vittoria di un genitore, però, rimangono più o meno sempre le stesse.

“Io credo che per un genitore le emozioni siano un po’ sempre quelle, indipendentemente da una vittoria o da una sconfitta. La chiave sarà sempre il lavoro e la dedizione giornaliera, che ti permetteranno poi di raggiungere determinati obiettivi ed essere protagonista di strisce così vincenti.

Non si può però stare in alto per sempre: ogni volta bisogna cercare di aggiungere un 1% al tuo servizio, al tuo dritto e al tuo rovescio. Non si può vincere sempre, ci saranno anche periodi di sconfitte, l’importante è essere pronti a tutto. È bello perché per Holger non è affatto difficile dare il massimo ogni giorno.

Lui ama giocare a tennis e vuole giocare sempre: non è un grande sforzo per lui, perché fa quello che ama di più. Cerca di sforzarsi e dare il massimo in ogni allenamento, che io penso sia la chiave per diventare forte come lui.

Non deve però essere facile allenarsi al massimo sapendo che, probabilmente, non si scenderà in campo. “È vero, è difficilissimo. Holger è come un leone in gabbia perché ovviamente vorrebbe giocare. Però funziona così, e anche se non riuscirà a giocare una partita qui potrà comunque dire di aver concluso l’anno al meglio con la vittoria del Masters 1000 a Parigi Bercy. Già essere qui non è poi così male!”

Rune avrebbe in realtà potuto concludere la sua stagione non soltanto allenandosi ma anche giocando alcune partite. Il danese era infatti la testa di serie numero uno della Race to Milan, ma ha deciso di non andare a Milano per provare qualcosa di nuovo.

“L’anno scorso ha già giocato le Next Gen ATP Finals, invece Torino è una nuova esperienza. Non si può mai sapere cosa accade ai giocatori, specialmente a fine anno. Per Holger giocare qui sarebbe potuta essere una grande opportunità, ma lo sarebbe stata lo stesso indipendentemente dal fatto che giocasse o meno. Penso sia un buon investimento per il prossimo anno, quando l’obiettivo sarà venire qui per giocare e vincere il torneo. In questo modo Holger sa già come sono le condizioni del campo, dove sono ristoranti, spogliatoi e tutto il resto”.

Infine, dopo aver toccato con mano la top10, ora è tempo di estendere e ampliare ancor di più gli orizzonti. E i prossimi traguardi non possono che essere gli Slam e il n°1 del mondo. “Il suo prossimo obiettivo è senza dubbio quello di diventare il numero 1 del mondo e vincere i tornei dello Slam.

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