Lorenzo Musetti: "Sfavoriti contro gli Stati Uniti. Il rovescio migliore? Quello di Nalbandian"

Coppa Davis

Lorenzo Musetti: “Sfavoriti contro gli Stati Uniti. Il rovescio migliore? Quello di Nalbandian”

L’azzurro esordirà domani alle 10 contro l’americano Taylor Fritz con cui perse a Wimbledon pochi mesi fa

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Lorenzo Musetti – Davis Cup 2022 by Rakuten Bologna (Photo by Ion Alcoba / Quality Sport Images / Kosmos Tennis)
 

Questo 2022 per Lorenzo Musetti sarà ricordato come l’anno della consacrazione. Un anno che gli ha portato in dote ben due titoli – il 500 di Amburgo e il 250 di Napoli – e il suo best ranking, 23. Arrivati a fine stagione è il momento di tirare le somme, ma non prima di aver disputato i quarti di Coppa Davis contro gli Stati Uniti a Malaga; ultima tappa di stagione che vedrà Lorenzo come protagonista.

Intervistato dal Corriere dello Sport Musetti ammette di sentire la pressione: “La sento ma la sto vivendo bene. L’armonia del gruppo me la fa sentire meno“. Certo è che le defezioni per l’Italia non sono di poco conto quando si tratta di Jannik Sinner e Matteo Berrettini, ma Lorenzo si sente pronto: “Spero di non far rimpiangere Sinner e Berrettini. Quest’anno ho fatto tante esperienze e mi sento un tennista e una persona migliore“. All’appuntamento di Davis Musetti ci arriva riposato e allenato, “è stato fondamentale ricaricare le pile” dice, ma crede anche che tutto il gruppo possa far qualcosa di grande, e noi con lui.  Domani Lorenzi affronterà Taylor Fritz, fresco semifinalista a Torino, un avversario in crescita co me lui: “Ultimamente ha espresso il suo miglior tennis, ma potrebbe essre in una condizione fisica non ottimale. È un giocatore fastidioso e il cemento resta la sua superficie preferita. Tra di noi c’è solo il precedente di Wimbledon, dove ho perso in tre set ma da allora sono cresciuto molto battendo giocatori più alti di me in classifica. Spero di portare il punto a casa. Siamo sfavoriti rispetto agli Stati Uniti, ma abbiamo le carte in regola per batterli”.

SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio

La squadra a detta sua è molto unita: “In questo giorni viviamo insieme e posso dire che l’attaccamento alla maglia è molto forte. L’energia del gruppo ti porta a dare il massimo“. Un bel clima insomma in queste notti malagueña: “ci stiamo divertendo parecchio, io sono il dj della squadra. Quando non ci alleniamo trascorriamo il tempo ballando, cantando, scherzando. Le canzoni? “Rigorosamente italiane. La nostra colonna sonora spazia da Venditti a Battisti fino a Ligabue”. Nel frattempo Berrettini è giunto a Malaga per supportar ei compagni: “Bello e onorevole il fatto che abbia trovato il tempo per venire qua a supportarci, ce ne sarà bisogno“.

Spostandoci dalla Davis Musetti ha avuto il tempo di commentare il suo anno appena trascorso, cominciando dal rapporto con coach Tartarini: “Sono cresciuto con lui. Abbiamo un rapporto speciale. Per me era importante averlo al mio fianco. Abbiamo da poco iniziato a collaborare con Umberto Rianna (l’ex allenatore di Matteo Berrettini ndr). Il carrarino non risparmia nemmeno qualche considerazione sul suo stile di gioco: “Il mio rovescio? Nessuno me l’ha insegnato. È venuto naturalmente. Quando ho preso in mano la mia prima racchetta, ho giocato il rovescio a una mano. Penso di aver fatto la scelta giusta. Non ho mai voluto cambiare“. Ma a sentire lui il suo modello rimane il rovescio bimane di Nalbandian Secondo me ha avuto uno dei migliori rovesci del tour. Federer è stato il mio idolo d’infanzia. Ma quando si tratta di rovescio, penso a Nalbandian“. In chiusura c’è spazio per un commento sulle due partite del Roland Garros poi perse, contro Djokovic e Tsitsipas, in cui era avanti due set a zero:Penso di aver giocato due delle migliori partite della mia vita contro di loro. Ma non era abbastanza. Sono state sconfitte difficili, ma importanti per capire dove dovevo migliorare”.

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