Coppa Davis
Lorenzo Musetti: l’uomo del destino dell’Italia in Davis ci riprova contro gli Stati Uniti
Il carrarino ha le chiavi della squadra italiana in mano: deve essere lui il trascinatore a Malaga
Il destino gli ha offerto l’opportunità: Lorenzo Musetti può prendersi il centro della scena del tennis italiano. Jannik Sinner e Matteo Berrettini non potranno scendere in campo alle finali di Malaga, relegando così l’Italia a un ruolo di outsider della competizione. La stella polare della formazione azzurra dovrà essere il carrarino: in questa stagione ha imparato a prendersi le prime pagine, ad avere investiture importanti, a dover portare sulle spalle grandi responsabilità.
Il primo grande passaggio della stagione di Musetti è stato il singolare decisivo di Bratislava. Il campo è veloce, l’Italia si ritrova sul 2-2 contro la Slovacchia a causa della sconfitta di Sonego contro Horansky il primo giorno e il doppio perso da Sinner e Bolelli. La pressione è alta, ci si gioca il passaggio alle finali tutto in un singolare. Il capitano Filippo Volandri decide di puntare tutto sull’appena 20enne di Carrara. Di fronte c’è un giocatore esperto come Norbert Gombos, a suo agio sulle superfici veloci e sostenuto dal pubblico di casa. Musetti va sotto di un set, la situazione sembra mettersi male eppure riesce a radunare tutte le energie fisiche e mentali e ribaltare il match, togliendo dagli impicci e dall’imbarazzo l’Italia, che si era ritrovata in una situazione difficile e impreventivabile.
Un match che segnerà Musetti per il resto della stagione, gli darà una consapevolezza diversa che in parte si vedrà già nella stagione sulla terra battuta: due buoni tornei a Montecarlo e a Madrid, un’ottima prestazione contro Tsitsipas al Roland Garros, fino ad arrivare a luglio al primo trionfo ATP in carriera ad Amburgo, battendo Alcaraz in finale.
Ma con la maglia azzurra il toscano ha istituito un rapporto, se l’è cucita addosso. Torna a giocare per la propria Nazionale a Bologna, nella prima partita assoluta del girone contro la Croazia. Lui gioca il primo singolare, quello che deve aprire le danze. L’avversario è Borna Gojo, il giocatore che l’anno precedente era stato un incubo per Sonego e per l’Italia a Torino. C’è un fantasma da esorcizzare e Musetti mette in campo una prestazione di ordinaria amministrazione, facendo sembrare l’avversario poca cosa e rendendo tutto semplice.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio
Adesso non è uno del gruppo, ma è il numero uno della squadra dopo i ritiri di Sinner e Berrettini. È maturato ulteriormente in questo finale di stagione, giocando particolarmente bene indoor, vincendo a Napoli e raggiungendo i quarti di finale a Bercy. Sarà chiamato sin da subito a un compito arduo: battere con ogni probabilità Taylor Fritz, reduce dalle ATP Finals. La superficie non è rapidissima, l’americano potrebbe essere stanco, ma servirà una grande prestazione. Un’impresa, un urlo, un’affermazione per conquistarsi sempre di più la maglia azzurra e il cuore degli italiani.
Giulio Vitali