Lorenzo Sonego: "Giocare in Davis era uno dei miei sogni più grandi. Il mio risentimento alla tibia? Sto bene"

Coppa Davis

Lorenzo Sonego: “Giocare in Davis era uno dei miei sogni più grandi. Il mio risentimento alla tibia? Sto bene”

Lorenzo a proposito del match d’esordio con Tiafoe: “Frances non ti lascia respirare, è aggressivo dal servizio alla risposta, si muove bene e ti ruba il tempo”

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UniCredit Firenze Open Firenze 15/10/2022 Lorenzo Sonego Foto Giampiero Sposito
 

Italia, fidati di noi“. È un appello a gran voce quello di Lorenzo Sonego. Un appello rivolto a tutta una nazione, perché si sa che l’Italia da il meglio di sé nelle situazioni disperate; come ad esempio affrontare un quarto di finale di Davis contro gli Stati Uniti, ma senza Berrettini e Sinner.

Sonego aprirà giovedì la delicatissima sfida dei quarti di coppa Davis contro gli Usa a Malaga contro probabilmente Tiafoe, o in alternativa Paul. Seguiranno il duello Musetti-Fritz e il doppio Bolelli-Fognini contro Sock-Tiafoe. Intervistato dal Il Messaggero, Lorenzo ci parla della viglia di questa delicata sfida di Davis partendo dal clima che si respira a Malaga: “Mi auguro che sia la chiusura ideale della stagione e la spinta ideale di quella che parte. Intanto sto vivendo questa splendida atmosfera nel ritrovare gli amici, fare gruppo, rivivere una dimensione diversa del solito, nei tornei. In questi giorni mi sto proprio divertendo». Nel ritiro azzurro si è palesato pure uno dei due assenti illustri, Berrettini, con cui Sonego è legato da un solido rapporto: “Siamo amici, lo ammiro per come gestisce i momenti importanti e perché è rimasto com’era prima di diventare così forte e famoso. Ma io sono già carico e motivato, pronto a godermi le forti emozioni di Davis“.

Sonego torna in Davis dopo le sconfitte contro il croato Gojo e lo slovacco Horansky, che sicuramente gli hanno tolto qualcosa in termini di serenità. Ma Lorenzo tira dritto. «Mi è sempre piaciuta la competizione a squadre, mi ha fatto sempre dare anche di più. Giocare in coppa Davis era uno dei miei sogni più grandi, quindi sono orgogliosissimo di esserci ancora. E’ vero, l’anno scorso ho perso con Gojo perché ho pagato la stanchezza mentale di una stagione dura che si sommava a due partite toste. Le sorprese sono comuni in questa competizione: io avevo appena battuto a sorpresa Opelka. La sconfitta contro Horansky? Io arrivavo a quel match dopo aver giocato sulla terra in Sud America: era normale che ne risentissi passando subito ai campi veloci“.

Ma tornando al presente c’è un quarto di finale da onorare seppur senza le due stelle più luminose: “Siamo una squadra molto forte, quando siamo al completo lo siamo ancora di più. Cercheremo di non far rimpiangere due giocatori così forti. Lorenzo sta giocando alla grande, soprattutto ultimamente, indoor, sta facendo un salto di qualità che nei primi mesi della prossima stagione può portarlo fra i top 10″. Quello che preoccupa alla viglia è anche lo stato di salute del torinese: “Sto bene. Ho saputo della convocazione il giorno che rientravo dalle vacanze alle Maldive: mi è molto dispiaciuto per Jannik ma nello stesso tempo ero felicissimo di aggregarmi al gruppo come giocatore. Credo che sarei arrivato anche come semplice tifoso, già dovevo esserci a Bologna, ma avevo programmato delle cose da fare proprio in quei giorni. Così ci ho dato subito entro per presentarmi al meglio qui a Malaga e ho accusato un risentimento muscolare alla tibia, da sovraccarico. Ma sono fresco, motivato e pronto a dare il massimo“.

L’Indoor è una superficie congeniale a Sonego; qui ha battuto Djokovic a Vienna due anni fa e ha trionfato a Metz a settembre: “A me piacciono tutte le superfici. Questa di Malaga è un po’ come Bercy, dove ho giocato bene, ho passato le “quali” e ho perso 6-4 6-4 contro Tiafoe“. Domani toccherà a lui aprire Italia-Usa proprio, probabilmente proprio contro Tiafoe. Non so se giocherà lui o Tommy Paul. Tiafoe non ti lascia respirare, è aggressivo dal servizio alla risposta, si muove bene e ti ruba il tempo, Paul serve bene anche lui, ma sta più indietro, usa traiettorie più alte ed è molto in forma, ha battuto Nadal. Ci ho giocato due volte due anni fa e siamo 1-1″. Italia fidati di lui.

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