Swiatek piglia tutto e la sorpresa Bouzkova. Ecco le giocatrici più vincenti del 2022

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Swiatek piglia tutto e la sorpresa Bouzkova. Ecco le giocatrici più vincenti del 2022

Iga Swiatek si conferma la vera dominatrice del circuito WTA del 2022. Seguono Simona Halep e, un po’ a sorpresa, la ceca Marie Bouzkova. Ecco le 10 giocatrici con la miglior percentuale di vittorie nel 2022

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Archiviata la stagione 2022, è tempo di bilanci e statistiche. Anche quest’anno, ci troviamo a fare i conti con una stagione compromessa dal conflitto bellico e soprattutto, quando si parla del circuito femminile, con la tournée asiatica ancora cancellata dal calendario, con motivazioni che vanno al di là della situazione pandemica. Sono note le posizioni della WTA dopo il caso Peng Shuai e non si sa quando e se si potrà tornare a disputare i tornei d’Oriente.

Il ban per le atlete russe e bielorusse che non hanno potuto partecipare allo Slam londinese pregiudica inevitabilmente qualsiasi statistica sui rendimenti di fine anno, ivi compresa la classifica stessa poiché, lo ricordiamo, non sono stati assegnati punti. E nel mondo del tennis femminile sono mancate diverse giocatrici di prima fascia come Aryna Sabalenka, Darja Kasatkina e Vika Azarenka.

In ogni caso, la classifica stilata in base al rapporto vittorie/sconfitte ottenuto durante la stagione può fornire ottimi spunti per una riflessione di fine anno. Non sorprende che a guidare anche questa classifica sia la numero 1 del mondo Iga Swiatek, l’unica capace di superare l’80% e anzi, di avvicinarsi pericolosamente al 90% di vittorie. Di ben 76 match disputati, la 21enne polacca ha perso solo 9 incontri. Sono numeri sorprendenti. Nessun’altra ha giocato quanto lei, nessun’altra ha vinto quanto lei. Da febbraio a luglio, Iga ha messo a segno 35 vittorie consecutive (compresi due incontri di BJK Cup) e nella stagione sulla terra rossa dove meglio si esprime il suo tennis ha interpretato il ruolo di Rafael Nadal al femminile. La sua percentuale l’88.2% è inarrivabile per le sue colleghe.

Al secondo posto figura la sempiterna Simona Halep. Numero 10 del ranking, da quest’anno è allieva di Patrick Mouratoglou, nel finale di stagione è stata sospesa per doping.

La 31enne di Costanza ha giocato 50 match durante la stagione, vincendone ben 39, ottenendo una buona percentuale del 78% – dieci punti percentuali sotto la prima in classifica. Una stagione per Simona un po’ avara di risultati, soprattutto a livello Slam: solo una semifinale a Wimbledon e due titoli (Melbourne 1 e Rogers Cup) e la cocente uscita al primo turno degli US Open contro la qualificata Daria Snigur.

Segue, col 75% Marie Bouzkova. La 24enne ceca ha conquistato quest’anno il suo primo titolo al WTA 250 di Praga. Ha iniziato l’anno come numero 90 del ranking e grazie alle 42 vittorie ottenute (12 delle quali ottenute a livello di qualificazioni), chiude l’anno alla posizione 25, suo best ranking.

Al quarto posto, la numero 2 del mondo Ons Jabeur. La tunisina ha giocato 64 partite vincendone 47 (73.4% di vittorie) ed è stata l’unica apparente antagonista del dominio di Swiatek. Apparente perché, in realtà, negli scontri diretti finora sta dominando (2-0 nel 2022) ma confidiamo in un 2023 complessivamente più combattuto tra le due. Jabeur ha subito la pressione nelle fasi finali dei tornei più importanti (US Open in particolar modo) e speriamo che abbia fatto tesoro delle emozioni vissute e che si faccia trovare pronta per scalzare la trono l’indiscussa regina.

Amanda Anisimova e Belinda Bencic sono vicine con il 70.2% e il 70% di vittorie. L’americana è quella, in questa speciale classifica, che ha giocato meno partite durante l’anno – solo 47. Ha ottenuto il suo primo titolo nel WTA 250 di Melbourne 2 ad inizio anno dove ha iniziato al 78° posto del ranking; conclude l’anno al numero 23 e i quarti raggiunti a Wimbledon. La svizzera, che è scesa in campo in 60 incontri, chiude l’anno a ridosso della top 10 (12° posto), il titolo al WTA 500 di Charleston (vincendo in finale su Ons Jabeur, in una delle partite più belle dell’anno) e l’affermazione in BJK Cup.

Poco distante col 69.7% la “Maestra” 2022 Caroline Garcia, protagonista di un favoloso finale di stagione che la vede finalmente rientrare nelle posizioni che contano. La francese, dopo il grande exploit del 2017, aveva perso efficacia e consistenza, a partire del movimento del servizio che continuava a cambiare. La decisione di aver lasciato il padre-coach sembra averla liberata dei vecchi fantasmi; il 2023 per lei sarà l’anno della conferma e vedremo se sarà capace di gestire la pressione.

Sorprende la presenza in questa classifica della rumena Ana Bogdan. 30 anni, numero 48 del ranking non ha mai vinto un titolo WTA. Quest’anno ha frequentato per lo più tornei minori (WTA 125 e 250) e con le 36 vittorie conquistate, ha costruito la sua classifica attuale che le permetterà di entrare in tabellone nel primo Slam dell’anno.

La vera sorpresa di quest’anno è stata la brasiliana Beatriz Haddad-Maia che ottiene il 68.1% di vittorie ed è l’unica ad aver giocato più di 70 partite nell’anno insieme a Swiatek. A giugno ha sorpreso l’intero mondo della racchetta con due titoli consecutivi – i primi della sua carriera – sull’erba di Nottingham prima e su quella di Birmingham poi, incasellando 13 vittorie consecutive fino alla semifinale di Eastbourne. Ancora, si è spinta fino alla finale della Rogers Cup, persa solo al terzo set dopo un’estenuante lotta contro una mai doma Simona Halep. La mancina di San Paolo ha un gioco fantasioso e divertente che si esprime al meglio con le superfici veloci. La posizione al numero 15 del ranking le garantisce di essere testa di serie al prossimo Australian Open.

In ultima posizione troviamo l’americana Jessica Pegula, numero 3 del ranking. Delle 54 partite giocate, la numero 1 più ignorata della storia del tennis a stelle e strisce ne ha vinte 42 per un 66.7% di vittorie nella stagione. Ha vinto il suo primo titolo, il WTA 1000 di Guadalajara alla fine dell’anno; rispetto alle sue colleghe, la 28enne di Buffalo si distingue per la sua costanza di rendimento che le consente di esserci nelle fasi finali dei grandi tornei a cui partecipa. Nel primo Slam dell’anno potrà sicuramente dire la sua. Infine, una menzione speciale per la grande assente di quest’anno, Ashleigh Barty che si è ritirata dopo aver vinto gli Australian Open

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