Le parole di Djokovic all'Asics Tennis Summit: "Nel 2023 devo essere meno umile. Non mi va di vivacchiare al n.25 al mondo"

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Le parole di Djokovic all’Asics Tennis Summit: “Nel 2023 devo essere meno umile. Non mi va di vivacchiare al n.25 al mondo”

C’è anche il serbo all’evento che presenta le nuove scarpe dell’azienda per il 2023, lasciando varie dichiarazioni

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Novak Djokovic - Asics Tennis Summit 2022 (foto via Twitter @Ubitennis)
 

Al Puente Romano di Marbella, in occasione dell’Asics Tennis Summit, evento in cui la nota marca giapponese presenta una nuova linea di scarpe per il 2023 (tra cui una sviluppata anche insieme a Matteo Berrettini, la Gel-resolution 9), si fa vedere anche Novak Djokovic. Il serbo, che appunto calza Asics, è in Spagna per presentare una nuova scarpa che sarà indossata proprio da lui, che ha contribuito a sviluppare, e cioè la Court FF3. Ma Nole, come sempre, sia in campo che fuori, non si limita mai a fare il minimo, e così ha anche lasciato una serie di interessanti dichiarazioni a proposito di sé stesso, della bontà e importanza della scarpa, della prossima annata.

È molto difficile cambiare la scarpa durante la stagione“, esordisce Nole, che è anche ambassador di Asics, “un po’ come per la racchetta. Ci chiediamo sempre se stiamo facendo questo cambio nel momento giusto. Bisogna avere decisione nel fare queste scelte, anche il parere del team aiuta“. Chiaramente il serbo, come ben risaputo, ambisce la perfezione in ogni minimo aspetto della sua vita, partendo dal gioco, fino ad arrivare a dettagli (fondamentali) come la scarpa: “Se si prova a fare la scarpa perfetta perché non curare ogni singolo dettaglio fino alla perfezione? Io sono un perfezionista. Con Asics abbiamo lavorato molto per curare tutti i dettagli della Court FF3“. E curare ogni minimo dettaglio, anche della scarpa, per un giocatore come Djokovic che fa delle scivolate una parte essenziale del suo gioco, può essere decisivo anche dal punto di vista fisico. “Molti mi chiedono perché scivolo molto nel mio gioco“, spiega il serbo in merito a una delle caratteristiche che lo hanno reso il campione che è, “deriva molto dallo sci, nella mia famiglia si sciava molto, anche io lo faccio e quindi è una cosa che mi viene naturale e che aiuta a recuperare subito la posizione in campo“.

E, entrando nei meriti del gioco, sarebbe stato impossibile non lanciare uno sguardo al 2023. La stagione in arrivo, infatti, sicuramente vede il serbo partire tra i favoriti per vincere lì dove conta, dopo l’incredibile finale di 2022. “Devo essere meno umile nel 2023“, riflette Djokovic, “il 2022 mi dice che devo puntare ai grandi tornei, vincerli. E voglio anche giocare per la mia nazione. Voglio rimanere sano e giocare al livello più alto, non mi vedo al numero 25 ATP e vivacchiare, voglio vincere il più possibile“. La voglia di competere sempre al massimo di Nole è cosa ben nota, così come la sua maniacale precisione nel curare il corpo e mantenersi sano, che sottolinea nelle ultime parole, un messaggio a chi sogna di arrivare così in alto (e, giustamente, anche un pizzico di pubblicità): “Lo sport è molto importante per avere un’anima sana in un corpo sano, penso che avere libertà di movimento sia fondamentale, bisogna spingere i ragazzi verso questa direzione. Se si ha una scarpa buona è anche più facile”.

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