Pagelle degli italiani: difficile giudicare Sinner e Berrettini. Musetti da 8, Sonego sufficiente grazie alla Davis - Pagina 2 di 2

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Pagelle degli italiani: difficile giudicare Sinner e Berrettini. Musetti da 8, Sonego sufficiente grazie alla Davis

Infortuni e sfortune rendono complicato valutare la stagione di Jannik e Matteo che meritano comunque un voto positivo. Fognini rimane sotto la soglia del 6

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Nazionale Italiana - Coppa Davis 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

MUSETTI Lorenzo (#23) – merita senza dubbio il premio di Most improved player (in italiano “il più migliorato” suona fin troppo male) della stagione azzurra, ma probabilmente anche quello di MVP (Most valuable – il migliore in assoluto). È infatti l’unico che può essere davvero soddisfatto dell’annata appena conclusa. Per rendere l’idea dei suoi miglioramenti è come se uno studente di primo superiore decidesse di iniziare direttamente dal secondo e riuscisse a concludere l’anno sostanzialmente con le stesse conoscenze dei primi della classe (leggasi Berrettini e Sinner). Lorenzo ha infatti colmato quasi tutto il gap che lo separava dai due big del nostro movimento, dimostrando di avere non solo il talento ma anche il fisico, la testa e il cosiddetto punch per giocarsela con chi occupa i vertici del ranking ATP. Non a caso, in questa stagione ha battuto tre top ten (Ruud, Alcaraz e Auger) e ha messo insieme un bilancio di 16 vittorie e altrettante sconfitte contro giocatori con una classifica migliore.

I tre trofei alzati (tra questi c’è anche un Challenger, ma soprattutto il sempre competitivo ATP 500 di Amburgo che ha rappresentato la svolta dell’annata – e perché no della carriera – di Musetti) e altri buoni risultati come i quarti di finale di Bercy gli hanno permesso di scalare la classifica fino alla posizione numero 23 (+ 36 rispetto al 2021). Le ultime battute della stagione, con l’eliminazione nel round robin alle Next Gen di Milano e le due sconfitte in Davis, non devono ingannare. Lorenzo è infatti arrivato prosciugato di energie psico-fisiche agli ultimi appuntamenti dopo aver giocato ben 74 partite durante l’anno.
VOTO: 8

SONEGO Lorenzo (#45) – Della stagione di Lorenzo il ricordo più vivo è per forza di cose il suo eroico contributo alla squadra capitanata da Volandri a Malaga. Con un’Italia vincitrice in finale con l’Australia, sarebbe stato con ogni probabilità del torinese il titolo di MVP, invece che di Aliassime. Le due vittorie con Tiafoe e Shapovalov potranno però dare a Lorenzo quella fiducia che gli è mancata per gran parte del 2022 e che gli è necessaria per competere ad alti livelli. La sua stagione, infatti, prima di Malaga non poteva essere valutata positivamente. Il torneo vinto a Metz (dove ha disputato l’unica finale dell’anno) è stata quasi un’eccezione rispetto al gioco espresso in primavera e in estate. L’assenza cronica di risultati gli aveva infatti precluso la presenza a Bologna per il girone di Davis e il bilancio finale di 30 vittorie e 29 sconfitte, che ha contribuito a farlo indietreggiare di 18 posizioni nel ranking, non mente. Altri dati significativi della sua annata sono lo score negativo sulla terra (8-11) e quello positivo ma decisamente migliorabile contro giocatori peggio piazzati in classifica (23-15).
VOTO: 6

FOGNINI Fabio (#55) – Il 2022 di Fabio è stato piuttosto scialbo, ma l’età avanza e nessuno – nemmeno Fabio – può fare finta che non sia così: pretendere molto di più non è operazione intellettualmente onesta. Tanto che forse la delusione più grande di questa annata non viene dal singolo ma dal doppio. La qualificazione alle Finals di Torino non era impresa impossibile, ma dopo un’ottima prima parte di stagione al fianco di Bolelli, i Chicchi hanno raccolto briciole da agosto in avanti. Gli acciacchi di entrambi e in particolare di Simone (mancato sul più bello anche in Davis, in quello che avrebbe potuto essere il match più importante della sua carriera) hanno pesato. Quanto al singolo, le soddisfazioni sono state veramente poche: solo due semifinali (a Rio e a Belgrado) e un misero score di 3 vittorie e 16 sconfitte contro giocatori di classifica superiore. La notizia più bella è che Fabio ha ancora voglia e che per questo cercherà di farsi trovare fisicamente pronto per il 2023.
VOTO: 5,5

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