Tommy Haas: “Ho vinto io l'ultima sfida con Federer”. E su Djokovic: “Farà il record di Slam”

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Tommy Haas: “Ho vinto io l’ultima sfida con Federer”. E su Djokovic: “Farà il record di Slam”

L’ex n. 2 del mondo parla delle prospettive di Sascha dopo il rientro, avvertendo che “il tempo stringe, ci sono Alcaraz, Sinner e Musetti”. Spiega anche perché Nole chiuderà con più Major e ipotizza il rientro di Serena Williams

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Tommy Haas - Wimbledon 2018 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Ha giocato l’ultimo match della carriera a Kitzbuhel contro il connazionale Struff. Correva l’anno 2017 e per il classe 1978 Tommy Haas era la sesta sconfitta consecutiva, ma non è certo quel numero che l’ex n. 2 del mondo ricorda come evento significativo di quell’estate.

Prima di quei sei incontri, c’era stata la sfida di Stoccarda contro Federer, la diciassettesima, 13-3 per lo svizzero. “Per il resto della vita posso dire di aver vinto il nostro ultimo match nel Tour, è davvero importante” ha spiegato Tommy durante il podcast Das Gelbe vom Ball (il giallo della palla) a proposito della rivalità e dell’amicizia con Roger. Due sostantivi che associano il fenomeno di Basilea anche – se non soprattutto, nell’immaginario tennistico collettivo – a Nadal. “Se sei un addetto ai lavori, sai che Rafa e Roger vanno molto d’accordo” ha detto Haas a proposito del match d’addio alla Laver Cup. “Rafa stava per diventare padre da un giorno all’altro ed era comunque lì a Londra. Roger è così incredibilmente benvoluto da tutti. Diventi un suo fan relativamente in fretta”.

Haas, da giugno 2016 direttore del pluripremiato torneo di Indian Wells, ha poi parlato delle prospettive di Alexander Zverev, che naturalmente non può puntare a nulla meno di una vittoria Slam e del primato in classifica. Se la Lost Gen ha atteso invano il calo dei Big 3, si credeva che già la prima infornata nextgen avesse il tempo come alleato. Più di tutti a crederlo sono sembrati Sascha e soci, i quali hanno probabilmente pensato che mettere le mani sugli Slam sarebbe diventato sempre più facile nel breve periodo. Medio periodo. Medio-lungo? È di diverso avviso Tommy, secondo il quale diventa invece più complicato. “Il tempo vola” dice riferendosi al venticinquenne di Amburgo. “Sì, Roger si è ritirato, ma Rafa giocherà ancora uno o due anni e Djokovic due o tre. E cosa faranno Tsitsipas e Medvedev? Kyrgios è diventato più affamato? Poi c’è la generazione più giovane, Alcaraz, Sinner, Musetti. Sarà molto interessante”.

“Sarà cruciale la mentalità di Sascha, quanto lo vuole” ha proseguito. “Perché ha talento, fisico, un buon servizio, ottimi colpi. Penso che abbia il miglior rovescio bimane del circuito. Credo che tornerà in forma piuttosto in fretta e giocherà match incredibilmente buoni. Ovviamente deve innanzitutto giocare, riprendere il ritmo partita”.

Citato il Big 3 al completo, non ci si può esimere dal trattare l’argomento “conteggio Slam” che, secondo Tommy, vedrà prevalere Djokovic. “Non trascura nulla e farà tutto quello che serve per avere più titoli alla fine”. E, a questo proposito, c’è la questione Serena Williams, alla quale secondo Haas non deve essere andato giù non aver vinto il 24° Slam. “Ha avuto una carriera incredibile, ma ho la sensazione che dirà ‘torno a giocare’. Dipenderà da come si sentirà mentalmente e fisicamente e se avrà voglia di soffrire ancora dopo aver raggiunto tutti quei risultati”.

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