La seconda vita di Erik Crepaldi: dal coma al ritorno in campo con il CT Maglie

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La seconda vita di Erik Crepaldi: dal coma al ritorno in campo con il CT Maglie

Discesa e risalita del 32enne tennista vercellese: dall’incidente fino al ritorno al successo in un match di campionato di Serie A2

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Eriki Crepaldi MXP Tennis Academy
 

Erik Crepaldi è a Busonengo, a una decina di chilometri da Vercelli, quando alla guida della sua macchina viene coinvolto in uno scontro frontale. È la notte del 16 settembre del 2021, un giovedì per la precisione. Erik è tornato da poco più di due settimane dalla Francia, dove aveva partecipato al torneo di Bagneres-De-Bigorre, dal quale si era ritirato per infortunio al secondo turno.

IL TERZO SET DI ERIK – Erik viaggia da solo al momento dell’ impatto. I vigli del fuoco accorsi sul posto devono impegnarsi non poco per estrarre il tennista dalla propria auto accartocciata. Condotto all’ospedale Maggiore della Carità di Novara, viene messo in coma farmacologico, nell’attesa di un risveglio al quale i dottori non danno troppo credito. Erik è sempre stato un lottatore e tutti gli vogliono bene, solo guardandolo si può vedere quanta energia ha, e anche questa volta ce la farà: anche questa volta da 5-0 sotto al terzo tirerà su la partita, dobbiamo aiutarlo”. Con questo appello di speranza Federica Prati, la fidanzata di Erik, esorta le persone che vogliono bene al tennista a lottare assieme a lui. Seguono settimane di calvario, nelle quali Crepaldi lotta tra la vita e la morte; poi la vita, come talvolta accade, concede un terzo set.

Passano venti giorni dall’incidente, Erik si sveglia, ce l’ha fatta. A dare la notizia ancora una volta è Federica: “Sono davvero felice di poter comunicare a tutti voi che Erik è sveglio! Non è più in terapia intensiva“. Il percorso riabilitativo è appena cominciato, ma adesso è fuori pericolo. “Erik muove le braccia e le gambe. Adesso ci aspetta un grande lavoro di riabilitazione, ma sappiamo che Erik lo affronterà con forza. Ora parla, comunica, inizia anche a ricordare. Grazie di cuore per tutto l’affetto che ci avete dimostrato in queste lunghe e difficili settimane“.

Il percorso di riabilitazione procede, anzi, galoppa.C’è stato un recupero pazzesco, sono sereno e sto proprio bene“, dice Erik. Dopo pochi mesi Crepaldi è già in tenuta da gioco. Siamo a maggio di quest’anno: “So che potrebbe sembrare strano ma è così: non sto ingigantendo la situazione, il miglioramento è rapidissimo. Sono riuscito a recuperare dal punto di vista fisico e atletico più velocemente del previsto. Nell’ultimo periodo ho potuto lavorare sui colpi: è come essere tornato indietro ai tempi dell’Under 10. Non dico come ai primi giorni di scuola, ma quasi”.

IL RECUPERO LAMPO – Eppure le lunghe degenze che lo hanno costretto a diversi spostamenti – prima a Novara, poi Vercelli e Alessandria – non facevano presagire un recupero lampo. Lui afferma che è “anche merito della meditazione, delle preghiere quotidiane e dell’affetto che la famiglia e migliaia di persone hanno dimostrato sin dal primo giorno di ricovero“. Erik è ansioso di ricominciare, gli allenamenti a Castano Primo si susseguono, le tappe vengono bruciate con la stessa rapidità dei progressi del vercellese. Lavoro con alcuni colleghi di seconda categoria” – afferma Erik. “Ogni settimana che passa le sensazioni sono sempre più positive: sto esercitandomi sui colpi in spostamento per riacquisire i movimenti necessari ad arrivare con i passi corretti sulla palla”. Poi una promessa, e una data fissata ad ottobre: “Sogno di poter indossare di nuovo la divisa del Maglie per giocare il campionato a squadre di serie A2“.

IL RIORNO IN CAMPO – Poi la promessa prende forma, fino a diventare realtà. Siamo al presente, per la precisione a novembre 2022. Sesta giornata del del campionato di Serie A2, si sfidano il CT Maglie contro il TC Baratoff. La partita è un doppio. Erik Crepaldi è in campo per il Maglie con il compagno Fabrizio Ornago. I loro avversari sono la coppia Femia/Cambrini. Sono passati più di 14 mesi dall’incidente, ma è adesso è solo un ricordo: “Dopotutto – spiega – io non ricordo nulla dell’incidente, per me è come se non fosse mai successo”.

La partita alla fine la vincono loro. Erik a fine match è travolto dall’emozione ripensando al percorso che lo ha portato a questa vittoria: “All’inizio del match – racconta – ero tesissimo, poi mi sono rilassato ma sul 6-3 5-2 ho iniziato a sentire le gambe che tremavano, la gola ha iniziato a stringersi, gli occhi si sono riempiti di lacrime. Lì ho avvertito di aver realizzato il desiderio cullato sin da quando mi sono svegliato dal coma. In un attimo ho rivissuto l’intero percorso: io sul letto in neurologia, poi quando provavo a camminare senza riuscirci, più tanti altri passaggi“.

L’AMORE DI CHI TI VUOLE BENE – Erik dice che senza l’aiuto della Mxp Tennis Academy, con cui lavora da inizio 2021, non ce l’avrebbe mai fatta. “Anche loro – parla Crepaldi – hanno vissuto da vicino ciò che mi è successo, mettendo poi un’attenzione enorme per aiutarmi a riprendere. Siamo partiti di nuovo dalle basi: dalla tecnica dei colpi, degli spostamenti, dal lavoro atletico. Mi sento bene ad allenarmi con loro: mi hanno accompagnato a raggiungere il mio sogno”. Un sogno che ha preso forma da quel risveglio dal coma, per un ragazzo che non ha mai smesso di crederci. Non ce l’ho fatta da solo, ce l’abbiamo fatta tutti: io, la mia ragazza Federica, la mia famiglia e la gente che per mesi mi ha fatto sentire un affetto enorme”.

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