Ci sarà sicuramente un sesto italiano (almeno) ad affiancare i cinque big del movimento maschile nel tabellone principale dell’Australian Open 2023. Mattia Bellucci e Luciano Darderi, infatti, hanno vinto i rispettivi match del secondo turno delle qualificazioni e al prossimo round – quello decisivo – si troveranno l’uno contro l’altro: sarà un peccato perdere per strada uno dei due, ma possiamo consolarci con la certezza di avere un altro nostro rappresentante nel main draw. Oltre a questa certezza, rimane poi un’altra speranza di aumentare il contingente italiano: è ancora in corsa anche Matteo Arnaldi che ha lottato e vinto contro l’australiano Bolt, superato al terzo set (5-7 7-5 6-4). Il classe 2001 di Sanremo dovrà affrontare, nella notte italiana tra mercoledì e giovedì, un altro giocatore di casa: il campione di Wimbledon – in doppio – Max Purcell. Se tre azzurri torneranno in campo per l’ultimo di qualificazione, quattro, invece, si sono fermati al secondo: si tratta di Mager, Zeppieri, Brancaccio e Pellegrino.
Come Arnaldi, anche Darderi, il più giovane tra gli azzurri rimasti in gara nel tabellone cadetto, ha affrontato e sconfitto in tre set (7-5 1-6 6-1) un australiano, Dane Sweeny. Dopo un brutto secondo set, Luciano ha trovato la forza per annullare tre palle break nel primo game del parziale decisivo ed è così riuscito a far girare il match dalla sua parte. Bellucci, invece, si è scontrato con il coetaneo Francesco Passaro e lo ha battuto in due set (7-6 6-3): particolarmente intenso è stato il primo parziale, in cui i due azzurri si sono scambiati tre break a testa prima di arrivare al tie-break.
Chi uscirà vincitore dal prossimo derby italiano entrerà per la prima volta nel tabellone principale di un major: Darderi, infatti, aveva disputato le qualificazioni solo all’ultimo US Open fermandosi al primo turno, mentre per Bellucci questo a Melbourne è l’esordio assoluto in un contesto Slam. Anche Arnaldi, dopo due tornei di qualificazione non andati a buon fine nel 2022, proverà a conquistarsi la possibilità di giocare il primo match della carriera in uno Slam.
Passando alle note negative della giornata, non sono pochi i rimpianti soprattutto per due dei quattro azzurri eliminati: Zeppieri non ha concretizzato tre match point nel super tie-break del terzo set contro lo svizzero Riedi, vincitore dopo due ore e mezza di grande battaglia (3-6 7-6 7-6 il punteggio finale con Giulio che, tra l’altro, aveva anche avuto un break di vantaggio all’inizio del secondo set) e anche Brancaccio, reduce dalla vittoria nel Challenger di Noumea, si è arreso al terzo set dopo aver vinto il primo (a spuntarla è stata la wild card australiana Schoolkate, numero 365 del mondo). Mager, invece, ha ceduto in due set (6-2 7-6) all’ucraino Krutykh che ha approfittato delle difficoltà del ligure al servizio (7 doppi falli per lui). Con un punteggio simile (6-2 7-5) si è fermata la corsa anche di Pellegrino, sconfitto dall’ungherese Piros.
Tra gli altri match della mattinata e del pomeriggio australiano spiccano la sconfitta del numero 1 del tabellone delle qualificazioni Tabilo per mano dell’austriaco Ofner, quella di Paire (eliminato in due set da Mmoh), la vittoria del semifinalista delle ultime Next Gen di Milano Stricker, a caccia del suo primo main draw Slam, su Krueger, e quella di Brandon Holt – il figlio di Tracy Austin che sembra esaltarsi negli Slam – su Elias.