Toni Nadal su Rafa: “Trofeo al Roland Garros, poi si vedrà”

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Toni Nadal su Rafa: “Trofeo al Roland Garros, poi si vedrà”

Lo zio di Rafa Nadal parla di formazione tennistica e caratteriale, dell’incontro con Auger-Aliassime e di Novak Djokovic

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“Penso che qualsiasi allenatore debba adattare ciò che insegna all’allievo, pur sapendo che in molte circostanze non funziona. In ogni caso, ci sono principi che devono restare immutati”. Comincia così Antonio Nadal Homar la non insolitamente lunga intervista a Vanity Fair.

Lasciata la racchetta perché non si considerava abbastanza forte, lo zio ed ex allenatore di Rafael Nadal ha cominciato a dare lezioni di tennis mentre studiava giurisprudenza. Il piano era diventare avvocato, ma non sarebbe andata proprio così. Ha cominciato allenando i figli dei soci del Club Tenis Manacor. Poi, il nipotino, “poco complicato e obbediente. Gli dicevi qualcosa e lui la faceva senza fiatare, non come altri bambini indisciplinati che cercano di metterti in difficoltà”.

Contrariamente ad alcuni – se non parecchi – suoi colleghi, è molto raro vedere Rafa dare in escandescenze o mancare di rispetto a qualcuno sul campo. Toni dà il merito ai genitori e a Rafa stesso, aggiungendo che ciò va di pari passo con la la formazione tennistica. “Per esempio, non gli avrei mai permesso di rompere intenzionalmente una racchetta, perché quello è il mio modo di intendere il mondo. Il fatto che poi non l’abbia mai rotta è però una questione di educazione che gli hanno dato i suoi genitori. Se trovi persone che non hanno imparato l’educazione a casa, è complicato”.

 

Un tema, quello della primaria importanza della formazione del carattere rispetto a quella tecnica che ricorre nel suo libro “Tutto si può allenare” (traduzione letterale, non c’è una versione italiana). Perché, se è evidente che per svolgere qualunque attività è necessario apprenderne le specificità tecniche, “giocare a tennis o a calcio è anche questione di carattere. So che, se hai un carattere ben formato, è molto più facile avere una buona qualità tecnica. Per imparare qualsiasi sport, devi fare molte ripetizioni. Per farlo e con successo, bisogna avere un buon atteggiamento e una buona predisposizione. Senza l’atteggiamento necessario, l’apprendimento non progredisce come dovrebbe”.

Su quanto duro e autoritario sia stato nei confronti del nipote, Toni non nasconde che siano necessari quando si hanno grandi ambizioni: “Non c’è scelta. Viviamo in un mondo altamente competitivo. Quindi, in cosa differisci dagli altri tennisti? Colpisci forte, corri veloce e ti concentri, tutto al massimo possibile, ma è difficile farlo se non ti alleni secondo le più alt pretese. Nella vita bisogna essere coerenti con ciò che si sceglie. Se si sceglie di essere un grande giocatore o di eccellere in qualsiasi attività, è quasi impossibile non fare un allenamento impegnativo. Se scegli di entrare nell’avvocatura dello Stato o di essere un grande imprenditore, non puoi lavorare come uno che va a fare un lavoro normale dalle otto alle tre del pomeriggio e poi si dimentica del lavoro fino al giorno dopo. Questo è il mio modo di intendere il mondo”.

Insomma, le basi del metodo Nadal sono piuttosto chiare. Da quasi due anni, Antonio siede nell’angolo del classe 2000 Felix Auger-Aliassime, quindi vediamo come si adatta la sua Weltanschauung a qualcuno con cui ha iniziato quando non era più un ragazzino. Gli ha chiesto subito quale fosse la sua aspirazione: “Mi ha risposto ‘qualunque cosa’, il che è molto difficile, gli ho detto, perché è quello che vogliono anche Medvedev, Tsitsipas… quindi bisogna spingersi al limite. Ma devi essere preparato al fatto che, pur provandoci, potrebbe non funzionare”.

Al momento dell’intervista, era ancora in corso l’Australian Open, dunque non c’era ancora stato l’aggancio di Novak Djokovic a Rafa a quota 22 Slam, quella che per qualcuno pare diventata l’unica corsa tennistica degna di nota, sminuendo così non solo tutto il resto del Tour – vale a dire giocatori ed eventi –, ma il peso degli stessi titoli Major. A ogni modo, non è che Toni possa fornire una previsione tanto diversa da chiunque altro su chi dei due avrà la meglio: “Ovviamente Djokovic è in una posizione migliore perché continua a giocare ad altissimo livello e non ha problemi fisici. È il favorito per vincere l’Australian Open e Wimbledon. Ma nel mondo dello sport le cose cambiano molte volte da un giorno all’altro. Ci sono momenti che ti fanno cambiare idea. Non lo so, chiunque può finire per essere il numero uno in questo conteggio”.

Anche sul fatto che Novak risulti antipatico a qualche appassionato, Toni si tiene sul classico: “Non so perché e nemmeno me ne preoccupo molto. Penso che il problema sia dovuto alla sua irruzione nella rivalità tra Federer e Rafael, un confronto che piaceva alla gente. Penso che non sia mai riuscito ad essere amato come gli altri due, e che il suo comportamento in campo a volte sia stato un po’ più complicato. Ho un buon rapporto con lui. Oltre ad essere un grande campione, ha sempre avuto un buon rapporto con me. Ci sono persone a cui piace Rafael, ad altre Federer e altre ancora Djokovic. È vero che a quasi nessuno non piace Federer, a poche persone non piace Rafael ed è probabile che Djokovic abbia un detrattore in più rispetto a loro due. Ma non so esattamente cosa sia”.

Non resta che l’ultimo, imprescindibile argomento, peraltro introdotto da quel richiamo all’assenza di problemi fisici di Nole, quello alla base della rumorosa battuta di qualche anno fa i cui echi non si sono ancora spenti, “Rafael es una persona lesionada que juega al tenis”, per la quale avrebbe poi chiesto scusa (solo) al nipote. “Dopo tanto tempo e dopo aver avuto tanti problemi nell’ultimo anno che ha finito con troppi infortuni, i piani futuri non vanno oltre il prossimo torneo. Non sai mai veramente come andranno le cose. È vero che il corpo di Rafael è stato particolarmente colpito, ma è anche vero che è nel circuito professionistico da quando aveva 16 anni ed è una cosa che si paga: è facile che il corpo ceda da un giorno all’altro. Confido che possa sollevare il trofeo del Roland Garros quest’anno e poi vedremo”.

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Credit Suisse, la grande crisi della banca elvetica minaccia la partnership con Federer

A rischio l’accordo milionario tra Federer e Credit Suisse: Roger continuerà a “salutare” i viaggiatori dell’aeroporto di Kloten?

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Da Federer al calcio, la crisi di Credit Suisse investe il mondo dello sport svizzero. Il crollo del colosso bancario svizzero crea scompiglio tra i milioni di risparmiatori e le principali discipline sportive a cominciare dal calcio. Credit Suisse è diventato title sponsor tra gli altri anche della Super League svizzera, la massima divisione del paese.

Ma non c’è solo il calcio, anzi. Il quotidiano tedesco “Blick” si chiede se Federer continuerà a essere testimonial di Credit Suisse. Uno degli sportivi più importanti della storia dello sport vantava un accordo di circa 10 milioni di euro all’anno prima di appendere la racchetta al chiodo. La cifra sarebbe rimasta la stessa con l’immagine di Federer appare all’aeroporto di Kloten, e non solo, per salutare i passeggeri in arrivo con al fianco il logo dell’istituto di credito a un passo dal fallimento. Inoltre, il legame con Federer ha portato la banca a sponsorizzare anche la Laver Cup, ideata dallo stesso ex tennista. E adesso che succede? Il quotidiano tedesco ironizza chiedendosi se Federer continuerà a salutare tutti dall’aeroporto o se il “ciao” sarà al “Credit Suisse” e basta.

La Svizzera rischia di ritirare persino la propria candidatura ad ospitare i campionati europei di calcio femminile del 2025. E la lega elvetica sembra essere tra le favorite per l’appalto. La decisione arriverà il prossimo 4 aprile, ma ora il governo e i vertici della lega stessa temono che il fallimento della Credit Suisse, partner principale, possa far perdere punti alla candidatura.

 

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WTA Miami qualificazioni: Gracheva ancora in tabellone principale. Dentro anche Muchova e Tsurenko

Bjorklund sorprende Zidansek. Hunter, Golubic e Siegemund conquistano il tabellone principale

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Lesia Tsurenko - WTA Hua Hin 2023 (foto: twitter @ThailandOpenHH)
Lesia Tsurenko - WTA Hua Hin 2023 (foto: twitter @ThailandOpenHH)

Ultimamente, accade spesso di leggere nomi di spicco nei tabelloni di qualificazioni femminili dei grandi tornei e il Miami Open presented by Itaù non fa eccezione. L’unica italiana presente nel tabellone cadetto era Sara Errani, eliminata al primo turno da Jodie Burrage, n. 132 WTA. Ieri, lunedì 20 marzo, si sono conclusi tutti gli incontri validi per l’ingresso nel tabellone principale e si conoscono quindi tutti gli incontri di primo turno. Ecco tutti i risultati.

Non sorprende la vittoria di Varvara Gracheva, n. 1 del seeding che dunque giocherà nel tabellone principale di entrambi gli eventi del Sunshine Double passando dalle qualificazioni. Da continuità agli ottimi risultati di questo inizio di stagione 2023 (finale ad Austin, ottavi di finale ad Indian Wells). Si è sbarazzata della statunitense Peyton Stearns col punteggio di 7-6(6) 6-1, ventunenne di Cincinnati che al secondo turno di qualificazioni aveva sorpreso Rebecca Peterson.

Ancor meno sorprende la notizia della qualificazione di Karolina Muchova. Fermata ai quarti di finale a Indian Wells dalla futura campionessa Elena Rybakina, la ceca ha vinto le due partite del tabellone cadetto con estrema facilità: doppio 6-1 al primo turno a Heather Watson e 6-1 6-3 nel turno decisivo a Kristina Kucova. Il sorteggio l’ha sistemata nella parte bassa del tabellone: al primo turno affronterà l’elvetica Jil Teichmann e potrebbe trovare agli ottavi Caroline Garcia.

 

Si qualifica anche Lesia Tsurenko, protagonista nella settimana californiana di un ritiro riconducibile ad attacchi di panico, che è tornata in campo a Miami e ha avuto ragione di Harriet Dart in due set, 7-6(4) 6-2. Al primo turno la attende una difficile sfida a Leylah Fernandez. La finalista del doppio femminile di Indian Wells, Laura Siegemund, conferma il buon periodo di forma con la qualificazione al tabellone di singolare di Miami, avendo ragione della connazionale Eva Lys che sfiora per la seconda settimana la qualificazione al tabellone principale di un WTA 1000. Sarà l’avversaria di Mayar Sherif. Un’altra teutonica, Anna-Lena Friedsam, fermata la settimana scorsa nell’ultimo turno di qualificazioni dalla solita Gracheva, si regala il tabellone principale di Miami grazie alle vittorie su Olga Danilovic e Dayana Yastremska.

La sorpresa è sicuramente Mirjam Bjorklund. La svedese che sarà l’avversaria di Jasmine Paolini ha sconfitto al primo turno di qualificazione la numero 5 del seeding, Ysaline Bonaventure e ha completato l’opera con la vittoria sulla ben più quotata Tamara Zidansek col punteggio di 6-3 3-6 6-4. La canadese Katherine Sebov, avvezza a frequentare per lo più il circuito ITF, onora la wild-card concessa dagli organizzatori e contro pronostico conquista il tabellone principale. Al primo turno la sfida è alla giovanissima Linda Fruhvirtova.

ULTIMO TURNO DI QUALIFICAZIONI FEMMINILI

[1] V. Gracheva b. P. Stearns 7-6(6) 6-1

[15] A. Friedsam b. D. Yastremska 1-6 7-6(0) 6-3

S. Hunter b. K. Juvan 6-4 6-3

[4] K. Muchova b. K. Kucova 6-1 6-3

M. Bjorklund b. [22] T. Zidansek 6-3 3-6 6-4

K. Sebov b. J. Burrage 6-7(2) 7-5 6-3

[16] A. Schmiedlova b. E. Navarro 7-5 2-6 6-1

[14] V. Golubic b. [8] V. Tomova 6-2 6-3

N. Hibino b. [19] M. Frech 6-4 7-6(5)

[21] T. Martinocova b. [10] J. Grabher 4-6 6-3 6-2

L. Siegemund b. [24] E. Lys 7-5 6-1

[12] L. Tsurenko b. [20] H. Dart 7-6(4) 6-2

IL TABELLONE COMPLETO DEL WTA 1000 DI MIAMI

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WTA Miami, focus sulle azzurre: sorteggi alla portata per Giorgi e Paolini. Pesca male Bronzetti

Bronzetti unica italiana nella parte bassa del tabellone. Trevisan, Giorgi e Paolini puntano agli ottavi

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Camila Giorgi - Merida 2023 (Foto Twitter @WTAMeridaOpen)

Il circuito non si ferma e vola dal tennis paradise californiano al caldo umido di Miami in Florida per il secondo e ultimo appuntamento del Sunshine Double 2023. Nel tabellone femminile saranno cinque le tenniste azzurre a scendere in campo per cercare qualche buon risultato che ultimamente fatica ad arrivare. La sempiterna Sara Errani ha giocato le qualificazioni come testa di serie numero 13 dopo essere rientrata in top 100 dopo quattro anni e mezzo ma i soliti problemi al servizio le sono costate la sconfitta al primo turno dalla britannica Jodie Burrage.

Ben quattro delle nostre tenniste si trovano nella parte alta del tabellone. Martina Trevisan, in forza della testa di serie numero 25 ha ottenuto un bye al primo turno e al secondo turno affronterà la vincente tra Nao Hibino e Danka Kovinic, avversarie ampiamente alla portata della mancina toscana. Contro la giapponese, Martina è avanti 2-0 negli scontri diretti – l’ultimo incontro risale allo scorso ottobre sul veloce del Guadalajara Open dove vinse l’azzurra in due set 6-4 6-3. Contro la montenegrina, Martina è indietro 0-1 nell’unico precedente giocato lo scorso aprile sulla terra spagnola dell’Andalucia Open. Se dovesse superare il secondo turno, al terzo turno Martina si regalerebbe la sfida alla numero uno del mondo Iga Swiatek, in cui la toscana partirebbe nettamente sfavorita ma sappiamo come le grandi battaglie riescano ad esaltare la tenacia e la determinazione della numero 24 WTA.

Primo turno più agevole, almeno sulla carta, per Jasmine Paolini. L’avversaria contro cui scenderà in campo oggi, martedì 21 marzo alle ore 17:30 circa è Mirjam Bjorklund. Passata dal tabellone di qualificazione, numero 149 WTA, la 24enne svedese è famosa più per essere la fidanzata di Denis Shapovalov che per i risultati ottenuti nel rettangolo di gioco. Tra le due non ci sono precedenti. Il tennis di Bjorklund non dovrebbe creare troppi grattacapi a Jasmine che deve riscattare la prematura uscita da Indian Wells contro Tatjana Maria. Al secondo turno troverebbe Jelena Ostapenko che, dopo l’exploit di inizio anno con i quarti dell’Australian Open, non è più riuscita a trovare continuità. Se Jasmine sarà brava a sfruttare questa occasione, anche il terzo turno – contro Haddad Maia, può essere alla sua portata. Più difficile superare gli ottavi di finale dove dovrebbe giungere rapidamente Iga Swiatek.

 

Alle 18:30 circa, Camila Giorgi è chiamata a una grande sfida contro Kaia Kanepi. L’unico precedente è a favore della tennista di Macerata ma risale al 2016, un’era tennistica fa. La 37enne estone negli ultimi tre tornei (Australian Open, Dubai e Indian Wells) non è mai riuscita a superare il primo turno, segno che forse il tempo è davvero tiranno. Invece per quanto riguarda Giorgi, in questo 2023 è già arrivata la prima affermazione al torneo di Merida e si presenta per questo match come favorita. Le due hanno un tennis abbastanza speculare: tirano forte, fortissimo, da fondo campo con poche variazioni e si prospetta un sfida della serie “vince chi sbaglia di meno”. Ad attendere la vincente di questo match al secondo turno, Vika Azarenka contro cui Camila conduce 2-1 gli scontri diretti, l’ultimo dell’agosto 2019 nella Rogers Cup. Lo spicchio di tabellone in cui è inserita la maceratese è quantomeno abbordabile: a parte la bielorussa, fino agli ottavi dove troverebbe Jessica Pegula che l’ha sconfitta la settimana scorsa a Indian Wells, ci sono avversarie alla sua portata.

Alle 16:00, primo incontro sul campo 7, Elisabetta Cocciaretto esordisce a Miami contro Marta Kostyuk, fresca vincitrice del WTA di Austin ma eliminata al primo turno di Indian Wells la scorsa settimana per mano di Rebecca Peterson. Le due si affrontano per la prima volta in carriera. Le forze in campo attualmente si equivalgono e il tennis dell’ucraina non dovrebbe creare grossi problemi all’azzurra. Come per Trevisan, anche per Cocciaretto è importante ritrovare la vittoria; al secondo turno, c’è Anastasia Potapova, ammonita dalla WTA la settimana scorsa per aver indossato la maglietta dello Spartak Mosca, con la quale Elisabetta è avanti 1-0 negli scontri diretti. Raggiungere e giocarsi il terzo turno contro, presumibilmente, Coco Gauff non è insperabile.

L’unica azzurra nella parte bassa del tabellone è Lucia Bronzetti. Un primo turno davvero ostico per la romagnola opposta alla teenager ceca Linda Noskova, protagonista di un inizio di stagione eccezionale – finale ad Adelaide 1, quarti a Lione e terzo turno a Indian Wells. Lucia non vince una partita dal 7 gennaio scorso (in United Cup contro Grammatikopoulou) e questo sorteggio in Florida non sembra di buon auspicio per ritrovare un po’ di fiducia. Nell’ultimo match tra le due giocato sulla terra di Praga nel settembre 2021 vinse Noskova che all’epoca aveva appena 16 anni. Il secondo turno contro Petra Kvitova sembra davvero lontano. Ricordiamo che l’anno scorso Lucia aveva raggiunto gli ottavi di finale in questo torneo e senza la replica del risultato rischia di precipitare in classifica.

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