Sarà dunque l’Argentina Open il primo torneo del 2023 di Carlos Alcaraz, fermo dall’infortunio agli addominali patito a Parigi-Bercy, al quale si è poi aggiunto quello al muscolo semimembranoso rimediato in allenamento. Impossibilitato a difendere la vetta del ranking, l’attuale n. 2 del mondo guida il seeding di un tabellone non esattamente spettacolare, con un taglio al n. 81 (Sousa) e Ramos-Viñolas, n. 54 ATP, come ottava testa di serie. A proposito di seeding, dietro ad Alcaraz troviamo nell’ordine Cameron Norrie e Lorenzo Musetti, mentre il quarto a usufruire di un bye è il finalista dell’edizione 2022 Diego Schwartzman, ora alle prese con un periodo complicato.
Addentriamoci negli accoppiamenti iniziando dagli azzurri e precisamente da Fabio Fognini, estratto contro il serbo Laslo Djere, n. 62, contro il quale è 1-1 nei precedenti. Chi vince trova Alcaraz, quindi una posizione non fortunatissima, per quanto oltre tre mesi lontano dalle competizioni disegnino un punto interrogativo sulla condizione del classe 2003 di Murcia. Musetti attende l’esito del match tra Thiago Monteiro e Pedro Cachin, che potremmo indicare come due amanti della terra battuta, ma alzi la mano chi dei presenti nel draw non la cita come superficie preferita. Sorteggiato nella parte bassa, Lorenzo ha dalla sua parte il n. 7 Molcan (primo turno contro Thiem) e Norrie, dunque la rivincita di Amburgo potrà realizzarsi solo in finale. Manca all’appello il campione uscente Casper Ruud.
Il tabellone:
