Il periodo-no di Schwartzman: una vittoria dallo US Open in poi. "Ho passato due settimane in clinica per mio padre"

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Il periodo-no di Schwartzman: una vittoria dallo US Open in poi. “Ho passato due settimane in clinica per mio padre”

Con la sconfitta a Cordoba contro Juan Manuel Cerundolo, il nativo di Buenos Aires ha perso il primato di n.1 argentino dopo 141 settimane consecutive

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Diego Schwartzman - ATP Cordoba 2021 (via Twitter, @CordobaOpen)
 

Con la sconfitta subita a Cordoba per mano di Juan Manuel Cerundolo, Diego Schwartzman ha perso 8 delle ultime 9 partite di singolare sul circuito ATP (a cui si aggiunge un match di Laver Cup). Crisi nera per l’ex top ten argentino. L’unica vittoria dallo US Open 2022 in poi l’ha raccolta all’Australian Open, superando in quattro set l’ucraino Krutykh prima di essere sconfitto al secondo turno in maniera netta (6-1 6-4 6-4) dall’americano Jeffrey John Wolf – che poi ha raggiunto gli ottavi. Il ritorno nella madre patria fin qui non ha fatto bene al Peque, sconfitto all’esordio nel torneo ATP 250 sulla terra rossa in corso in questi giorni.

Le brutte notizie per lui non finiscono qui: perché a causa della prematura uscita da Cordoba Schwartzman non sarà più il tennista n.1 argentino, dopo la bellezza di 141 settimane consecutive da detentore del trono albiceleste. Al suo posto ci sarà il fratello del suo giustiziere, Francisco Cerundolo, che è ancora in corsa al Cordoba Open e che quest’oggi affronterà Coria nel derby di quarti di finale. Da un bel po’ di tempo a questa parte il giocatore classe 1992 non mostra in campo quell’attitudine battagliera che lo portò il 12 ottobre 2020 alla posizione di n.8 ATP. Come spiegare quindi questo periodo-no per “El Peque”, l’affettuoso soprannome affibbiatogli dai giocatori del circuito?

A parlarne è lo stesso Schwartzman in conferenza stampa: “Mio padre è stato ricoverato in ospedale per tre settimane ed è stato dimesso solo ieri. Ho passato due settimane in clinica. Non è una scusa, ma forse ho meno pazienza di prima. Sento più frustrazione quando si tratta di giocare. La mia situazione personale mi condiziona. Se mi vedi allenarmi, sto andando molto bene ed è così che mi sento ogni giorno, ma quando è ora della competizione, non mi sento come al solito. A volte ci provo e sbaglio, a volte sono un po’ in ritardo. Difficile trovare un motivo chiaro al di là del fatto che a volte lo sconforto per la situazione personale si combina con un brutto momento a livello di fiducia e ti fa giocare male“.

Schwartzman è ora accreditato nell’entry list sia dell’Argentina Open, altro torneo di casa al via il 13 febbraio. Ora che il padre è stato dimesso, unito alla spinta che può dare giocare davanti al pubblico di casa, potrebbero arrivare tempi migliori per lui, e l’auspicio è che di conseguenza ne possa trarre beneficio il tennis del “Peque con un gran corazón“.

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