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Daria Kasatkina cambia allenatore e si affida a Flavio Cipolla
Il 39enne di Roma, ex n°70 ATP, sostituirà Carlos Martinez e sarà il nuovo coach di Daria Kasatkina, che vuole ritrovare continuità di risultati

Non è stato un inizio di stagione entusiasmante per Daria Kasatkina, subito eliminata all’esordio al WTA1000 di Dubai da Barbora Krejcikova. La ceca, n°30 del ranking, è riuscita ad imporsi 6-4 4-6 7-5 dopo aver salvato quattro match point nel decimo game del terzo set, conquistando quattro giochi di seguito per chiudere l’incontro. Per la 25enne russa resta il grande amaro in bocca per le chance non sfruttate, specchio di un 2023 in cui di certo non sta dimostrando il valore di una top10.
Dasha, n°8 del mondo, è riuscita a vincere partite consecutive soltanto una volta in sei tornei disputati. Ad eccezione di Adelaide 2 infatti – dov’è giunta in finale, perdendo contro Belinda Bencic – sono arrivate tre eliminazioni al primo turno e due al secondo. Il bilancio complessivo di vittorie/sconfitte è fermo ad un insoddisfacente 5/6 nei primi undici match del 2023, con una delle cinque vittorie che è in realtà arrivata senza giocare, sfruttando il walkover di Paula Badosa in semifinale ad Adelaide 2.
Per provare ad invertire la rotta Kasatkina ha deciso di cambiare allenatore, separandosi dopo quasi quattro anni da Carlos Martinez (intervistato dal Direttore Scanagatta a maggio dello scorso anno) e affidandosi a Flavio Cipolla, ex tennista professionista che in carriera è stato anche n°70 ATP. “È stato complicato concludere una relazione lavorativa così lunga – ha confessato la russa nel vlog della fidanzata Natalia Zabiiako (segue link del video a fine articolo). “È normale avere un po’ di paura a compiere certi cambiamenti, soprattutto se avvengono durante la stagione e se ti affidi ad una persona che non conosci“.
Cipolla e Kasatkina hanno in realtà già iniziato a lavorare insieme prima dello swing in Medio Oriente, con l’italiano che era stato riconosciuto a Doha nell’angolo della russa al fianco della fidanzata e del fratello di Dasha. Al momento pare che i due siano giunti ad un accordo che prevede una sorta di periodo di prova, in cui sarà necessario conoscersi meglio e capire su quali aspetti lavorare maggiormente.
“Il primo allenamento di Flavio e Daria è stato il giorno stesso dell’esordio a Doha. Il cambio di rotta, rispetto a Martinez, è dunque stato più brusco del previsto“ – ha proseguito Zabiiako nel corso della discussione. “Per me e il mio nuovo allenatore è una situazione complicata“ – ha aggiunto Kasatkina, anche perché “lui non mi conosce e io non conosco lui. Flavo non sa ancora bene che cosa dire, quando dirlo e che cosa è invece meglio non dire. È complicato, e questo è il motivo per cui di solito è meglio cambiare allenatore a fine stagione, prima dell’inizio della pre-season, in modo da potersi prima di tutto conoscere. Ci sono situazioni impossibili da pronosticare come questa, ma ogni azione è pensata per poter ottenere i migliori risultati“.
ATP
ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card
Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.
Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.
Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.
ATP
ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere
La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.
Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.
Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.
Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.
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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF
L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.
Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…
Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.
