Re Djokovic: un numero 1 più della Graf (Giammò). Intervista a Pescosolido: "É un Sinner più maturo"(Ercoli). Sonego lotta. Djokovic, nuovo record (Bertellino)

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Re Djokovic: un numero 1 più della Graf (Giammò). Intervista a Pescosolido: “É un Sinner più maturo”(Ercoli). Sonego lotta. Djokovic, nuovo record (Bertellino)

La rassegna stampa di martedì 21 febbraio

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Re Djokovic: un numero 1 più della Graf (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Tra meno di una settimana, e a quasi un mese di distanza dal suo decimo trionfo in Australia, Novak Djokovic tornerà in campo a Dubai, un Atp500 da lui già vinto cinque volte in carriera. Lo farà da n.1 del mondo, e quella sarà la sua 378° settimana complessiva alla testa del ranking, così staccherà Steffi Graf ferma a quota 377 e potrà intestarsi l’ennesimo record di una carriera destinata ad aggiornarne ancora altri nel corso dei prossimi anni. Se le tappe negli Emirati, così come Rio de Janeiro e Acapulco, rappresentano per i suoi colleghi le ultime occasioni per affinare la condizione in vista dei due Masters 1000 di Indian Wells e Miami, per Nole al contrario la sosta rischia di essere l’unica presente nel suo calendario prima di rivederlo al via della stagione sui campi in terra battuta europei fissata ad inizio maggio. Nulla di nuovo infatti sembra filtrare per lui dal fronte americano […] Le diplomazie sono al lavoro da tempo. Quanto accaduto in Australia di recente, e la consuetudine con cui ormai da tempo negli States si son ripresi ad organizzare eventi in grande scala aperti al pubblico, sono le due argomentazioni su cui si proverà a puntare nella speranza di ottenere un allentamento nelle linee guida […] A sperarci è soprattutto il direttore del torneo di IW Tommy Haas. «Sarebbe bello – aveva dichiarato l’ex n.2 del mondo – se anticipassero la scadenza e sarebbe bello vederlo giocare a IW e a Miami. Credo voglia venire a giocare, quindi dovremmo dargliene la possibilità. Sarebbe una disgrazia se non giocasse questi tornei, se non gli fosse permesso di venire». Che Djokovic voglia essere al via del Sunshine Double non c’è alcun dubbio […] Suo fratello Djordje, inoltre, a pochi giorni di distanza dalle dichiarazioni rilasciate da Haas, ne ha consegnate altre all’agenzia di stampa serba Tanjung in cui ha rivelato la richiesta di un permesso speciale inoltrata da Novak alle autorità statunitensi per permettergli di entrare nel paese: «Sfortunatamente, è una cosa che non possiamo gestire. A Novak serve un permesso speciale per entrare, dal momento che gli Usa non fanno ancora entrare le persone non vaccinate nel Paese. Mancano alcuni giorni alla decisione, speriamo in un esito positivo». Di sicuro in America ci sarà Carlos Alcaraz, fresco vincitore dell’Open di Buenos Aires, primo torneo da lui giocato dopo un’assenza di quasi tre mesi. I 250 punti vinti in Argentina hanno ridotto il gap che nel ranking lo separa da Djokovic (distante oggi 590 punti), ma il bottino accumulato tra IW e Miami dal murciano l’anno scorso è di quelli ricchi […] Il suo obiettivo è quello di riprendersi lo scettro di n.1. Se in America, con Nole assente, o in Europa, a dividersi il campo, lo dirà il tempo. Il loro braccio di ferra è appena iniziato.

Intervista a Stefano Pescosolido: “É un Sinner più maturo e meno prevedibile” (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)

«Le partite contro Medvedev, Djokovic e Tsitsipas sono quelle che ti fanno crescere. Sono pochi i tennisti che ti obbligano a giocare per più di due ore senza cali: questo fa la differenza là in alto». Stefano Pescosolido non ha dubbi, elogia Sinner e individua il prossimo step […] Le settimane di Montpellier e Rotterdam hanno permesso all’allievo di Vagnozzi di riprendere quota nel ranking mondiale (n.12 ATP) e di fare punti pesanti per la Race. Adesso per i titoli importanti è negli scontri diretti che va fatto il salto di qualità. Come le é sembrata la prestazione di Sinner nella finale con Medvedev? «Jannik ha giocato un’ottima finale. Nel primo set è stato ordinato tatticamente, poi negli altri due Medvedev è cresciuto molto […] per battere questo tipo di giocatori il servizio deve funzionare meglio; anche se capisco non sia facile tenere alta l’intensità sopra le due ore, ma a questo servono le partite contro i migliori. Domenica abbiamo visto come la qualità di un Medvedev ti porta a pensare su ogni scambio e ti consuma mentalmente». Ha menzionato Il servizio, ma le chiedo in generale nel medio periodo dove Jannik potrà crescere. «Quando dico che deve funzionare meglio non mi riferisco al numero di ace, ma alla costanza. Nell’ultimo periodo da questo colpo ha iniziato ad ottenere sempre di più, ma ci sono ancora momenti del match in cui non trova più la prima […] Sinner tatticamente è maturato ed è più imprevedibile. la palla corta è un’ottima aggiunta e farà la differenza soprattutto sulla terra, dove si usa un po’ di più. Il numero maggiore di discese a rete è una logica conseguenza della pressione che mette da fondo campo e questo gli consente di togliere pressione ai colpi a rimbalzo. Il percorso intrapreso sta toccando i tasti giusti». Ogni anno che passa ci si aspetta qualcosa in più. Lui come sta gestendo le pressioni? «Jannik ha ventun’anni, ma mentalmente lo vedo pronto. Nei momenti importanti sa gestire tante situazioni […] Il suo lavoro non sarà influenzato dalle aspettative che si fa la gente su di lui». In due mesi Sinner ha risalitito la classifica. Quanto è importante arrivare al punto di evitare i migliori prima dei quarti? «Naturalmente è un grande vantaggio […] Sinner sta raccogliendo i premi per la sua crescita e le posizioni recuperate rispecchiano il suo percorso tecnico. Poi contro i migliori ci devi giocare sempre e lì a volte sono più le condizioni di gioco che il turno a fare la differenza». Adesso è quinto nella Race per le ATP Finals con 775 punti. Troppo presto per sognare? «La situazione è molto buona considerando che ancora non si è giocato neanche un Masters 1000. Le qualificazioni di Djokovic, Medvedev, Tsitsipas e Alcaraz le do per scontate, salvo eventuali infortuni, poi ci sono dei giocatori leggermente sotto che dovranno conquistarsela e Jannik lo vedo […] Anche per Sinner c’è l’incognita infortuni, ma in queste due settimane l’ho visto bene: Torino è un obiettivo realistico».

Sonego lotta, ma spreca. Djokovic, un altro record (Roberto Bertellino, Tuttosport)

La sfida dei “guerrieri”, da sempre capaci di esaltarsi nella lotta, è andata dopo due ore e mezza di gioco al più esperto e titolato, Sir Andy Murray. Lorenzo Sonego non ha sfruttato le occasioni che si è procurato con alcune giocate di classe ed è caduto sul più bello (4-6 6-1 7-6 lo score). Il set più spettacolare è stato l’ultimo, con grande equilibrio rotto dal tie-break, dopo i tre match point avuti dal torinese sul 5-4 servizio Murray, due consecutivi, cancellati dallo scozzese. Sonego è stato abile a portarsi sul 3-0 nel mini contest, con due vantaggi a disposizione, ma improvvisamente si è spento e ha ridato fiato alle speranze del britannico che ha messo a segno sei punti consecutivi, alcuni arrivati da errori assortiti dell’azzurro. Sul 3-6 Sonego ha annullato il primo match point ma sul secondo non ha potuto fare nulla, se non uscire dal campo con non pochi motivi di recriminazione […] Il primo set era andato all’azzurro che si era procurato subito un break conservandolo senza affanni fino alla chiusura nel decimo gioco. Il secondo aveva invece visto il due volte campione di Wimbledon dominare la scena entrando sempre più in ritmo e sigillare la frazione al settimo gioco. Parole di rispetto, al termine di Murray nei confronti di Lorenzo Sonego: «È un tennista aggressivo contro il quale non avevo mai giocato. È stato un match duro nel quale sono stato bravo a rimanere incollato al punteggio anche quando il tie-break finale era sembrato volare via. Ora sguardo al turno successivo che mi vedrà affrontare Zverev, ancora alla ricerca della forma migliore dopo il rientro nel circuito». Nella classifica ATP il miglior azzurro è sempre Jannik Sinner che grazie alla finale raggiunta nel 500 di Rotterdam è salito al 12° posto […] Il ranking è guidato ancora da Novak Djokovic che ha iniziato la 377° settimana da primo della lista, eguagliando il record assoluto detenuto dal 1996 da Steffi Graf. Il serbo ha conquistato per la prima volta l’apice il 4 luglio del 2011 per poi riportarsi in vetta in altre sei occasioni, come accaduto alla tedesca ora moglie di Andre Agassi. Il periodo più lungo di primato targato Djokovic è durato 122 settimane, dal 7 luglio 2014 al 6 novembre 2016. Ha pareggiato il best ranking nella nuova classifica Lorenzo Musetti, n° 18, questa settimana di scena nel 500 ATP di Rio de Janeiro, mentre ha perso un posto Matteo Berrettini, n°24. Passi indietro anche di Fabio Fognini, numero 86 (-20) […] Dominio assoluto nella graduatoria WTA della polacca Iga Swiatek che con la vittoria di Doha ha ulteriormente staccato Aryna Sabalenka, in ritardo di 4800 punti […] Si è ancora avvicinata alla top ten la russa di crescita tennistica italiana e con staff quasi interamente tricolore, Liudmila Samsonova, nuova n° 13 (+2). In casa Italia la migliore è sempre Martina Trevisan, stabile al posto n° 25, seguita da Elisabetta Cocciaretto (54), JasminePaolini (64), Lucia Bronzetti (65) e Camila Giorgi (68).

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