Boris Becker al Financial Times: "Sono ancora in partita. Devo solo giocare meglio"

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Boris Becker al Financial Times: “Sono ancora in partita. Devo solo giocare meglio”

Becker tra soldi e matrimoni: “La prigione voleva liberarsi di me. Tre famiglie, tante entrate, troppe uscite”. “Ho incontrato razzisti e nazisti”. “Futuri talk-show con Jordan e Tyson” La lettera più commovente? “Quella dell’ “odiato” Michael Stich!”

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Boris Becker - Evento Eurosport Melbourne 2020 (foto Eurosport)
 

(traduzione dell’articolo comparso su Financial Times a firma di Henry Mance)

Sono un pessimo passeggero”, dice il sei volte campione Slam e bancarottiere, mentre dà la mancia al cameriere dell’albergo e si dirige verso il posto guida della sua Porsche. Ai tempi in cui giocava, era lui a guidare fino al campo e al ritorno. “Puoi immaginarti Djokovic o Federer fare altrettanto?

Capisco, gli dico, vuoi essere tu in pieno controllo. Lui mi spiega invece che non si sente al sicuro quando è nelle mani degli altri.

 

Quindi io e Boris Becker ci ritroviamo in macchina a Monaco di Baviera. Un mese prima, la città era coperta di neve e lui era in galera. Ora sia lui sia la città sono quasi libere da ciò che prima li teneva prigionieri.

Parcheggiamo all’esterno degli studi di Eurosport. Il 55enne afferra il corrimano e inizia a salire le scale. Il suo ginocchio sinistro, usurato dagli anni passati a servire alla grande, è ora di metallo. Così entrambe le anche e la sua caviglia destra. Quando passa attraverso lo scanner di un aeroporto c’è un gran chiasso. Lui scrolla le spalle: il corpo gli faceva più male dieci anni fa.

Becker entra nello studio e si siede su un divano grigio. I suoi capelli sono molto corti e le gambe rilassatamente divaricate. Tutti sono concordi, è come se non se ne fosse mai andato. Almeno in quest’angolo della tv, Boris Becker è tornato.

Alcune volte dice che è stato via. Una volta scherza riguardo alla sua “vacanza”. Ma Becker è troppo vecchio per gli eufemismi. È finito dentro, in gattabuia, in prigione.

Nell’aprile 2022, gli sono stati inflitti due anni e mezzo. Non era riuscito a pagare un debito di tre milioni e mezzo di euro. Un tribunale ha stabilito che aveva infranto per quattro volte le leggi, soprattutto nel non dichiarare che aveva la proprietà della casa dove la madre vive e nell’aver effettuato pagamenti personali per 427.000 euro da un business account.

È stato una delle più clamorose cadute di una celebrità. Becker era stato il più giovane uomo a vincere Wimbledon. Ha vinto 25 milioni di euro in montepremi. È stato il più famoso sportivo in Germania e il tedesco preferito degli inglesi.

In qualche modo è passato dal servire di fronte al Royal Box al lavorare per Sua Maestà. Ha fatto un grande casino prima: una multa per tasse in Germania; un bambino concepito mentre sua moglie era incinta e in ospedale; un divorzio da detta moglie; un farsesco tentativo di diventare un diplomatico della Repubblica Centrafricana. John McEnroe una volta disse che nessun altro tennista aveva dovuto gestire tanta fama quanto Becker. Ma nessuno si aspettava che sarebbe finita così.

Poi c’è stata una tregua. A fine 2022, con le prigioni inglesi piene fino all’esaurimento, Becker è stato liberato anticipatamente. È tornato in Germania sul jet privato di un amico. Ma il mistero rimane. Come ci si può infilare in un casino simile? Becker era un grande volto della BBC per Wimbledon: informato, gentile, educato. Era tutta una finzione?

Ha acconsentito a parlare con il Financial Times, per la sua prima intervista inglese da quando è stato rilasciato. Indossava lo stesso berretto da baseball che aveva in tribunale. Inquadra il suo ritorno a Monaco come un avvertimento per il principe Harry: “Non dimenticare da dove vieni, perché un giorno potresti aver bisogno di tornarci. E i matrimoni non durano per sempre”.

Quando il lavoro giornaliero di Becker è finito, andiamo in macchina a un ristorante bavarese. Dice che probabilmente è il ristorante in cui ha mangiato più volte in vita sua. Fa strano tornare qui?

No, a sorpresa la sento come una cosa normale. In prigione non ho avuto troppi flashback”, dice con calma. “Dicono che dopo un certo numero di anni il passato ti tormenta mentalmente. Ma sono stato dentro otto mesi e sei giorni, forse troppo poco”.

Inizio a chiedergli del passato. “Che cosa ordiniamo?”, chiede. Scherziamo sulla dieta di Djokovic, il cui coach per tre anni è stato proprio Becker. “La seguiva davvero in modo estremo, tanto che a volte gli dicevo: devi mangiare qualcosa, non puoi vivere solo con l’aria”.

Ci viene data un’area privata, con dei pannelli di legno. “La cella non è troppo più grande di questa sala”, dice. Il giudice che ha inflitto la pena a Becker disse che lui non aveva manifestato segnali di rimorso per quello che aveva fatto. Ora Becker ha un tono differente. “Sono consapevole che mi è stata data una seconda chance”. Si sente lusingato del fatto che Eurosport, Puma e altri partner sono rimasti al suo fianco.

Dentro, ha imparato ad accettare le cose: “Se ti guardi troppo indietro, ti butti giù, accusi la corte o il giudice o Dio o chissà chi, non avrai un grande sollievo. Nel tennis la cosa più difficile è dimenticare il doppio fallo che hai appena fatto o le opportunità perse, molti giocatori non ci riescono. Solo i più bravi riescono a cancellarli dalla testa e guardare avanti alla prossima opportunità. Questo è quello che sto facendo”.

Come ha imparato ad accettare quanto accaduto? “La HMP Wandsworth è una merda. Un posto pericoloso. Dopo la prima settimana ho realizzato che lì si pratica la sopravvivenza, e che se sprecavo energie a pensare al passato, era finita. Avevo bisogno di ogni singola energia mentale per riuscire a sopravvivere ogni singolo giorno. Così non sono impazzito. Il momento in cui arrivano con le chiavi tuttavia lo senti, è un momento che non scordi più”. Ma soprattutto, “Bisogna ammazzare il tempo. Nel mio caso, mentalmente sono abbastanza forte. Ho una buona immaginazione e una buona memoria. Davvero, abiti nella tua testa quando sei dentro”. Si è tenuto occupato pensando a cosa avrebbe fatto se non fosse lì.

La sua fiducia in sé stesso può anche spiegare la sua caduta. Becker ha divorziato dalla prima moglie, Barbara, nel 2001, poco dopo il suo ritiro dal tennis. Si è accordato per un divorzio molto costoso, in più c’erano i milioni da assicurare per la figlia Anna, più altri 6.5 milioni che sono serviti per risolvere il contenzioso col fisco tedesco. Dieci anni più tardi però ha iniziato a saltare i pagamenti – quelli al parrucchiere della seconda moglie Lilly, quelli ai giardinieri della sua villa spagnola, quelli per i propri figli.

Ha ottenuto un prestito di emergenza dal milionario John Caudwell, ma non è riuscito a restituirlo in tre mesi. Il tasso di interesse è salito al 25 per cento. Non ha ipotecato abbastanza velocemente una proprietà. “Non è uno che sa cosa fare quando si parla di finanza”, dice il suo avvocato. Nel 2017, Becker è stato dichiarato fallito. I suoi debiti totali erano di 50 milioni di sterline.

Pensi che le cose siano scontate negli anni, ti piace ascoltare più le persone che ti adulano di quelle che ti criticano”, dice Becker. Ma rimane fedele alla sua linea. La sua condanna è stata “una stupidaggine. Si è trattato di ingenuità, di cattivi consigli. Non c’erano cattive intenzioni. Non ho nascosto soldi sotto al letto. Non ho nascosto soldi in conti esteri. Ma c’è una cosa che ho imparato: devi prenderti cura delle tue cose”.

Becker è stato trattato bene in galera? Lui sospira. “Se il mio nome fosse Peter Smith, e non avessi vinto Wimbledon a 17 anni, l’accusa non mi avrebbe perseguito con 29 capi di accusa (è stato assolto dalla maggior parte di essi, compresi uno collegato all’aver nascosto i suoi trofei di Wimbledon). Ero uno dei loro casi più noti. Ma se non avessi fatto gli errori che ho fatto, loro non avrebbero avuto un obiettivo”.

Secondo alcuni articoli Becker ha ricevuto un trattamento speciale in prigione, come la possibilità di bere il tè con le guardie. “Spazzatura totale”. Ha intrapreso azioni legali contro chi ha detto che se l’è cavata con poco. “Sì, ho ottimi legali specializzati nei media e sì, ho fatto causa a un paio di giornali, ma è abbastanza!”.

A pagina 2 la galera e il rapporto con i figli, la commovente lettera dell'”odiato” Stich

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Pagelle Indian Wells: Alcaraz da numero 1 e la vendetta di Elena

Carlos Alcaraz domina Medvedev e torna in vetta al ranking. Rybakina si prende la rivincita su Sabalenka. Un ottimo Sinner mentre Berrettini…

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È stato un bel torneo, il primo master 1000 della stagione, ma noi dobbiamo prima occuparci dei problemi di casa nostra. 

È evidentemente tutta colpa di Melissa Satta (10) e della pubblicità.  Si sa, Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere, Matteo Berrettini (3) non vince più e Taro e amaro è stato questo torneo di Indian Wells. Con un bagno di umiltà, il nostro ha deciso di “retrocedere” al challenger di Phoenix e non è che lì le cose siano andate molto meglio, anche se ci sta di perdere contro un ex Pallone d’oro. Ma dicevamo, il Tribunale dei Social ha individuato la colpevole nella femme fatale che ha osato distrarre Matteo dalla fatica settimanale, perché diciamolo, fino a pochi mesi fa Berrettini faceva vita da asceta, votato alla castità ed il massimo che poteva concedersi era una serata in casa  ad ascoltare una playlist con le canzoni di Sonego (5), oppure una partita a PlayStation con Sinner. Ovviamente anche gli spot hanno la loro colpa, perché i soldi si sa, impigriscono, mica come fino ad un paio d’anni fa quando il nostro Matteo andava avanti a pane e acqua e per fortuna c’era la mensa del Foro italico a sfamarlo. Stendiamo una velina pietosa e andiamo avanti, augurandoci che da Miami la ruota possa girare o, perché no, Melissa si innamori di Alcaraz o Medvedev.

Per fortuna ci ha pensato Jannik Sinner (8) a tenere alto il tricolore in terra americana, battendo un altro top-5 e arrendendosi solo allo scatenato Alcaraz. Anche Jannik però va bocciato, vorrà mica cavarsela con una semifinale ad Indian Wells, una roba che riesce persino a Tiafoe (8),  perché non esiste che un giocatore che veste la maglia dell’Italia, nota potenza del tennis mondiale che ha dalla sua trenta slam, perda contro uno sbarbatello diciannovenne spagnolo. Insomma Sinner alla veneranda età di ventuno anni e mezzo non ha ancora raggiunto  una semifinale di uno slam, non ha ancora vinto un 1000 e non è ancora arrivato nei primi 8 del mondo. Giocatore finito, e senza nemmeno essere stato fidanzato con Melissa Satta, figuriamoci.

E veniamo al torneo. Rune (5) le ha prese dal vecchio Stan (7) e ha dimostrato ancora una volta di essere il più simpatico del circuito. Non siamo informati sulle frequentazioni di Casper Ruud (4) ma i rumors raccontano di serata milanese in compagnia di Berrettini e dunque tutto torna. Lorenzo Musetti (4) invece sta mettendo in atto una strategia geniale: perdere tutte le partite possibili e immaginabili per non avere punti da difendere nel 2024, l’anno della sua consacrazione. Ha vinto Carlos Alcaraz (10), che torna numero 1 del mondo e finché a Djokovic sarà concesso di giocare un torneo su tre, così sarà. Medvedev (9) si è arreso dopo una carrellata di vittorie consecutive, anche se non gli va bene il campo, non gli vanno bene le palle, forse nemmeno il pubblico e gli avversari: figuriamoci se fosse tutto di suo gradimento.

 

Ha vinto anche Elena Rybakina (10) che si è presa una gustosa rivincita dopo il ko australiani contro Sabalenka (9). Insomma dietro Swiatek (7) c’è vita e consentiteci un pensiero dolce alla “vecchia” Petra  Kvitova (7) che è tornata a ruggire Le azzurre? Salviamo Camila Giorgi (6) che per un’oretta ha messo sotto Pegula e Martina Trevisan (6) che ha vinto una partita. Si va a Miami, mi ami o non mi ami, questo è il problema, l’importante è che nulla distragga i giocatori…

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Classifica WTA: Sabalenza riduce il distacco dal n.1, Rybakina sale al n.7

Aryna Sabalenka recupera 1250 punti a Iga Swiatek. Il distacco è ancora alto ma dopo Miami potrebbe ridursi a meno della metà di quello attuale. La vittoria a Indian Wells fa salire Elena Rybakina al settimo posto. Male Jasmine Paolini che retrocede di otto posti

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Ci sarà qualcuno che, alla luce dei risultati degli ultimi mesi, metterà in dubbio la legittimità della leadership di Iga Swiatek. E sosterrà che la reale n.1 è da cercare più a est e risponderebbe al nome di Aryna Sabalenka o di Elena Rybakina. Se da una parte si può controbattere che la classifica si costruisce sui risultati di 12 mesi e, pertanto, Swiatek è senz’ombra di dubbio la regina indiscussa della WTA, dall’altra è altrettanto vero che le due rivali le siano al momento superiori sul campo e, almeno nella RACE, decisamente davanti. La vittoria vittoria di Sabalenka in Australia e quella di Rybakina al BNP Paribas Open di Indian Wells sono i prodromi di una rivoluzione che porterà a un cambio della guardia? Facciamo alcune considerazioni. Il dominio di Swiatek è stato costruito soprattutto (ma non solo) con la serie di 37 vittorie consecutive ottenute tra febbraio e giugno 2022. Il vuoto lasciato da Asleigh Barty e la mancanza – diciamolo – di un’antagonista le hanno dato una mano a realizzare questa impresa e ad accumulare una quantità di punti enorme. Non è, quindi, realistico credere che possa riconfermare la stessa striscia vincente in una stagione in cui il livello delle avversarie si è alzato. Pertanto, Iga è destinata a vedere ridimensionato il suo distacco in classifica sulle altre. A tal punto da essere superata? Se Swiatek sul cemento non è presumibilmente la più forte (il Miami Open presented by Itaú probabilmente mi smentirà), molti ritengono che la sua superiorità sulla terra non sia in discussione e che, almeno lì, abbia margini per ripetersi. Iga però ha dimostrato più volte di dare il meglio di sé quando è nettamente davanti mentre fatica a tirarsi fuori dai problemi se la partenza è in salita.

Bisognerà vedere come arriverà alla stagione sul rosso, se in fiducia oppure col fiato delle avversarie sul collo. Da questo punto di vista il Miami Open sarà determinante per Swiatek, purtroppo in condizioni fisiche non ottimali, e per comprendere le reali intenzioni di Rybakina e Sabalenka. Sulla terra battuta, inoltre, non è detto che la polacca non possa trovare insidie: è, infatti, tutto da testare il rendimento della “nuova” Sabalenka e di Rybakina, che, forte del nuovo status di top10, avrà tabelloni migliori rispetto a un anno fa quando navigava fuori dalle venti. E non sottovaluterei nemmeno una certa Barbora Krejcikova, vincitrice del WTA 1000 di Dubai proprio su Swiatek. Infine, questo inizio di stagione sta consolidando una rivalità, che non vede protagonista Iga. È ovviamente quella tra Rybakina e Sabalenka, che hanno giocato le due finali più importanti finora. Sembra un fatto marginale, ma sappiamo come le rivalità siano fonte di ispirazione e reciproco stimolo a migliorare sia i risultati sia il ranking. Insomma, forse il vento sta davvero cambiando e Swiatek non può dormire sonni tranquilli. Andiamo a vedere come è cambiata la classifica di oggi 20 marzo 2023.

LA CLASSIFICA WTA DI TENNIS AGGIORNATA

 
Classifica WTAVariazioneGiocatriceTorneiPunti
10Iga Swiatek179975
20Aryna Sabalenka196740
30Jessica Pegula175605
4+1Caroline Garcia234990
5-1Ons Jabeur164976
60Coco Gauff184401
7+3Elena Rybakina223720
80Daria Kasatkina243375
90Belinda Bencic213360
10-3Maria Sakkari233191
110Veronika Kudermetova212470
12+3Petra Kvitova182377
13+3Barbora Krejcikova182324
14-1Beatriz Haddad Maia252276
15-3Liudmila Samsonova212191
16-2Victoria Azarenka152182
170Karolina Pliskova242155
180Ekaterina Alexandrova212005
19+2Magda Linette281770
20+3Donna Vekic221662
21-1Madison Keys191652
22+3Jelena Ostapenko201605
23+1Qinwen Zheng191594
24+2Martina Trevisan241593
25-6Simona Halep121565
26+2Anastasia Potapova241494
270Shuai Zhang321460
28+1Anhelina Kalinina271452
29-7Paula Badosa211433
30+1Danielle Collins181392
31+5Bianca Andreescu171367
32+7Jil Teichmann221329
33+1Ajla Tomljanovic181300
34+4Irina-Camelia Begu161288
350Amanda Anisimova151279
36-4Marie Bouzkova191274
37+6Bernarda Pera221252
38+2Marta Kostyuk221245
39-2Elise Mertens241244
40-7Lin Zhu281225
41-11Petra Martic191217
42-1Shelby Rogers191215
43-1Yulia Putintseva211210
44+2Camila Giorgi191179
45-1Aliaksandra Sasnovich231174
46-1Katerina Siniakova221164
47+1Sloane Stephens201083
48-1Lauren Davis251079
49+1Elisabetta Cocciaretto261056
50+3Linda Fruhvirtova191050

Questa è la classifica delle prime cinquanta. Possiamo notare che:

  • In top10, Iga Swiatek scende sotto i diecimila punti e il distacco da Sabalenka si riduce a “soli” 3235 punti. Sembra un divario ancora ragguardevole, ma due settimane fa era di 4485 e al termine del Miami Open potrebbe ridursi a meno della metà di quello attuale se Iga dovesse essere condizionata dall’infortunio e uscire subito e Aryna vincere il titolo. Caroline Garcia si riprende la posizione n.4, superando Ons Jabeur. Sale al Elena Rybakina (+3, n.7) mentre perde posizioni Maria Sakkari (-3, n.10).
  • In top20, recuperano tre posti le cece Petra Kvitova (n.12) e Barbora Krejcikova (n.13). Tre posti in meno, invece, per Liudmila Samsonova (n.15). Entrano nelle venti Magda Linette (+2, n.19), per la prima volta in carriera, e Donna Vekic (+3, n.20), che ha come best ranking il n.19 e potrà migliorarlo prossimamente. Abbandonano la top20 Madison Keys (-1, n.21) e Simona Halep (-6, n.25).
  • Alle spalle delle prime 20 e fino al n.50, Bianca Andreescu (+5, n.31) e Jil Teichmann (+7, n-32) si riavvicinano alla top30. Fa un salto di sei posti Bernarda Pera (n.37), entra per la prima volta in top50 Linda Fruhvirtova (+3, n.50).  Sono in grosse difficoltà, invece, Paula Badosa (-7, n.29), Petra Martic (-11, n.41) e Leylah Fernandez (-4, n.53), che saluta le cinquanta.
  • Nelle posizioni dopo la n.50, fanno registrare i progressi maggiori Varvara Gracheva (+12, n.54), Karolina Muchova (+21, n.55), Rebecca Peterson (+27, n.76), Lesia Tsurenko (+14, n.81) e Sorana Cirstea (+9, n.74). Le atlete che perdono più posizioni sono Anett Kontaveit (-9, n.70), la nostra Jasmine Paolini (-8, n.71), Daria Saville (-25, n.89) e Alison Van Uytvanck (-12, n.97).

LA CLASSIFICA WTA DELLE TENNISTE ITALIANE

Anche questa settimana abbiamo sei atlete nelle prime cento di cui tre in top50. Salgono di qualche posizione Martina Trevisan (+2, n.24), Camila Giorgi (+2, n.44) ed Elisabetta Cocciaretto (+1, n.49). Perdono quota invece, Jasmine Paolini, come abbiamo già detto, Lucia Bronzetti (-2, n.73) e Sara Errani (-2, n.99). Al di fuori della top100, lascia per strada tre posti Lucrezia Stefanini (n.120), ne perde diciotto Martina Di Giuseppe (n.432). Solo Dalila Spiteri (+41, n.503) fa segnare un deciso progresso.

Classifica WTAVariazioneGiocatriceTorneiPunti
24+2Martina Trevisan241593
44+2Camila Giorgi191179
49+1Elisabetta Cocciaretto261056
71-8Jasmine Paolini24841
73-2Lucia Bronzetti26839
99-2Sara Errani30682
120-3Lucrezia Stefanini29551
207+2Nuria Brancaccio24321
251-5Camilla Rosatello23263
300-4Matilde Paoletti12206
360-5Martina Colmegna22154
384-5Angelica Moratelli14139
405-7Anna Turati19127
410+3Deborah Chiesa14122
416-4Diletta Cherubini19119
432-18Martina Di Giuseppe17110
461-5Lisa Pigato1795
464-1Jessica Pieri1095
502-6Giulia Gatto-Monticone1683
503+41Dalila Spiteri983

NEXT-GEN RANKING: LE GIOVANI TENNISTE IN ASCESA

Brenda Fruhvirtova vince l’ITF di Bengaluru (che le fa fare un balzo di 21 posti in classifica generale) e rientra al n.7 del Next Gen ranking, la classifica delle giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2003. Perde due posizioni Oksana Selekhmeteva (n.9), esce dalla top10 Katrina Scott.

PosizioneVariazioneGiocatriceAnnoClassifica WTA
10Coco Gauff20046
20Linda Fruhvirtova200550
30Linda Noskova200451
40Diana Shnaider200495
50Erika Andreeva2004128
60Polina Kudemertova2003140
7Brenda Fruhvirtova2007142
80Ashlyn Krueger2004155
9-2Oksana Selekhmeteva2003156
10-1Elsa Jacquemot2003159

LA RACE

Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina stanno scavando un solco tra loro e le dirette inseguitrici. Iga Swiatek resiste al terzo posto ma è insidiata da Jessica Pegula (+1, n.4). Guadagna sette posti Maria Sakkari (n.11). Entrano nella top20 della RACE Petra Kvitova (+9, n.18), Karolina Muchova (+11, n.19) e Varvara Gracheva (+8, n.20). Camila Giorgi resiste al n.27.

PosizioneVariazioneGiocatriceTorneiPunti
10Aryna Sabalenka43310
20Elena Rybakina62561
30Iga Swiatek51810
4+1Jessica Pegula51515
5-1Belinda Bencic71420
60Barbora Krejcikova61371
7+1Coco Gauff51185
8-1Victoria Azarenka61051
9+1Caroline Garcia8991
10-1Magda Linette6937
11+7Maria Sakkari6921
12-1Donna Vekic5860
13-1Karolina Pliskova7846
140Jelena Ostapenko7766
15-2Marta Kostyuk8721
160Veronika Kudermetova7706
17-2Lin Zhu7702
18+9Petra Kvitova6625
19+11Karolina Muchova5590
20+8Varvara Gracheva8558

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ATP

ATP Indian Wells, Alcaraz: “Mi aspettavo una partita più dura. Sentiamo la mancanza di Novak”

“Il mio tennis non è migliorato, ma ora non subisco la pressione” Sul ritorno al numero 1, Carlos Alcaraz dice: “Essere davanti a giocatori come Novak Djokovic e gli altri top player è straordinario”

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Carlos Alcaraz - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Vittoria e ritorno in vetta al ranking. La domenica di Carlos Alcaraz in quel di Indian Wells non poteva avere un finale migliore. Il tennista spagnolo si scrolla di dosso i fantasmi dei problemi fisici di inizio anno e con una solida prestazione regola in due set il russo Daniil Medvedev. Nella conferenza stampa post match lo spagnolo commenta le sue prestazioni nel deserto della California e la gioia di essere tornato in testa alla classifica mondiale ATP.

MODERATORE: Benvenuti alla conferenza stampa di Carlos Alcaraz. Prima di tutto, congratulazioni, Carlitos. Il tuo primo titolo qui a Indian Wells, il tuo terzo titolo ATP Masters 1000 e tornerai al numero 1 del mondo. Potresti riassumere la tua settimana qui a Indian Wells.
ALCARAZ: “È fantastico sollevare il trofeo qui e riconquistare la posizione numero 1 del ranking. Direi che questo è stato il torneo perfetto. È stata un’ottima settimana per me, volevo davvero vincere questo torneo e per me è fantastico.”

D. Quali progressi hai fatto nel tuo gioco dallo scorso anno quando qui ad Indian Wells hai giocato la partita con Nadal, e 12 mesi dopo sei il numero 1 al mondo? Cosa hai migliorato nel tuo tennis?
ALCARAZ: “Non penso che il mio tennis sia migliorato così tanto dallo scorso anno. Quello che ho migliorato molto è il non subire la pressione, giocare in maniera rilassata. Questa è per me la cosa più importante. Ecco perché mostro un ottimo livello di gioco, perché mi sento come se non ci fosse pressione su di me. Sto giocando rilassato e direi che ho migliorato molto questo aspetto. È per questo che sto giocando ad un buon livello.”

 

D. Guardando dall’esterno, sembra che quando giochi, non hai dubbi sui tuoi colpi. È vero? Hai completa fiducia nei tuoi colpi ogni volta che colpisci la palla? Perché sembra davvero che tu non abbia dubbi su quello che stai facendo e su quale sia la cosa giusta da fare.
ALCARAZ: “Non ho dubbi sui miei colpi. Mi sento davvero a mio agio in campo. Mi fido di ogni colpo che gioco. È per questo che sto giocando un ottimo livello, perché se sbaglio qualcosa, non mi importa di aver commesso un errore. Sto solo cercando di giocare al 100% ogni colpo.”

D. Il tuo match è durato un minuto in meno rispetto al primo set della finale femminile. Ti sei sorpreso da quanto bene sei riuscito a giocare oggi e di quanto sei stato dominante? O ti aspettavi che fosse così?
ALCARAZ:” Onestamente, non me lo aspettavo. Mi attendevo una partita più dura. Ma possiamo dire che ho giocato in maniera perfetta. Ho già detto in passato che contro Daniil devi giocare al meglio e devi gestire l’aspetto tattico al massimo. Contro di lui è sempre una partita tattica e oggi sono stato perfetto. Ecco perché è sembrato un successo facile, ma non è stato così” (sorridente).

D. Di nuovo al n. 1. Come ti senti ora a riuscirsi di nuovo?
ALCARAZ: “È bello tornare al numero 1. Ovviamente ogni giocatore vuole essere il numero 1, e per me è di nuovo un sogno diventato realtà. Ovviamente essere davanti [in classifica] a giocatori così importanti come Novak e come gli altri top player, è una sensazione straordinaria.”

D. Congratulazioni. Molti giocatori possono essere nervosi nel giocare le finali dei tornei importanti come Indian Wells, US Open, ma guardandoti sembra che tu sia molto sciolto e rilassato. Hai un segreto su come riesci a farlo?
ALCARAZ: “Cerco di sembrare sciolto e rilassato ma onestamente ero nervoso. Si tratta di un aspetto che ho affrontato con il mio team, capire come fare per mostrare all’avversario che sono rilassato, che mi sto godendo la finale. Ma ovviamente è normale essere nervosi e devi essere in grado di gestirlo. Tutti i migliori giocatori del mondo gestiscono la tensione davvero bene in queste sfide ed infatti esprimono un livello molto alto. Questo è quello che cerco di fare. Ma ero nervoso (sorridente).”

D. Ben fatto. È passato quasi un anno da quando hai giocato l’ultima volta con Novak Djokovic. Tu hai saltato l’Australian Open; lui non è presente negli Stati Uniti. È una sfida di cui senti la mancanza e che non vedi l’ora di giocare?
ALCARAZ: “Certo. Novak è uno dei migliori giocatori del mondo. Se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori. Voglio davvero giocare di nuovo contro Novak. Sentiamo la sua mancanza nel tour e speriamo di riaverlo molto presto. Sarà incredibile giocare di nuovo contro di lui.”

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