ATP Dubai: Medvedev in "God Mode" torna a battere Djokovic. Prima sconfitta stagionale per il serbo

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ATP Dubai: Medvedev in “God Mode” torna a battere Djokovic. Prima sconfitta stagionale per il serbo

Daniil non superava Nole dalla famosa finale di New York del 2021, quando s’interruppe il sogno Grande Slam del serbo. Oggi invece si chiude la striscia di 20 vittorie consecutive

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Daniil Medvedev – ATP Dubai 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

[3] D. Medvedev b. [1] N. Djokovic 6-4 6-4

Non avrà lo stesso valore della vittoria del 2021 in finale allo US Open, ma Daniil Medvedev è tornato a battere Djokovic e lo ha fatto con una prestazione perfetta. Il russo ha superato il numero uno del mondo nella semifinale dell’ATP 500 di Dubai con un doppio 6-4 (a New York fu triplo) e ha dimostrato così di essere di gran lunga il giocatore più in forma dell’ultimo mese dopo i successi a Rotterdam e a Doha. Domani disputerà quindi la sua terza finale consecutiva, la diciannovesima in carriera: di fronte a lui ci sarà il connazionale Rublev che ha avuto la meglio di Zverev nell’altra semifinale. I precedenti sono favorevoli a Daniil (4-2), ma Andrej ha vinto nelle ultime due occasioni in cui si sono affrontati. Questo Medvedev, però, è molto più simile – forse addirittura meglio – a quello capace di vincere uno Slam e di diventare numero uno del mondo, rispetto a quello visto nel corso del 2022 dopo la dolorosa sconfitta con Nadal a Melbourne.

Mentre Daniil tiene aperta la sua striscia di vittorie, arrivata a quota 13, si chiude quella di Djokovic che durava dalle Finals di Torino dello scorso novembre. Per il serbo, costretto a cercare le linee per fare il punto a un Medvedev fenomenale in fase difensiva, è quindi arrivata la prima sconfitta del 2023. Sintesi perfetta della partita è il punto con cui il russo si è portato a match point: dopo uno scambio su ritmi altissimi, Nole ha effettuato una palla corta apparentemente micidiale, ma Daniil non solo ci è arrivato ma ha anche risposto con una controsmorzata assolutamente imprendibile.

Primo set: entrambi in gran fiducia

La seconda semifinale del Dubai Duty Free Tennis Championships è il palcoscenico del quattordicesimo confronto tra Djokovic e Medvedev (9-4 il bilancio a favore del serbo). L’avvio di match conferma l’alto livello di fiducia che accomuna i due. In particolare Nole approccia la partita in modo molto aggressivo tra tentativi di serve and volley e una costante proiezione offensiva. I primi risultati sono ottimi, ma Daniil non è da meno nei suoi turni di servizio grazie a un elevato rendimento della prima. Il quinto gioco, però, si pone in discontinuità rispetto ai precedenti: Djokovic, avanti 30-0, concede qualcosa con il dritto lungolinea e Medvedev si procura le prime palle break dell’incontro. La seconda, conquistata grazie a un recupero formidabile su una buona smorzata del numero uno del mondo, è quella giusta: questa volta Novak cerca di rallentare il ritmo con il back ma alla fine sbaglia.

Il moscovita conferma il break e, con il contributo di Djokovic, riesce anche ad allungare ulteriormente nel game successivo: il giocatore di Belgrado, tornato a insistere sul serve and volley, commette infatti tre gravi errori al volo regalando di fatto il secondo break all’avversario. Medvedev può quindi servire per il set sul 5-2: il numero sette del mondo non gioca un game impeccabile e, con due rovesci consecutivi a rete, riapre il parziale. Daniil ha una nuova occasione per chiudere sul 5-4: Nole tiene ritmi vertiginosi e si dà una grossa chance per rientrare definitivamente nel set, ma poi sbaglia due risposte consecutive di dritto fin troppo aggressive su altrettante seconde del russo, che sul set point ritrova la prima andandosi così a prendere il primo parziale.

Secondo set: il dritto lungolinea di Nole è impreciso

La partita non offre tregua e si rientra subito nel vivo sin dal primo game del secondo parziale. Djokovic si porta avanti 40-15 ma Medvedev non molla un punto, difendendosi alla grande: Nole, allora, cerca ancora più insistentemente il colpo risolutore, ma è troppo frettoloso. La strategia non paga e Daniil rimonta e brekka. Sul 2-1 in favore del russo, il numero uno prova a costruire gli scambi con maggiore pazienza, ma a tratti riaffiora la cattiva consigliera della fretta. In particolare, è il dritto – specie lungolinea – a non funzionare a dovere, come già era successo in alcune fasi del primo set. Dal canto suo, Medvedev è monumentale in fase difensiva, producendosi anche in più recuperi fuori dall’ordinario in un singolo punto come sul 15 pari del sesto game. Così, anche in giochi lottati, il 27enne nato a Mosca riesce a non concedere palle break.

Lo stesso accade sul 4-3, con Djokovic che non si capacita di come l’avversario non sbagli mai e porti quindi a casa praticamente tutti gli scambi prolungati. Il serbo rimane comunque in scia e dopo un’ora e mezza di gioco ha l’ultima possibilità per rimanere nel match: Nole ci crede e, con due grandi risposte, sale sul 30 pari. Nel punto successivo, però, Medvedev compie l’ennesimo miracolo andando a riprendere una palla corta che sarebbe stata letale per chiunque altro e giocando una controsmorzata da applausi. E’ quindi match point e Daniil lo realizza combinando servizio e dritto. Sarà derby russo in finale contro Rublev.

Il tabellone completo

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