Wimbledon cambia, porte aperte ai russi (Giammò). Camila, un buon avvio. E ora la sfida a Pegula (Bertellino)

Rassegna stampa

Wimbledon cambia, porte aperte ai russi (Giammò). Camila, un buon avvio. E ora la sfida a Pegula (Bertellino)

La rassegna stampa di venerdì 10 marzo 2023

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Wimbledon cambia, porte aperte ai russi (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Non c’è nulla di sbagliato nel cambiamento, se è nella giusta direzione“, ricordava sornione Winston Churchill. Dopo aver aleggiato a lungo nelle stanze dell’All England Club e in quelle della Lawn Tennis Association (la federtennis britannica), il consiglio dell’ex primo ministro inglese si direbbe sia stato infine accolto. Stando a quanto riportato dai media d’oltremanica, il torneo di Wimbledon sarebbe in procinto di revocare il bando inflitto l’anno scorso ai giocatori e alle giocatrici russi e bielorussi riammettendoli in tabellone per la prossima edizione. Più del buon senso o di qualsiasi moral suasion, a far cambiare idea ai vertici del tennis inglese hanno contribuito interessi e ragion pratica. Dopo la sanzione inflittale lo scorso dicembre con una multa di 1,5 milioni di sterline (circa un milione e settecentomila euro) per aver escluso russi e bielorussi dal terzo Slam della stagione – giocato poi senza veder assegnato alcun punto -, l’Atp e la Wta hanno rincarato la dose minacciando la Lta di rescindere le licenze dei tornei quali il Queen’s, Eastbourne e gli altri presenti in calendario su suolo inglese in caso di conferma del bando. Dei quattro major, Wimbledon era rimasto l’unico a non aprire le porte agli atleti russi. Troppo grande il rischio di vedere un membro della Royal Family consegnare il trofeo a un ospite non gradito, si disse l’anno scorso, motivando una decisione a forte spinta governativa che non impedì comunque a Elena Rybakina, moscovita di nascita ma kazaka d’adozione, di aggiudicarsi l’ambito trofeo. Da Wimbledon per ora tutto tace. Ma se la notizia fosse confermata, vorrebbe dire che il torneo quest’anno potrà avere al via stelle come Medvedev e la campionessa degli ultimi Australian Open, Aryna Sabalenka. Con il rischio concreto di incappare nell’incidente diplomatico. Per questo, da quanto si apprende, oltre a vederli privati di sigla e bandiera accanto al loro nome, gli organizzatori del torneo starebbero stilando un codice di condotta da far firmare agli atleti dei due Paesi per vincolarli a comportamenti neutrali nel corso delle due settimane del torneo: niente dichiarazioni filo-russe, nessuna bandiera, nessun accenno alla guerra in corso. Pena, l’espulsione dal torneo. Più complicato si annuncerebbe invece il compito di chi dovrà garantire neutralità sugli spalti. Quanto accaduto in Australia lo scorso gennaio, con bandiere russe spuntate sugli spalti in diversi match di primo turno, e poi radunatesi fuori dal Centrale in occasione del match vinto da Novak Djokovic contro Tommy Paul, tra cori, inni e lo stesso papà del serbo rimastoci coinvolto, è un precedente che a Wimbledon faranno di tutto per evitare. […]

Camila, un buon avvio. E ora la sfida a Pegula (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Esordio convincente di Camita Giorgi nel WTA 1000 di Indian Wells. Ha fermato con un doppio 6-3 l’olandese Arantxa Rus, proveniente dalle qualificazioni dove nel turno decisivo aveva sconfitto Sara Errani. Una Giorgi attenta e determinata soprattutto nella seconda frazione, quando si è trovata a rincorrere l’avversaria sull’1-3 e 15-40. Da quel momento si è fatta più aggressiva rimettendo i piedi dentro il campo (come nel primo set) e riducendo drasticamente le percentuali di errori non forzati. Ancora con un 6-3 e al secondo match point l’azzurra numero 46 del ranking ha chiuso i conti. Al secondo turno affronterà un match difficile contro la numero 3 del mondo e del seeding, l’americana Jessica Pegula. I precedenti dicono 6-2 per la statunitense ma c’è sempre stata lotta, come dimostrano gli ultimi due confronti terminati 7-5 al terzo per la 29enne di Buffalo. La miglior Camila può provare l’impresa. Si è subito arrestata invece la corsa di Lorenzo Sonego. Il torinese, che ci ha abituati a un rendimento a dir poco altalenante, ha fatto evidenti passi indietro rispetto alla bella impressione destata la scorsa settimana a Dubai, dove era giunto nei quarti sconfiggendo anche Auger Aliassime. A Indian Wells si è fatto sorprendere per la terza volta in carriera In altrettanti confronti dall’australiano Jason Kubler, 29enne numero 75 del mondo, che si è imposto 6-4 7-6 (4) grazie ad una prestazione ordinata ma nulla più. E’ stato Sonego a esprimersi senza acuti. Nel secondo set non ha sfruttato l’unica palla break a favore e nel tie-break ha affossato in rete una volée decisiva sul 4-4.

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