La solita chirurgica capacità di fare proprie anche – e soprattutto – le partite più sporche ha premiato ancora una volta la consueta ed inossidabile caparbietà di Jannik Sinner, che ha così staccato il pass per gli ottavi di finale del BNP Paribas Open. Dunque, dopo l’affermazione per nulla semplice sul sempreverde tenace geometra francese Adrian Mannarino contro cui fra l’altro ha anche vendicato Lorenzo Musetti, ora è tempo di prepararsi alla sfida dal particolare retrogusto – si respira un pò la stessa aria rarefatta dello scontro epico andato in scena a Flushing Meadows tra il nostro n. 1 e Carlitos Alcaraz – contro Holger Rune?
E invece no, perché il buon Stan The Man Wawrinka ha scombinato i piani della vigilia rispetto a quello che – probabilmente – sarebbe stato l’ottavo maschile più interessante assieme a Medvedev-Zverev. Ma, appunto, non si erano fatti i conti con lo svizzero, che ha fornito una prova superlativa nella quale addirittura è andato vicinissimo a spuntarla in due set seppur al cospetto certamente di una versione del danese decisamente incostante. Ciononostante, si sono rivisti lampi di classe cristallina del vecchio toro elvetico, per cui il piatto succulento quando dall’altra parte della rete c’è un campione Slam anche se non più nel suo Prime non può non esserlo allo stesso modo di una sfida che rappresenta una delle rivalità presenti e future del tennis mondiale.
Quattro i precedenti con il 37enne di Losanna, 2-2 il computo degli head-to-head, con il più esperto ad aver vinto i primi due e il più giovane a far pesare maggiormente l’esplosività fisica negli ultimi due tra cui quello andato in scena a Rotterdam 2023. Tante le chiavi di lettura del match, dalle condizioni di gioco serali che potrebbero creare più di qualche grattacapo al servizio dell’altoatesino fino all’allenamento condiviso prima del torneo o a quello a cui Sinner si è sottoposto subito dopo la vittoria su Adrian. Di questo e di tanto altro, Jan ha parlato in esclusiva ai microfoni di Ubitennis con il nostro inviato a Tennis Paradise Luca Baldissera.
Nel frattempo contro il mancino transalpino, la battuta ha viaggiato a velocità sostenute a tal punto – in verità più per demeriti delle risposte – che la partita sembrava avere come protagonisti sotto mentite spoglie Isner e Karlovic.
Luca Baldissera, Ubitennis: Jannik, intanto bravissimo ad uscire da una partita che stava diventando rognosa ad un certo punto. Vista da fuori, e ti chiedo sempre se l’impressione tua da dentro è la stessa, c’è stata un pò di difficoltà in risposta, un pò di insicurezza nello spingere. Però sei stato bravissimo a non avere mai esitazioni al servizio. Insomma, alla fine è arrivata l’occasione, cioè, non vi siete offerti neanche una palla break per 20 games…
Jannik Sinner: “Si, sicuramente. Oggi era una partita difficile, lui anzitutto è mancino che quindi è già qualcosa di diverso da quello a cui si è normalmente abituati. Poi oggi c’era vento, ma non tantissimo. Era un pò strano, però certamente oggi il servizio mi ha aiutato molto. Da fondocampo non mi sono sentito benissimo, però ripeto sono partite che in qualche modo si deve trovare una soluzione che oggi alla fine ho trovato. Alla fine del secondo set, comunque ho giocato un pò meglio soprattutto nel game quando l’ho breakkato. Ho aspettato la mia possibilità perché comunque all’inizio in risposta, in particolar modo sulla seconda di servizio, ho perso tanti colpi in lunghezza. Però ripeto, domani sarà una partita diversa. Dovrò sicuramente alzare il livello. Lui [Stan Wawrinka, ndr] oggi ha giocato molto bene e quindi vediamo”.
Luca Baldissera, Ubitennis: Beh senti, ne hai giocate quattro con Stan. La prima a New York, ancora c’è la ricordiamo, le ultime due le hai vinte, con quella di Rotterdam di qualche settimana fa. Onestamente forse meglio lui che Rune. Magari c’è l’idea che avrai più soluzioni, poi si sa Stan è un campione.
Jannik Sinner: “Ma è difficile da dirsi, io ho sempre detto che appena avrebbe vinto qualche partita consecutiva sarebbe diventato molto pericoloso e qui ce l’ha fatta. A tennis gioca molto bene, ci siamo allenati prima del torneo. Lui si sente bene qua, ha fatto finale quindi conosce bene le condizioni di gioco e tutta la situazione in generale del torneo. Giocheremo di sera, che cambia parecchio rispetto a giocare in sessione diurna. Io non ho mai giocato la sera in singolare qua, quindi vediamo. Farà un pochettino più freddo. Se ci sarà vento, sarà molto più complicato giocare. Però se sarà così, varrà per tutti e due come è successo anche oggi dove comunque mi sono tirato fuori da una situazione non semplice che è sicuramente la cosa maggiormente positiva di oggi e che mi porterò anche domani“.
Luca Baldissera, Ubitennis: Ho visto che cercavi, se possibile, di uscire da quella diagonale mancina che ti stava un pò infastidendo per girarti sul dritto. Se ho visto bene, hai chiesto quasi immediatamente a Simone [Vagnozzi, ndr] di prendere un campo per allenarti subito dopo il match?
Jannik Sinner: “Si, siamo andati subito un attimino in campo a provare due cose. Perché quando la partita va un pò così e non tocco troppe palle, io personalmente sono uno che preferisce dopo toccare qualche palla però ripeto ognuno è diverso. Ad un certo punto avevo perso un pò il rovescio, forse l’appoggio non era giusto e soprattutto delle gambe ma può succedere“.
Luca Baldissera, Ubitennis: Oggi hai annullato il set point con un ace esterno, stai prendendo sempre più sicurezza al servizio. Anche dopo l’altra partita ne avevamo parlato, dei tuoi continui miglioramenti in battuta. Va veramente meglio rispetto al passato, si vede che c’è qualcosa in più…
Jannik Sinner: “Sicuro, io faccio sempre più fatica a servire quando gioco di sera o quando è buio. Quindi, da questo punto di vista, domani sarà un ottimo test per me e perciò non vedo l’ora di scendere di nuovo in campo. Sarà una partita molto difficile, però a me le sfide piacciono. Quindi vediamo“.