Un successo complicato e sudato di Iga Swiatek fa quasi notizia. La polacca ha ormai abituato troppo bene non soltanto gli appassionati, ma probabilmente anche se stessa, ricordandosi che non sempre si può vincere 6-0 6-1. E l’esordio in conferenza stampa, al termine delle due ore di grande tennis contro Bianca Andreescu, è direzionato proprio in tal senso: “È stato un match molto lottato e sono contenta di aver vinto una partita di questo tipo. Sono riuscita a gestire determinate situazioni che non si erano presentati in alcuni degli ultimi incontri, che per certi versi erano spesso a senso unico“. Consapevole della sua forza, la n°1 WTA è così riuscita a portare a casa un successo tutt’altro che banale. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni più significative al termine del match.
D: Che cosa ti ha detto il tuo allenatore?
Iga Swiatek: “Volevo sfruttare l’aiuto che il mio angolo poteva darmi perché a Doha e Dubai il mio allenatore non era con me. Oggi invece, visto che ormai il coaching è consentito, è riuscito a darmi qualche indicazione utile. Mi ha fatto alcuni accorgimenti tattici, che però non vi rivelerò (sorride, ndr). Nulla di complicato comunque, semplicemente qualche consiglio da una prospettiva diversa, più distaccata e meno emotiva, anche perché talvolta io ho qualche problema ad analizzare le situazioni in maniera fredda“.
D: Ci parli del modo in cui riesci a risolvere le partite? Sei migliorata in questo aspetto?
Iga Swiatek: “La maggior parte delle volte sento di essere migliorata, ma ci sono ancora alcuni incontri in cui mi sento come nel caos, dove non so che strada intraprendere e se funzionerà. Tuttavia, fortunatamente non mi capita spesso: nella maggior parte dei casi riesco a prendere le decisioni giuste, inizio a giocare meglio e l’inerzia della partita cambia”.
D: Come mantieni l’equilibrio tra il “giocare per vincere” e il “giocare per non perdere”?
Iga Swiatek: “Dopo l’Australian Open ho lavorato molto per provare a cambiare mentalità. Ora sono tornata a giocare per vincere, non per non perdere. Comunque questo era soltanto il mio secondo match ad Indian Wells: ho sbagliato un po’ di più nel secondo set, spero di apprendere la lezione e giocare meglio nei prossimi turni”.
D: In che cosa risiede quel lavoro per il cambio di mentalità?
Iga Swiatek: “Cerco sempre di ricordare a me stessa che sono in campo per correre e giocare tanti scambi, con la speranza di togliermi un po’ di pressione di dosso. Non posso pensare di fare tutto perfettamente come in allenamento: ho cambiato un po’ modo di pensare, ora riesco a tenere un po’ più lontane tutte le voci sul ranking e su di me in generale”.
D: A Doha hai detto che ti aspettavi troppo da te stessa in Australia. Però sei la n°1 del mondo e hai già vinto più volte uno Slam: quali sono le tue aspettative?
Iga Swiatek: “L’unica mia aspettativa è di cercare di dare sempre il 100%, focalizzandomi sul processo e non sul risultato. Cerco anche di fidarmi un po’ di più di me stessa e del mio tennis, tenendo a mente che non tutto quanto accade durante una partita dipende da me. Ecco, riuscire a capire che non è tutto sempre sulle tue spalle aiuta e non poco”.